Thirty-Five

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"Cavolo! E' la prima volta che vengo a Parigi!" disse Harry entusiasta, guardandosi intorno. 

"Io ci sono stato stato un paio di volte, ma ogni volta è sempre come la prima" rifletté Xander.

I due erano arrivati da poco nella città francese. Erano stati prelevati dall'aeroporto da una macchina privata, appositamente mandata dall'azienda YSL, che in quel momento li stava portando a destinazione -passando dal centro della città.

"Avremo anche il tempo di visitarla, vero?" chiese Harry, proprio come fa un bambino.

"Certo che sì" ridacchiò Xander, guardando l'espressione contenta sul viso di Harry. Quest'ultimo non vedeva l'ora di poter immortalare ogni singolo dettaglio di Parigi. "Ma al momento dobbiamo pensare al lavoro, mi raccomando!" gli fece l'occhiolino e tornò a guardare fuori dal finestrino.

Harry si era trovato nel giro di tre giorni in un'altra capitale, una tra le più importanti al mondo, e non aveva avuto nemmeno il tempo di respirare. Certo, quando Xander gli aveva dato la notizia dell'anticipo della partenza per Parigi si era trovato spaesato. L'uomo gli aveva spiegato che l'azienda di YSL aveva deciso di far fare a loro alcune foto ad alcune modelle, che avrebbero appeso e poi mostrato nei corridoi del palazzo dove si sarebbe tenuta la sfilata. 

Quindi Harry si era dovuto organizzare alla bell'e meglio per non far mancare niente ai suoi bambini: infatti aveva chiesto a sua madre se poteva badare a loro in quei pochi giorni. Fortunatamente la donna pazientemente aveva acconsentito, non si sarebbe lasciata scappare questa occasione: amava i suoi nipoti e, Harry ne era sicuro, li avrebbe viziati ancora.

L'autista li portò direttamente davanti la sede principale  nella Avenue George V 7, proprio come stava scritto sul foglietto che teneva in mano Xander. Scesero e, con l'aiuto di un inserviente, portarono i pochi bagagli all'interno del palazzo. Questo aveva l'intera facciata bianca e sopra il portone principale si ergeva, dorato e a stampatello, il nome della famosa casa di moda. 

Wow!, pensò Harry.

Non avevano il tempo di andare in hotel per darsi una rinfrescata; Hedi Slimane, il direttore creativo, li stava aspettando in persona per dare loro il lavoro previsto. Perciò presero un bel respiro e si addentrarono all'interno del palazzo. 

"Benvenuti!" Hedi sorrise nel vedere i fotografi ingaggiati avvicinarsi a lui. Si sistemò la cravatta e allungò la mano verso di loro "Salve! Io sono Hedi Slimane"

I due gli strinsero la mano e "E' un vero piacere conoscerla, signor Slimane" disse Harry entusiasta. "Deve sapere che sono un amante della Yves Saint Laurent ed essere qui per me è un sogno"

Hedi rise. "Il piacere è tutto mio" rispose. "So che sei un bravo fotografo!"

Mi conosce! 

"Sì, Harry è davvero bravo" si intromise Xander che in quel lasso di tempo si stava guardando intorno, affascinato dall'eleganza del posto.

"Bene," tossicchiò Hedi, sistemando poi la sua giacca blu "direi di cominciare subito con il lavoro. Domani è il grande giorno e deve essere tutto a posto" Si incamminò quindi attraverso un corridoio, seguito da Xander ed Harry, ed entrò in una sala molto grande, dalle ampie vetrate. In fondo ad essa, vi stavano una decina di modelle vestite tutte in modo diverso, con tessuti esotici e colori variopinti. "Ragazze, dieci minuti e si comincia" ordinò Hedi.

Nel frattempo, Harry e Xander sistemarono in silenzio i loro attrezzi da lavoro, le varie luci e le macchine fotografiche. Decisero di iniziare a fotografare le modelle anche in fase di preparazione perché, secondo Xander, quel tipo di foto hanno il loro fascino. Quindi immortalarono una modella che, con lo sguardo verso l'alto e gli occhi chiusi, veniva truccata con dei colori tenui e leggeri. Poi ne fotografarono altre due mentre si allacciavano  le loro scarpe nere col tacco. E così via, fino a quando non diedero inizio al vero e proprio set fotografico.

You're never • Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora