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Hope

Alla fine Louis non mi aveva risposto al messaggio. E io l'avevo tartassato di altri mille, forse intasandogli la casella postale del cellulare, ma non mi importava minimamente...
Schifossissimo demone qual'era, figlio dell'Inferno, aveva deciso di lasciarmi rodere il fegato da sola, ma non sapeva che, così facendo, gliel'avrei fatta pagare piuttosto cara e senza sconti da findazato.

Fanculo lui e le regole di quel fottutissimo istituto!  Grugnii per l'esasperazione, bloccando il telefono e rimettendolo poi in tasca, stringendolo come a volerlo disintegrare.

Ero sulle spine da ore, ma in compenso Perrie mi aveva evitato tutto il giorno, di proposito poi, vedendo il mio umore già nero. Doveva aver capito che non tirava aria e aver attribuito il mio braccio rotto a qualche rissa violenta e sanguinosa nella quale mi ero buttata.
Appena incrociava il mio sguardo, si smaterializzava immediatamente, anche quando stava parlando con delle sue amiche, non prima di aver puntato gli occhi sul gesso...

Ecco... A proposito di quel maledetto braccio rotto...

- Smettila. - Sbuffò Niall, che si era seduto accanto a me a mensa.

Seduto... Praticamente lo avevo minacciato che se non si fosse messo al posto di Louis, gli avrei negato la Nutella a vita, perciò aveva accettato immediatamente il compromesso.

Piagnucolai, sfilando il retro della forchetta da dentro il gesso: - Ma prude, cazzo... - Imprecai e poi mi abbandonai con la testa contro il palmo della mano, guardando lui e Cloe che mangiavano sorridendosi come piccioncini.

Non sapevo se anche io, quando ero con Louis, avevo quell'espressione totalmente assorta e devota, ma avrei giurato che in quell'occasione, non avrei mostrato nemmeno un briciolo di gioia alla comparsa della sua figura. 

Harry arrivò con il solito passo lento e cadenzato, sedendosi alla mia sinistra, ovviamente. Era così dall'inizio dei tempi in cui frequentavo quel tavolo e mi andava benissimo così, perché era di ottima compagnia e perché la sua KnockOut non veniva quasi mai a romperci i coglioni, stando con le sue amichette. Aveva un anno in meno di noi e, a quanto avevo sentito, si era presentata di sua spontanea volontà al cospetto di Mr.Fossette, chiedendogli di essere incaricata del ruolo di Out.

- Non mangi, Hope? - Mi chiese Harry, preoccupato.

Scossi la testa e alzai il gesso: - Ho difficoltà a tagliare la roba, perciò ci rinuncio... Mi sono rifiutata di chiedere a questi due, che tra poco mi faranno venire il diabete. -

Niall si voltò imbronciato. - Hai le tue cose? -

Scattai sul posto, colpita nel segno: - SE ANCHE FOSSE?! - Ribattei, facendo ridere Cloe, che gli appoggiò una mano sul braccio e gli disse di lasciarmi tranquilla.

Ecco. Avevo le mie cose, un gesso al braccio, un prurito pazzesco e un fottuto imbecille come ragazzo, che non era ancora entrato in mensa, dopo ben venti minuti dalla fine delle lezioni mattutine.

Sentii il mio vassoio scorrere e notai Zayn, di fronte a me, che mi tagliava la carne. - Faccio io, allora. -

Sorrisi immediatamente, ringraziandolo.

Non potevo avercela anche con lui, che quella mattina mi aveva aiutato con i libri durante i vari cambi d'ora, dandomi un po' di sostegno ed incoraggiamento e anche molte risposte alle domande riguardanti il Fight Semester.
A quanto pareva i ragazzi del Melbourn College erano soliti sfidarsi in gare ad eliminazione durante il secondo semestre dell'anno, mettendo in palio un premio a loro scelta, in caso avessero vinto contro lo sfidante designato.

- C'è molto fermento, o sbaglio? - Domandò Niall, ad un certo punto, quando un gruppo di studentesse entrò parlottando animatamente tra di loro.

Hitboy ~ Louis Tomlinson [Ended]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora