#22# ➕Problemi➕Regali➕E...Altro➕

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Hope

Fil allungò una mano in mia direzione, con espressione abbattuta e triste; appena Rule notò il tentativo di contatto, gli piantò un pugno sulla spalla, che lo fece cadere dalla sedia.

- Stalle lontano, cazzo. - Ringhiò, stringendomi di più e appoggiando il mento sulla mia spalla, continuando a guardarlo male.

Sorrisi sconsolata: - Non l'ha fatto apposta, dai... -

Felix sospirò e annuì, rannicchiandosi per terra ed emettendo acuti lamenti canini per commuovere mio fratello.

Il biondo che mi teneva in braccio alzò gli occhi al cielo e sbuffò, dicendogli che poteva tornare a sedersi con noi, ma che non doveva toccarmi.

Il servizio fotografico era saltato GRAZIE a lui, ma non era stato programmato quel genere di intervento per pararmi il culetto...
In più avrei dovuto affrontare la collera di Tomlinson per aver dimenticato il cellulare a casa, nella fretta di andare all'ospedale.

Non sapeva ancora nulla di ciò che era successo e preferivo che ne venisse a conoscenza dopo la partenza di Fil, in modo da preservare la lunghezza della sua vita.

- Scusa... - Mormorò il povero cucciolo, guardandomi disperato.

Rule ringhiò sommessamente: - Te e il tuo cazzo di sonnambulismo di merda. Vaffanculo. Da quando fai arti marziali-zombie?! -

Il poverino si strinse nelle spalle, allontanandosi di poco da Rule, sempre più inviperito. - Sai che guardare Karate Kid mi fa quell'effetto... -

Quando il braccio di mio fratello caricò, gli afferrai il polso con entrambe le mani e me ne pentii subito, guaendo dal dolore e stringendo i denti.
Rule tornò a concentrarsi su di me, sussurandomi che avrebbero fatto qualcosa per il mio braccio, o che li avrebbe mitragliati tutti con il fucile che aveva preso dal suo campo e nascosto nel borsone.

Come cazzo aveva passato la dogana all'aeroporto lo sapeva solo lui.

- Jackins? - Una donna sulla quarantina si guardò intorno, per poi ripetere il mio cognome.

Mi alzai e camminai nella sua direzione, con Rule accanto e Fil a qualche metro di distanza.
Fecero passare solo il primo nell'ambulatorio privato, dicendo che i non parenti avrebbero aspettato fuori: Fil ne fu devastato, ma annuì e si sedette a gambe incrociate, proprio di fronte alla porta, facendo imprecare alcuni infermieri, che cercavano di toglierlo da in mezzo alle palle...

Venni fatta accomodare su un lettino e Rule su uno sgabellino accanto a me. Nervoso com'era, teneva le mani impegnate facendomi dei massaggi alle caviglie e sbilando a denti stretti cose poco carine contro i produttori di film d'azione e di karate.
Doveva agitarsi così più spesso, se quei massaggi spettacolari ne erano la conseguenza immediata. Dio, era un magnifico fratello...

Un uomo entrò nella stanza, attirando la nostra attenzione e facendo staccare le ditina magiche di Rule da me. No! Vaffanculo!
Sbuffai.

- Allora... - Sollevò la busta bianca e la sventolò leggermente. - Ecco la radiografia che aspettavamo. - Sorrise a disagio.

Mio fratello era in piedi, petto gonfio e braccia incrociate, con gli occhi che sprigionavano intenzioni omicide in maniera inquietante. - Dica. -

Il dottore mi si avvicinò e mi chiese di allungare il braccio, cominciando poi a trafficare con delle strane garze bianche e una bacinella contenente un liquido: - Frattura scomposta verticale. Non è rotto e non necessita di intervento, ma serve comunque mettergli un gesso, in modo da "tenerlo al sicuro". - Spiegò, destreggiandosi nelle sue operazioni. - Hai unaslogatura al polso e una... micro-micro-micro frattura anche alla mano... Perciò... Gesso lungo. -

Hitboy ~ Louis Tomlinson [Ended]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora