Da Lou Bear♥ (09:12) - Buongiorno amore x
E come poteva non iniziare bene la giornata se non con un buongiorno da parte di Louis? Harry sorrise ampiamente e rispose, ricambiando il saluto e augurandogli una buona giornata.
Poi si alzò dal letto, in cui voleva stare ancora un po' a crogiolarsi, e andò a svegliare i suoi bambini. Matt scattò in piedi e si chiise in bagno, mentre Harry aprì la finestra e alzò le persiane per far cambiare l'aria in quella stanza. Cercò dei vestiti puliti per Matt e glieli portò in bagno aggiungendo "Mi raccomando, abbottona bene la camicia, mh?" chiuse la porta dietro le sue spalle e si diresse in camera di Skylar.
"Principessa" sussurrò aprendo la porta e immergendosi nel buio più totale. "Tesoro, sveglia" Harry si avvicinò al letto, si inginocchiò e lasciò innumerevoli baci sulla guanciotta stranamente calda della bambina. Quest'ultima si lamentò ed Harry pensò che non volesse andare a scuola. Così si alzò, andò ad aprire la persiana per far entrare luce e Skylar si lamentò ancora di più.
Fu in quel momento che Harry si accorse che Skylar non stava affatto bene. "Piccola" sussurrò ancora accovacciandosi accanto a lei, poggiando la sua grande mano sulla fronte della bambina. Scotta. "Piccola mia, hai la febbre" dice dispiaciuto, lasciandole altri baci.
Skylar annuisce e allunga le sue braccia verso Harry affinché questo la stringa a sé: solo tra le sue braccia si sente al sicuro.
Harry capisce il messaggio e quindi, prima di prenderla, va a cercare una coperta. Una volta trovata, la poggiò un attimo sul letto e si piegò per prendere tra le braccia il piccoloe caldo corpicino della bimba.
Lei si strinse al suo petto ed Harry le mise la coperta sulle spalle per non farle prendere freddo. Le schioccò un altro bacio prima di uscire e dirigersi in cucina. "Adesso misuriamo la febbre, mh?"
Nel frattempo Matt fece il suo ingresso in cucina e si avvicinò al mobile per prendere i cereali al cioccolato per poter fare colazione.
Poi, rendendosi conto della situazione, alzò lo sguardo verso suo padre e inarcò un sopracciglio "Che ha?" disse indicando Skylar mezza addormentata sul petto di Harry.
"Ha la febbre" rispose, voltandosi poi per preparare un po' di latte per Matt e servirlo poi in una tazza.
Mentre il piccolo faceva colazione, Harry si diresse in salotto. Adagiò Skylar sul divano mentre lui andò a cercare il termometro. Tornò poco dopo e aiutò Skylar a metterlo sotto l'ascella.
"È freddo" borbottò la piccola, facendo ridere Harry, che scosse la piccola.
"Amore, stai qui?" chiese accendendo la televisione, cambiando i canali per poter trovare dei cartoni animati da far vedere alla piccola. "Io devo andare a cambiarmi un attimo"
Skylar annuì stando lì, buona buona.
Harry corse poi a cambiarsi. "Matt, per favore, prendi le chiavi della macchina?" chiese di fretta, passando da una camera all'altra "E metti il giubbotto così andiamo"
Si avvicinò poi a Skylar, che stava guardando le Winx, e tolse il termometro controllando la temperatura.
Trentotto e mezzo.
Azz.
"Adesso esco per accompagnare tuo fratello e vado a prendere le medicine per farti guarire, ok piccola?" le accarezzò la guancia "Giuro che torno subito, va bene?"
Skylar annuì e si accucciò ancora di più sotto la coperta. Harry le stampò un bacio e si morse il labbro perché di solito lei era così iperattiva e chiacchierona che vederla debole lo faceva preoccupare e stare male.
"Matt, andiamo!" urlò dal corridoio, dopo aver messo il cappotto. Sistemò il suo ciuffo facendo ricadere i capelli in avanti e con la mano li tirò indietro.
Sentì suo figlio salutare Skylar e sorrise perché lo sapeva che in fondo quei due si volevano un gran bene.
××
Lasciò Matt a scuola e si diresse verso una farmacia per prendere le medicine a Skylar. Quindi parcheggiò, mise gli occhiali da sole e scese dalla sua macchina.
Camminò con le mani dentro le tasche, si guardò intorno ed entrò.
Preso il necessario, uscì di nuovo e si guardò intorno ancora una volta, sentendo improvvisamente due paia di occhi su di sé.
Un'altra volta.
Si affrettò a raggiungere la sua macchina e quasi corse, tanto era preso dall'ansia.
Si voltò per vedere se ci fosse qualcuno che lo stesse seguendo e non vide nessuno in particolare, tranne qualche coppia di ragazzi che si affrettava ad arrivare in tempo a scuola, qualche vecchietta pronta per andare a fare la spesa e un ragazzo alto, moro e con gli occhiali, vestito con un cappotto nero che fissava proprio Harry.
Insomma, tutto normal- che vuole quel ragazzo?, pensò terrorizzato, mordendosi il labbro.
"Harry?" chiamò qualcuno, e il riccio pensò che fosse proprio quel ragazzo.
Come faceva a sapere il suo nome?
Preso dall'ansia quasi non gli caddero le chiavi dalla macchina.
"Harry Styles?" il ragazzo in questione corse verso il riccio e lo raggiunse "Fermati, ti prego"
Harry sentì che il tizio sconosciuto avesse il fiatone e si voltò. "Chi è lei? Perché mi segue?" chiese terrorizzato, puntandogli un dito contro.
"Scusami, è che- mh, hai un minuto di tempo?" chiese il ragazzo, ancora sconosciuto, portando una mano dietro al collo.
"In realtà no, ho mia figlia a casa con la febbre e devo andare"
"Allora, uhm, ti lascio il mio numero" dalla tasca prese un biglietto da visita e lo diede ad Harry "Spero tu possa mandarmi un messaggio o chiamarmi. Credimi, è davvero importante e penso possa interessarti!"
Harry annuì confuso, osservò il bigliettino tra le sue mani e alzò poi lo sguardo verso quel ragazzo.
"Scusami, devo andare adesso. Arrivederci!" Harry allora aprì lo sportello della macchina, accendendo poi il motore e ingranando la marcia, diretto verso casa.
-
Chi sarà mai questo ragazzo e cosa vorrà dal nostro Harry?
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You're never • Larry Stylinson
FanfictionLouis Tomlinson, trentenne, calciatore affermato e famoso. Harry Styles,ventiseienne con la passione per la fotografia. Un matrimonio e due bambini adottati: Matthew, otto anni, e Skylar, quattro anni. Sembrano una famiglia felice e perfetta. Ma cos...