✖ FOURTY ONE ✖

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Non posso perderlo, devo risolvere la situazione, penso nella mia mente, mentre cerco di raggiungerlo.

«Matteo, per favore, fermati!» esclamo implorandolo, iniziando a sentirmi male nuovamente.

Probabilmente avrà sentito il mio tono di voce abbastanza affaticato, perché si volta all'istante e mi guarda con tono preoccupato, ma anche con ribrezzo.

«Senti, abbiamo discusso molte volte su questo argomento e ti ho sempre confermato che per Roberto non ho mai provato nulla, se non amicizia.
Forse é vero, all'inizio mi saró anche lasciata andare perché avevo come la sensazione di essere un peso per te, ed é per questo che mi sono avvicinata di piú a Roberto, ma tra noi non é mai successo niente e mai succederà! Io non lo amo, io ho solo te nel cuore.» cerco di spiegare io, mentre il ragazzo se ne sta in silenzio.

Lo vedo abbassare lo sguardo, portarsi una mano tra i capelli e risollevare la testa, per poi scuoterla, in senso di disapprovazione.

«Non puoi negare ció. Non puoi negare che non ti é stato indifferente. Ammettilo, qualcosa con lui é successa!» esclama Matteo.

«NO!» urlo sgranando gli occhi «Come posso farti capire che a me importa solo di te?»

«Non é vero, Serena, non é vero! Mentre ti stava baciando non hai provato nemmeno ad allontanarlo, anzi, penso proprio ti sia piaciuto questo bacio. E chi lo sa, magari l'hai fatto di proposito a non venire con noi a San Marino, giusto per poter passare un altro po' di tempo sola con lui, dato che già altre volte l'ho trovato qui, mentre io stavo agli eventi.» ribatte Matteo.

«Lui mi stava tenendo dalla vita, non potevo muovermi! E non puoi pensare che io abbia finto di star male, perché hai visto con i tuoi stessi occhi che non ero in forma!» mi difendo io, iniziando a sentirmi offesa da queste accuse insensate.

«Non sono piú cosí sicuro di ció che dici.» dice il ragazzo, guardandomi male.

«Sai cosa? Tutto questo mi sembra un deja-vui, esattamente. Non ricordi quando tu hai fatto la stessa cosa, lo scorso anno, con quell'oca di Angelica? Io me la sono presa, ma alla fine ti ho perdonato, anche se eri stato proprio tu a baciarla, mentre io, che sono caduta nel tranello di Roberto, devo subire le tue ire prendendomi colpe che in realtà non ho?» cerco di farlo ragionare, ricordando brutti momenti passati.

«Basta, non ne voglio piú parlare!» esclama lui.

«Cazzo dici Matté? Smettila di fare il bambino!» esclamo arrabbiata, mentre lui mi volta le spalle.

«Non sto facendo affatto il bambino! Sei tu che hai sbagliato, quindi adesso prendi atto di ció che hai fatto e torna da me quando avrai capito cosa vuoi davvero! Anzi, sai che ti dico? Da me non tornarci piú perché mi sono rotto, devo sempre essere io quello a correrti dietro, ma non sono un burattino, non sono un giocattolo, quindi addio, Serena.» sputa acido il ragazzo, alzando molto il tono di voce e ferendomi nel profondo.

«Quindi mi stai lasciando?» domando, con le lacrime agli occhi e il cuore in gola.

«É finita, Serena, non cercarmi piú.» risponde Matteo, voltandosi un'ultima volta verso di me, per poi andarsene via, lasciandomi sola in mezzo al marciapiede.


Rimasi tutta la sera a piangere nel letto, mandandogli messaggi e chiamate, che puntualmente lui rifiutó.
Da una parte ha ragione, perché ha reagito nello stesso identico modo di come ho reagito io, ma dall'altra parte io sono riuscita a perdonarlo, mentre lui sarà mai disposto a perdonare me?
Con Roberto, comunque, ho chiarito le cose: gli ho detto che avrebbe dovuto sparire per sempre dalla mia vita, di non cercarmi piú e di prendere atto di questo suo bruttissimo gesto, che mi ha fatto capire il tipo di persona che realmente si cela dietro quei misteriosi occhi neri.
Ed é proprio vero che le persone non sono mai come realmente sembrano, ed é vero il fatto che io sia stupida, perché ancora una volta ho dato una possibilità a persone false come lui.
E adesso, come aggiusto le cose con Matteo? Sono trascorse solo tre ore, ma già mi manca tanto, e saperlo arrabbiato con me mi fa deprimere ancora di piú.

Non so se sia per la depressione, per l'ansia o per qualunque altra cosa, ma quella sera inizia ad ingozzarmi di cioccolata e gelato alla fragola, insieme ad Isabella, che aveva deciso di rimanere a dormire da me per risollevare un po' il mio morale a terra.

«Ho voglia di Nutella...» sospiro ad un tratto, mentre mi ritrovo la faccia sporca di panna, davanti alla televisione.

«Sicura di stare bene? Non ti ho mai vista mangiare cosí tanto... Anzi, ricordo che quando litigasti con Matteo lo scorso anno, non mangiasti piú per una settimana e passa...» mi fa notare Isa, mentre messaggia al cellulare.

«Penso che con Matteo sia finita definitivamente... E quando da me si chiude una porta, si apre un barattolo di Nutella.» dico seriamente, mentre la bionda inizia a ridere.

Mi addormento piú tardi, verso le dieci, poco dopo la mia migliore amica.
La notte, peró, non trascorre nel migliore dei modi, tra l'agitazione e la disperazione di aver perso una parte fondamentale della mia vita, e lo stomaco sottosopra per i troppi dolci ingurgitati.

Saranno state forse le tre o le quattro, ma il sonno continua a non arrivare, perció decido di uscire in giardino, con la mia vestaglia bianca di cotone, a dondolarmi sul dondolo ormai arrugginito dal tempo.

Sai, penso tu sia proprio una debole. Se ti interessasse veramente di lui, a quest'ora non ti saresti ingurgitata mezzo chilo di gelato, bensí avresti cercato una soluzione per risolvere tutto. Dici di essere forte, ma dimostri sempre il contrario.

Come posso costringerlo a tornare da me? É troppo deluso dal mio comportamento e non riesco a fargli cambiare idea, tutti i miei tentativi sarebbero vani...

Ricorda che l'ultimo tentativo, se non va a buon fine, é sempre il penultimo...

Con la luce delle piccole e luminose stelle e della fioca luna, con il fruscio delle foglie mosse dal lieve vento di questa notte di settembre, prendo il coraggio in mano e apro la schermata di Whatsapp, fermandomi a fissare il suo contatto e quella maledetta scritta: ultimo accesso oggi alle 02:30.
É stato online fino ad un'ora fa, ma nessun nuovo messaggio da parte sua.
Attendo, inutilmente, che cambi qualcosa, ma quando capisco che la situazione rimarrà la stessa, decido di seguire il consiglio della mia coscienza e lottare per riavere Matteo qua con me.

A: [Matteo]
Sto aspettando da circa dieci minuti che quell'ultimo accesso si trasformi in un 'online' e magari in un 'sta scrivendo...', ma siccome non é accaduto nulla di tutto ció, ho deciso di scriverti io, solo per farti capire quanto io tenga a te e quanto io creda fermamente in un futuro nostro.
Non avrei mai potuto tradirti e posso spiegarti anche il perché: che senso avrebbe tradire il ragazzo che piú amo, se é stato l'unico in grado di provocarmi intense emozioni e brividi alla schiena che nessuno, fino ad ora, é mai riuscito a farmi provare? Perché avrei dovuto buttare all'aria un anno di noi, un anno del nostro amore, un anno di me e te insieme? Mi ritieni davvero capace di fare ció? Penso tu abbia capito come io sia fatta, perció sai come io tenga molto alle persone e come io mi affezioni facilmente. Sono una ragazza molto sensibile, troppo fragile e stupidamente vulnerabile, ma tu mi hai accettata per ció che sono, mi hai condotta fuori da un tunnel degli orrori che sembrava infinito, e non potrei essertene piú grata di cosí. Ma credimi, credimi che io ho sempre amato solo te e che non potrei mai rimpiazzarti con nessuno, davvero.
Spero solo che tu capisca, perché io ti amo e non voglio che tutto ció che abbiamo creato insieme finisca.
Per favore, rispondimi, anche con uno stupidissimo 'okay', ma evita di visualizzare e basta, fammi capire almeno cosa siamo adesso, il resto poi verrà da sé...

Rimango in attesa di una sua risposta, che, purtroppo, non tarda ad arrivare:

Da: [Matteo]
Preferisco allontanarmi da te, come ho sempre fatto con tutte le persone che mi hanno ferito.
Chi vogliamo prendere in giro? Tra noi non potrà mai funzionare, siamo troppo diversi, ma allo stesso tempo entrambi troppo orgogliosi per stare insieme. É finita, viviamo le nostre vite senza l'altro, sarà sicuramente meglio.
Addio, Serena.

E, con le lacrime agli occhi, a malincuore, spengo il telefono e torno a letto, sperando che tutto ció sia solo un bruttissimo e maledettissimo incubo, perché una vita senza Matteo, per me, é come vivere un Inferno...

#angoloautrice
Spero non mi stiate mandando maledizioni per quello che sto facendo accadere nella storia, ma se ne vedranno delle belle, molto presto, fidatevi :)
Come sempre, se vi va, lasciate una stellina⭐ e un commento.
Alla prossima, __Allyouneedislove__ ♡

Ovunque tu sia, io so amare fino a lí || The CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora