Capitolo 24

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Ti amo
Come si amano
 i tramonti
In silenzio
E da lontano.

KATY'S POV

Non avrei mai creduto di provare delle emozioni per Matthew, mi faceva stare bene. Mi sentivo "importante" per qualcuno. Era una sensazione bellissima essere la ragione del sorriso di una persona. Ogni volta che sorridevo Matthew mi metteva le mani tra i capelli e mi baciava. Sapevo che con lui non avrei sofferto; mi aveva sempre dato tutte le attenzioni di cui avevo bisogno. Dall'altro lato del mondo c'era Jackson che si divertiva, conoscendolo. Forse potevo davvero farmi una nuova vita con Matthew; era un bravo ragazzo, uno dei pochi ragazzi al mondo che erano gentili. La mia situazione era complicata e lui sapendo che aspettavo un bambino da un altro mi ha accettata lo stesso. Era questa la cosa che mi colpiva di lui, la sua "generosità". Il giorno dopo quella notte venne in camera mia. Entrò dalla porta e venne nel mio letto. Sentivo che una persona mi toccava le guance come se mi facesse delle carezze, così mi svegliai. C'era lui, seduto nella sedia che mi fissava e rideva. Indossava dei pinocchietti di jeans e una camicia a quadri.
"Buongiorno!"
"Buongiorno!"
"Hai impegni per oggi?"
"Aspetta che guardo la mia agenda.." Dissi distesa nel letto.
"No!"
"Chissà perché non avevo dubbi!"
"Che vuoi fare?"
"Ancora non hai fatto il giro della città quindi ti farò conoscere New York."
"Non vedo l'ora!"
"Preparati, ti aspetto sotto!"
"Va bene."
Non avevo mai visitato New York e la cosa mi emozionava molto. Mi misi una maglietta e dei jeans. Stavo per uscire quando Jessie si svegliò. Indossava una maglietta bianca e le mutande.
"Dove vai?"
Mi girai e la vidi appoggiata al muro.
"Esco con Matthew."
"Oh... divertitevi..."
"Lo faremo!"
"Esci così?"
"Si... perchè?" Dissi toccandomi la maglietta.
"Non è il look giusto."
"Sono orribile?"
"Si. Se vuoi uscire con il playboy della scuola mettiti qualcosa di più femminile. Non hai nient'altro?"
"Beh veramente le mie amiche prima di venire mi hanno fatto costretta a comprare dei vestiti."
"Fammi vedere!" Disse ridendo.
Le mostrai cosa avevo e lei rise.
"Hai delle cose bellissime nell'armadio e nemmeno le usi!"
"Voglio stare comoda."
"Dimmi la verità, è un appuntamento vero?"
"Si. Scusa so che avrei dovuto dirtelo, ma non volevo perdere la tua amicizia perché ci tengo."
"Katy non sono arrabbiata, Matthew mi piace da anni, ma non è destino che stiamo insieme. Spero vi divertite! Guarda questo è carino." Disse prendendo una camicia rosa.
"Hai ragione!"
"Si abbina benissimo con questi short! Ho degli accessori che ci stanno bene, Se vuoi te li presto..."
"Lo faresti per me?"
"Certo!"
"Grazie!" Dissi abbracciandola.
Dopo una ventina di minuti ero pronta, Jessie mi aveva prestato dei sandali dorati e una borsa nera. Mi truccai e scesi. C'era Matthew seduto nella panchina che mi aspettava. Appena mi vitte si alzò e disse che ero bellissima. Gli dissi di non esagerare. Aveva parcheggiato l'auto vicino la scuola così andammo. Mi prese la mano.
"Non credevo che avresti detto mai ti amo."
"Perché?"
"Sembravi così presa da Jackson."
"I pensieri cambiano. Ho deciso che era meglio non soffrire. Ho solo diciotto anni e non voglio rovinarmi la vita."
"Sono felice di questo tuo pensiero."
"Certo che non so molto di te."
"Beh i miei genitori hanno un negozio in città. Ho una sorella più grande e sono innamorato."
"Chissà chi è la fortunata." Fece una risatina.
"La ragazza dagli occhi verdi che aveva paura di provare delle emozioni."
"E secondo te ora come stanno le cose? Questa ragazza è cambiata?"
"Prima era chiusa, ma ora è diversa. Mi sembra più felice."
"Allora l'hai cambiata!"
"Si!" Si fermò.
"Io la amo e so che lei mi ricambia. C'è voluto un bel pò ma sono riuscito ad averla."
"E lei è felice di questo suo cambiamento."
"Secondo te è stato il destino che ci ha fatto conoscere?"
"Se è stato lui ha fatto un ottimo lavoro!"
"Il destino mi ha fatto conoscere la ragazza più pazza di Milano a New York."
"Invece a me ha fatto conoscere il ragazzo più antipatico!"
"Allora mi odi?"
"Non potrei mai farlo."
"Perché?"
"Vuoi farmi dire proprio quelle parole vero?"
"Si!"
"E se non lo farò?"
"Ti butterò nella fontana."
"Matthew non scherzare!"
"Chi ti ha detto che scherzo?"
Mi prese in braccio e io gli urlavo di lasciarmi, ma lui niente e mi ha dato una sculacciata. Allora gridai, arrivammo alla fontana.
"Mi ami?"
"Matthew non lo dirò mai!"
"Ti sto buttando Katy!"
"Va bene, ti amo!"
"Non sento."
"Ti amo!" Dissi più forte.
"Non capisco!"
"Ti amo!" Gridai.
Ridevamo e mi lasciò a terra.
"Avete sentito lei mi ama!" Disse rivolgendosi alla gente. Che brutta figura!
"Anch'io ti amo!" Disse baciandomi.

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