#18# "Ora faccio sparire quella schifezza!"

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Hope

- Buon Natale, oh oh oh! -

Stropicciai gli occhi contro voglia, con la luce che illuminava la stanza in quella mattina di freddo inverno.
Freddissimo.... Mi si erano congelate le dita dei piedi!!

- È Natale a casa mia. Pace, gioia ed armonia! - La voce di Felix disturbava la quiete della casa e l'equilibrio della mia pace dei sensi...

Gioia. Di prima mattina... Gioia....!!!
Che palle! Mi coprii la faccia con il cuscino, sperando di essere inghiottita dal letto.
Io e il giorno di Natale non andavamo particolarmente d'accordo... Non mi era mai piaciuto quel granché, dato che di solito ero costretta a passarlo con mia madre e mio padre: la tortura infinita, insomma.

Mio padre che se ne stava zitto per tutto il tempo e mia madre che mi ripeteva di non mangiare troppo, dato che il servizio di fine anno era fissato per il 28 Dicembre.

"Se ingrassi sarebbe un problema, tesoro..."

L'unico problema che ho sei tu, vecchia.

Ci furono dei tonfi nel corridoio, come se un ippopotamo avesse deciso di allestire uno spettacolo di break dance... - Natale! Nata... -

- FELIX TACI O TI AMMAZZO! COGLIONE! - Sbraitò Rule, zittendo l'amico.

Pace.... Grazie al cielo.

Mio fratello non era particolarmente mattiniero, esattamente come me e non amava nemmeno lui essere svegliato con urla e canti natalizi stonati durante le vacanze.

Quando la mia speranza di poter continuare a dormire si fu riassestata, sentii bussare alla porta.
Alzai gli occhi al cielo e mi misi seduta, perché tanto ormai sapevo che Felix non avrebbe mollato, finché o io o mio fratello non ci fossimo alzati a picchiarlo.

- Che vuoi. - Brontolai, sempre con il mio tono non-interrogativo mattutino, stropicciandomi gli occhi.

Il biondo entrò con passo strascicato e occhi da cucciolo: - Rule è perfido... -

Sbuffai. Ditemi che non fa sul serio... Vi prego. - Tu rompi le scatole anche a Natale... Siete pari. -

Fil mise su il broncio e venne a buttarsi sul mio letto, per poi afferrarmi la mano destra e mettersela nei capelli.

Quando lo faceva, era perché esigeva grattini da parte mia. Se mi rifiutavo, apriva il repertorio di Boublé e cominciava il concerto. Peccato che fosse una campana e che odiassi Boublé.

- Ma dobbiamo fare qualcosa di diverso almeno a Natale, dai! Non possiamo sempre starcene in poltrona tutto il tempo! - Piagnucolò.

Io spalancai gli occhi, guardandolo come se fosse un UFO appena atterrato nella mia stanza.
Mai in vita mai avevo sentito Felix chiedere di fare qualcosa, qualsiasi cosa che non fosse legata a bar, pub, rissa e rimorchio di "pollastre".

- Chi sei e dov'è Fil?! -

Sorrise divertito, guardandomi di sbieco: - Fil è in vacanza. Fil vuole fare qualcosa di diverso, ogni tanto. -

- Mi hai già martoriato la schiena, non sei soddisfatto? - Feci notare, con un certo sarcasmo.

Gli occhi chiari si illuminarono del solito folle divertimento: - È vorrei torturati di più, se possibile, ma tu hai detto che sei a posto... -

Scoppiai a ridere, per poi correggerlo: - Ho detto che sono a posto PER ORA. Il prossimo tatuaggio lo medito con calma, okay? -

Il biondino sorrise soddisfatto: - Sai come trovarmi, babe. -

Hitboy ~ Louis Tomlinson [Ended]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora