CAPITOLO 28.-LEXIE-

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"Logan?"

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"Logan?" alzo la voce per farmi sentire dal ragazzo che si ferma in mezzo al corridoio. Lo raggiungo con la giacca di Max avvolta sul mio corpo seminudo.

Lui si volta lentamente con le guance rosse e un espressione visibilmente imbarazzata.

"Mi dispiace, non volevo interrompere... quello" dice alzando una mano ed indicando la mia stanza dove un eccitata (e un po' delusa) Max mi sta aspettando sul letto.

"Beh, ormai l'hai fatto..." dico io guardandolo negli occhi.

Sono grandi, lucidi e vagano senza sosta per tutta la stanza attorno a noi.

"Che succede?" domando chiudendomi la giacca.

Lerman scruta il mio corpo avvolto nella giacca di pelle nera troppo grande per me che mi copre di poco la coscia.

"Tanto non ti interessa" afferma poi mordendosi il labbro inferiore.
Annuisco e incrocio le braccia. "È vero, ma ormai hai interrotto il mio momento e pretendo di sapere perché... Perché sei venuto a cercarmi Logan?" il mio tono alle ultime parole si addolciscono e i miei occhi cercano disperatamente i suoi. Quell'azzurro così insicuro che però rendono sicura me.

Lo chiamo per nome stranamente e anche lui sembra accorgersene, alza gli occhi e deglutisce a fatica senza smettere di osservarmi.

Questo contatto però, mi sta facendo agitare parecchio. Il suo sguardo mi perfora il cervello e mi entra dentro.

"Lawrence... ha voglia e io no" dice infine infilandosi le mani nei jeans.
Sorrido involontariamente riprendendo il controllo di me stessa. "Non dirmelo, ti da il permesso di stare sopra e tu dalla paura sei scappato?"

Coglie l'ironia nella mia voce e sorride, le sue labbra si schiudono in una leggera risata di circostanza.

"Per tua informazione facciamo a turno" afferma infine con un sorriso sghembo.
"Certo" aggiungo io ironicamente.

Sorride di nuovo ma questa volta è una risata un po' più spontanea.

"Allora... Max White eh?" esclama poi alzando un sopracciglio.

Sbuffo. "Si..."
"Ma scusa, non era etero?"
"Si, ma ha voglia di provare cose nuove... E io sono disponibile" affermo sciogliendo le braccia dalla posa di prima.

Lerman sorride ancora soddisfatto e annuisce. "Beh... Buona fortuna"
"Non mi servirà" dico spavaldamente.

"Oh immagino" dice lui prendendo a camminare verso le scale. "Buona serata" aggiunge con una mano sulla ringhiera.

Mi volto. "Lo sarà" gli faccio l'occhiolino prima di incamminarmi verso la mia porta per godermi quello splendido corpo steso sulle lenzuola.

Arrivo alla porta e afferro la maniglia tentennando però sull'uscio.
Mi volto leggermente per riuscire a vedere con la coda dell'occhio il ragazzo che scende le scale di corsa. Devo averlo davvero imbarazzato.

Sorrido leggermente e apro la porta abbassando la maniglia scorrendo con gli occhi tutta la stanza dell'ostello dove alloggio.
Non è molto grande, c'è un letto matrimoniale al centro con due comodini e di fronte un mobile basso con una televisione vecchia e in procinto di esplodere. Di fronte, la porta del bagno cigolante che non si chiude neppure di un legno chiaro che da l'accesso al bagno.

"Era ora tesoro... mi stavo preoccupando" afferma Max mordendosi il labbro.
Si è coperta il meraviglioso corpo nudo con il lenzuolo che tiene stretto sul petto con una mano.
"Chi era?" domanda poi facendo ondeggiare i boccoli neri sulle spalle.

GAY? || Logan LermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora