✖ FOURTY THREE ✖

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«Mamma, io esco, Margherita é in camera che dorme. Ci vediamo stasera.» avviso la donna, che si trova in cucina, mentre scendo le scale in compagnia di Isa e Lorenzo, che dopo svariati tentativi mi hanno convinta ad andare verso il murales.

«Va bene, a Margherita ci penso io, non preoccuparti, tu diverti un po'.» mi sorride lei, prima che io esca di casa e respiri a pieni polmoni l'aria invernale di dicembre.

Con il mio cappello e la mia sciarpa nera, il mio cappotto e il mio telefono, mi avvio verso il famoso murales, abbastanza rovinato dal tempo e da alcuni vandali che hanno deciso di scriverci sopra alcune offese.
Ma a Matteo e Lorenzo non é mai fregato niente, hanno sempre continuato a fare video e a far ridere la gente con le loro pazzie.

«Siete sicuri che sia lí?» domando io, mentre, lentamente, entro nel parcheggio della Pam.

«Al 99% delle probabilità si, a meno che non sia ancora a casa sua a dormire, come suo solito.» risponde Lorenzo, cercando di infondermi coraggio con uno sguardo amorevole.

Lorenzo é sempre stato un amico fantastico, ma soprattutto é sempre stato all'altezza di Isabella, che ha sempre sognato un amore in grande.

Arrivo di fronte al murales, ritrovandomi di fronte a Riccardo e Yuri dei My Dreams, intenti a cazzeggiare tra di loro.
Piú avanti, un po' in solitudine, si trova un ragazzo sullo skate, con un lungo ciuffo castano davanti agli occhi, le Vans nere e gli skinny strappati all'altezza delle ginocchia.
É lui. Matteo.

«Bella regà.» saluta Lorenzo, battendo il cinque ai due ragazzi e attirando l'attenzione di Matteo.

Il ragazzo si volta, saluta il suo compagno ed Isabella, per poi guardare verso di me e spalancare la bocca e sgranare gli occhi.

«Che ci fai qui?» chiede lui, scendendo dalla tavola e arrivando verso di me, a passi lenti.

«Ciao anche a te.» dico, un po' acidamente.

«Ripeto: cosa ci fai qua?» domanda ancora Matteo, senza distogliere lo sguardo dai miei occhi.

«Roma é casa mia; sono tornata per passare le vacanze di Natale con la mia famiglia, oppure non mi é permesso?» rispondo.

«E perché sei venuta qua? Forse volevi ricordare il posto in cui hai baciato un altro ragazzo, scordandoti completamente di me.» ipotizza ironicamente lui, con un'espressione incazzata.

«Sapevo che avresti fatto qualche battutina del genere, ma per tua informazione no, non sono venuta per questo, bensí per poter parlare con te, magari chiederti come stai e darti i miei complimenti per lo stage a cui dovrai partecipare, ma vedo che sei sempre il solito orgoglioso.» sbuffo io.

«Come sto? Sto una favola! Sto per realizzare il sogno che inseguo da un sacco di tempo, il canale continua ad andare alla grande e ho tantissime persone speciali al mio fianco, perció si, sto bene, anche se con te sarebbe stato tutto un po' migliore.» sospira il ragazzo, prima di riprendere il suo skate ed andarsene via.

Isabella, Lorenzo, Riccardo e Yuri mi guardano senza dire niente. Alzo le spalle, sconsolata, e con un gesto della mano mi avvio verso l'uscita, per evitare di mostrare il mio umore davanti a loro.

Le parole di Matteo tagliano piú in profondità di un coltello, ma anche a distanza di un anno non posso fare a meno di amarlo.
Si, lo amo ancora, nonostante tutto.

Cammino con lo sguardo basso, mentre le nuvole iniziano a colorarsi di grigio, in attesa di un nuovo diluvio.
Dicembre é il mese invernale per eccellenza, ma le pioggie sono talmente tante che la malinconia mi divora dentro, sempre di piú.

Ovunque tu sia, io so amare fino a lí || The CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora