Capitolo 10

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E una cosa la so, che due matti non fanno uno sano, delle volte però sono bravi a tenersi per mano.

Tre giorni e ci sarebbe stato il saggio, ero molto nervosa. Al solito orario andai in palestra dove trovai tutti gli altri, li salutai e iniziammo con le prove. Ancora un altro giorno stancante.

Dopo quattro ore di allenamenti mi cambiai e stavo per andare a casa quando Cristian mi fermò.

"Katy vuoi fare un giro in moto?"
"Un'altra volta Cristian, devo andare a casa."
"Ti ci porto io!"
"Va bene."

Non mi entusiasmava molto l'idea di fare un giro in moto con lui, ma almeno sarei arrivata prima a casa visto che dovevo andarci a piedi. Salii sulla moto e mi misi il casco.

"Se hai paura stringiti forte a me!"
"Non ce ne sarà bisogno!"
"Vedremo."

Ad ogni curva che faceva accelerava e io per paura di cadere mi stringevo a lui. Lo faceva sicuramente di proposito. Ma non mi interessava.

"Puoi fermarti qui!"
"Okay."
Scesi dalla moto.
"Grazie per il passaggio."
"Non mi saluti?"
"Ci vediamo domani Cristian!"
"Non mi dai neanche un bacio sulla guancia?"
"Certo che sei proprio insistente!"

Lo stavo per baciare sulla guancia ma lui si spostò e lo baciai in bocca.

"Questo si che era un bacio."
"Cristian non ti permettere più. A parte che sono fidanzata, mettiamo caso che non lo fossi, tu non mi interessi."
"Scusa!"
"Ti perdono."
"Ti prego di non dire niente a Jackson..."
"Perchè?"
"Lui mi aveva detto che dovevo starti lontano."
"Jackson ti avrebbe detto questo?"
"Si!"
"Non dirò niente ma non provarci più con me!"
"Ok."

Entrai a casa furiosa, perché Jackson gli avrebbe detto di starmi lontana? Non erano fatti suoi. Lui non poteva permettersi di entrare nella mia vita e cambiarla, così lo chiamai.

"Che piacere ricevere una tua telefonata!"
"Jackson fai meno lo stronzo!"
"Che è successo?"
"Perchè vuoi cambiare la mia vita? Sono abbastanza grande per decidere chi devo frequentare da sola."
"Cristian ti ha detto tutto?"
"Cristian non c'entra niente, me l'ha detto un'altra persona."
"Katy il problema è che non posso sopportare che gli altri ti stiano intorno, non voglio che frequenti le persone sbagliate, non posso sopportare l'idea che non sei mia, voglio poter essere io quel fortunato di Angelo che ti può avere completamente. Per questo faccio tutto questo!" disse gridando.
"Jackson come ti ho già detto altre volte per me sei solo un amico!"
"Questa storia dell'amico mi ha stancato, Katy io ti amo!"
"Cosa?"
"Quello che ti ho detto"
"Jackson io.."

Non capivo perchè avevo cambiato idea così all'improvviso. Sembravo sicura di quello che provavo per Angelo, ma dopo quelle sue parole mi ero sentita una cosa alla pancia, come se qualcosa si fosse rotto.

"Katy io ti aspetterò, ma non so ancora per quanto tempo potrò sopportare tutto questo. L'altra sera quando ci stavamo per baciare e poi sei corsa tra le braccia di Angelo ti giuro che stavo morendo. Ti amo e questo non potrà cambiare, ti amo sin da quando ci siamo visti per la prima volta a quella fermata!"
"Jackson sei un bravo ragazzo e ora sono confusa su quello che provo."
"Va bene, spero che sceglierai con il cuore!"
"Grazie, questo significa molto per me."
"Ciao!"
"Ciao"

Wow! Jackson non mi aveva mai detto parole più dolci di queste. Si vedeva che ci teneva molto a me. Andai nel letto e iniziai a piangere. Non mi era mai capitato di provare quest'emozione, amavo due persone allo stesso tempo con la stessa intensità. Ad Angelo era una vita che lo conoscevo, ma innamorarmi di Jackson non era tra i miei progetti. Insomma lo conoscevo da tre settimane. Jackson aveva qualcosa di speciale, riusciva a conquistare tutti con la sua simpatia. Speravo solo di fare la scelta giusta.

Era iniziato a piovere e sentii freddo così mi misi una giacca. Guardavo fuori dalla finestra tutte le persone correre alla ricerca di un riparo. Poi vidi una moto familiare, quella di Jackson, cosa voleva ancora da me? Gli avevo detto che ero confusa e si presentava a casa mia. Suonò più volte il campanello, io non sapevo se aprire la porta o no, alla fine la aprii. C'era Jackson con la sua solita giacca di pelle, aveva i capelli tutti bagnati, per non parlare dei suoi vestiti. Piangeva e mi faceva uno strano effetto vederlo in quello stato.

"Cosa vuoi?"
"Katy io..."
"Ti ho già detto quello che penso a telefono!"
"Non ho mai provato quello che provo per te con nessuna. Ti chiedo solo una chance. Una per modo di dire, perché so di essere ricambiato..."
"Sai che è difficile il momento che sto passando? Sono stata sempre sicura delle mie scelte prima di conoscerti. Poi arrivi tu e tutto cambia, e lo sai non cambia in peggio ma in meglio!" dissi piangendo.
"Perché ci facciamo del male se ci vogliamo?"
"Non lo so nemmeno io..."
"Katy io ti amo e non sopporto l'idea che non sei mia."
"Jackson vattene!"
"Va bene, rifletti bene su quello che ti ho detto!"

Chiusi la porta e salii in camera mia, piansi e si aprì un oceano. Ero nel panico totale ed Angelo neanche rispondeva alle mie chiamate. Cazzo! Non c'era mai quando avevo bisogno di lui!

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