#11# Remind my past

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Hope

Uscendo da scuola tirai un sospiro di sollievo. E non perché quella ciabatta di filosofia mi aveva risparmiato dall'interrogazione, nooooooo. Non sarei MAI contenta di NON essere interrogata. Parola di scout. Oh, beh... Ma chi cazzo era stato scout?!

Sorrisi, scrollando le spalle e scendendo i gradini saltellando felice. Lo ero. Ero felice che quella merda non mi avesse chiamato, o, perlomeno, che mi avesse chiamato sei secondi prima che suonasse la campanella dell'ultima ora. Tempo di scendere i gradini e arrivare fino alla cattedra dell'enorme aula e quell'aggeggio miracoloso, dal suono trapanante, ma melodico, come il canto di un angelo, mi annunciò la libertà. E Caronte dovette chiudersi quella fogna. Tiè!

Ammettevo che era quasi meglio lo studio con i docenti privati, dato che almeno potevo scegliere io quando fare un'interrogazione, su cosa e pagare per passare l'esame. Cioè, no. Intendevo pregare per passarlo...

Arrivai al vialetto fuori dal cortile, sentendo la voce di Cam in lontananza, anche se non era poi così tanto lontana; quando mi voltai lo trovai a parlare con Zayn e Liam, che dopo una sua domanda scossero la testa. Niall, accanto a loro, mi vide e sgranò gli occhi, per poi farmi dei cenni nevrotici con la testa. Che cosa aveva fumato?

Lo guardai interrogativa, per poi studiare gli altri studenti che mi passavano accanto, cercando di capire se mi stesse dicendo di chiamargli qualcuno, ma il bello era che non conoscevo un cazzo di nessuno lì dentro, a parte loro e qualcuna delle KnockOut. Tornai dunque a Niall, che ora si era spostato dietro a Zayn e Liam, intenti a sbuffare e parlare con delle facce scocciate: il biondo aveva una sorta di attacco isterico, che gli faceva muovere la testa, a ritmo di non sapevo cosa, verso destra.

- Okay, qua vi fate tutti di roba buona. - Mororai.

- Oppure vuole che ti defili, prima che Cam ti veda. - Harry sbucò accanto a me e io piantai un urletto.

Ovviamente quello bastò a far sì che gli occhi verdi di Cam si posassero su di me, facendomi subito salire quel senso di vomito misto a repulsione umana, che solo lui sapeva darmi. Ero una ragazza romantica, non c'è che dire...

- Cosa dovrei fare? - Chiesi disperata ad Harry.

- "Veloce a casa" sarebbe l'opzione corretta e più sensata. - Scrollò le spalle, poco interessato.

- Puoi darmi una fottuta mano? - Lo incenerii con gli occhi e lui si voltò di poco, lanciandomi un'occhiata veloce, per poi far affiorare un sorrisetto fin troppo detestabile.

- Potrei. Ovvio. -

Controllai la situazione e notai che il moro si stava avvicinando pericolosamente, mentre Zayn cercava di fermarlo, trattenendolo per un braccio; Cam si scrollò di dosso l'altro e poi puntò dritto verso di me. Lo stesso senso di panico mi investì: dopo averlo conosciuto, con quei due o tre approcci che aveva tentato con me, avevo inquadrato perfettamente la persona di merda che si nascondeva dietro quella faccia da culo. Poteva sembrare tanto carino, ma era un cafone nato e un bastardo di prima categoria.

"Io non sono come Cam." La frase alla quale mi aggrappai con tanta urgenza all'improvviso sembrava dissolversi nel nulla, come se non fosse mai stata detta, ma fosse solamente stata frutto della mia immaginazione. Volevo seriamente crederci, ma non ero pronta ad affrontare altro, per il momento. Ci avrei creduto. Sul serio. Però in quel momento mi risultava difficile... Perché gli occhi di Cam facevano riaffiorare ricordi che non volevo rievocare in alcun modo. Ricordi che mi bloccarono l'accesso di aria ai polmoni e che cominciarono a farmi tremare le mani.

- Ehm... Dì a Louis che è stata un'emergenza. - Buttai fuori tutto d'un fiato, ancora aggrappata al braccio di Harry.

Abbassò gli occhi sgranati sulla mia mano un attimo, prima di studiare il mio viso, che aveva ancora impressa quell'espressione di panico e agitazione caratteristica dei miei ricordi. Non... Non ce la potevo fare.

Hitboy ~ Louis Tomlinson [Ended]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora