#12# Pagare Pegno

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Hope

Saltai la scuola i due giorni successivi, avendo all'improvviso capito che non era solo il mio aspetto fisico che doveva ribellarsi a mia madre.

Sostanzialmente per lei ero una bella bambola da mettere sotto ai riflettori e ai flash. La solita bionda, (mezza tinta di blu), obbediente, perfettina solo per quando riguardava l'estetica. Ero una testa vuota... Per lei era facile comandarmi perché mi reputava un'idiota patentata; sapeva che non ero mai andata bene a scuola, che non mi piaceva leggere, che non amavo nemmeno i quotidiani con le novità della settimana. Ero una hater di qualsiasi carattere d'inchiostro stampato...

Eppure... Eccomi lì, a gambe incrociate, con la schiena appoggiata alla testiera del letto. Gli occhiali sul naso cominciavano a darmi fastidio per le sei ore che avevo passato sul libro di letteratura. Avevo ripreso il programma che avevo già visto con Louis e poi ero andata avanti per conto mio; avevo letto i capitoli successivi di storia, nonostante avessi fatto una verifica prima della mia piccola "vacanza"; avevo provato degli esercizi di matematica e fisica. MATEMATICA E FISICA, GENTE.

Mi stavo ammalando...

Sentii il cellulare vibrare e lo presi dal letto distrattamente, tirandomelo in testa. Imprecai e poi aprii whatsapp.

«Domani arrivo babe! :D» Sorrisi, guardando la faccina che Felix aveva fatto. Scossi la testa e gli chiesi quando aveva intenzione di passare da me.

Mi rispose quasi subito che prima avrebbe fatto tappa dai suoi zii e che poi sarebbe venuto il giorno successivo, o quello dopo ancora. Doveva vedere se lo avrebbero lasciato andare via sulle sue gambe, o rotolando.
Sua zia era una ex cuoca... Molto apprensiva e allo stesso tempo insistente: non obbligava a mangiare ciò che non piaceva, ma se vedeva che gradivi qualcosa te ne ficcava una quantità industriale nel piatto, tale che già quando alzavi il sedere dalla sedia, lo sentivi più pesante di due chili...

Stavo per bloccare lo schermo, quando arrivò un altro messaggio: «Non capisco proprio... Ma ci alterniamo per andare a scuola o cosa? Una volta io e una tu?»

Scoppiai a ridere per la frase di Louis, ma poi tornai seria, corrugando le sopracciglia. Dovevo studiare e lui mi distraeva!

«Tomlinson, lasciami lavorare. Non dovresti essere a lezione e seguire, invece?» Risposi.

Meno di tre secondi dopo avevo la risposta: «Noiosa. Troppo noiosa.»

Poi un altro: «Tienimi compagnia... Almeno tu. Zayn sta dormendo di fianco a me -_-" »

Mi immaginai il ragazzo col ciuffo biondo russare in classe con una facilità mostruosa. Voleva forse dire che lo consideravo proprio il classico menefreghista che faceva il ghiro sul banco. Ovvero il tipo che "scaldava la sedia" e che alzava la mano solo per andare al cesso.

. , lo vedo così. Annuii tra me e me.

«Sveglialo»

«Antipatica! E io che mi sono fatto sospendere per te!»

Sbuffai nel leggere quello e digitai veloce: «Hai fatto tutto tu, scemo.»

«Daiiiiiiiiiiiiiiiii»

Era veramente insistente per i miei gusti: «Sto facendo letteratura, Tomlinson. Non rompere.»

«Okay. Ma sei davvero crudele.»

Alleluia! Si era... Cazzo... Un altro fottuto messaggio.

Hitboy ~ Louis Tomlinson [Ended]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora