✖ TWENTY EIGHT ✖

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Arriviamo in terra Hollywoodiana alle nove del mattino, dopo esserci fermati una seconda volta in autogrill.

Una volta messi i piedi a terra, mi guardo intorno, ammirando il cielo cosparso di nuvole bianche e candide.

Sarebbe bello poter vivere su una nuvola, mi sono sempre chiesta di cosa sia fatta, di zucchero filato come nelle favole? Oppure di sola acqua, cosí da demolire i miei sogni d'infanzia? E c'é davvero una vita sopra le nuvole? Castelli immensi, arcobaleni ed unicorni, fate e magia, puó esserci di tutto su quelle nuvole, basta solo saper immaginare e sognare ad occhi aperti, sono questi i pensieri che mi vengono in mente, guardando il cielo.

Ma ti rendi conto dei pensieri che fai?

Ma tu ti rendi conto di quanto tu sia una rottura di scatole? Fammi sognare un po'.

«Allora, siete pronti per visitare Hollywood?» ci chiede Isabella, euforica come non mai.

Rispondiamo tutti in coro con un entusiasmante «Si.» e ci avviciamo verso le varie strade, iniziando come sempre a fotografare e registrare in giro.

«Alle tre abbiamo le visite guidate agli Studios della Walt Disney, poi scegliete voi cosa visitare.» avverto io, mentre ci dirigiamo verso la Galleria del Cinema, consigliata da Lorenzo.

Delle nostre visite racconteró ben poco, solo vedere quei luoghi cosí famosi, cosí importanti e che fino a quel momento avevo solo visto in TV o in foto, mi ha resa felice.

Soprattutto, passare il tempo con i miei amici mi rende euforica e allegra, perché so che prima o poi dovró lasciarli e non voglio sprecare neanche un attimo.

Si, perché tutti ci insegnano a contare le ore, i minuti e i secondi, ma chi ci ha mai spiegato il valore di un attimo?
Quell'attimo che potresti non rivivere mai piú, quell'attimo che dura un attimo e poi sparisce, quello che ricorderai per sempre, che ti farà stare bene anche a distanza di mesi ed anni.

Ecco, io voglio fotografare e ricordare questi attimi passati con loro, con la mia seconda famiglia, perché saranno attimi che non ritorneranno mai piú.

Dopo essere andati a pranzo ad un ristorante abbastanza sofisticato, ci siamo diretti verso i Walt Disney Studios, dove un uomo sulla trentina ci ha accolti cordialmente, facendoci fare un tour guidato degli studi.

Ho potuto rivivere la mia infanzia, e non c'é niente di piú bello, davvero.
Risentirsi piccola, rivivere le emozioni e la magia delle favole che hanno accompagnato la prima parte della mia vita, insomma, cosa puó essere piú emozionante?

«Abbiamo altri dieci minuti di tempo, poi sarà meglio avviarci verso il teatro dove ci sarà la premiazione, altrimenti arriveremo in ritardo.» dice Matteo, camminando mano nella mano con me, mentre Lorenzo ed Isa si trovano davanti a noi.

«Allora avviamoci già verso il parcheggio, cosí non rischiamo figure di merda.» ride Lorenzo.

Dal parcheggio al teatro ci mettiamo una quindicina di minuti, anche grazie alla strada libera dal traffico.

«Bé, siamo arrivati.» sospiro scendendo dall'auto, con l'ansia addosso.

«Forza, entriamo!» esclamano i miei amici, trascinandomi all'interno del locale.

L'interno é enorme: una tappezzeria rossa, il pavimento in legno e i lampadari enormi, rendono tutto molto principesco e danno all'evento un'aria importante.

Ci sono uomini dello staff che lavorano ai microfoni, alle luci, alcuni allestiscono il palco, altri le sedie per il pubblico... In un angolo si trovano, invece, alcune ragazze che faranno parte sicuramente della premiazione, quindi le mie 'avversarie'.
Non che io sia competitiva, ma chi non spera di vincere un premio cosí importante?

Ovunque tu sia, io so amare fino a lí || The CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora