Twenty-Seven

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Buonasera belle personcine, come state? Vi ringrazio infinitamente per i commenti al capitolo precedente, ma soprattutto grazie perché mi avete incitata a continuare a scrivere questa storia. Siete tutti speciali♥ Cercherò di rendere differenti alcuni dettagli della trama, così mi sento più tranquilla e meno in colpa. Detto ciò, vi lascio al breve capitolo che ho scritto stasera.

Buona lettura♥

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A Lou Bear❤️ (15:30) - Quando hai un po' di tempo, ricordati della tua famiglia. Ricordati che hai un marito, ma soprattutto hai due bambini che non aspettano altro che un tuo messaggio, una tua telefonata. Pensavo che tra i tuoi milioni di impegni, avessi trovato il tempo non dico per me, ma per loro, che avessi comprato loro dei regali per Natale.
Dio, Louis. Che ti sta succedendo? Stai mettendo in secondo piano la famiglia per il calcio?


Da Lou Bear❤️ (15:40) - Non mi sono ancora abituato al fuso orario, scusami

A Lou Bear❤️ (15:43) - Cosa Lou? Sei serio? Con tutto quello che ti ho detto, mi parli del fottuto fuso orario?

Da Lou Bear❤️ (15:50) - I regali non sono arrivati? Li ho spediti due giorni fa

A Lou Bear❤️ (15:52) - Non siamo a casa, Lou. Siamo partiti ieri pomeriggio per andare da mia mamma e stare qui fino a domani. Sai quanto ci tiene a vedere i bambini.


Il telefono di Harry squillo all'improvviso e il soprannome di Louis lampeggiava sullo schermo.

Harry si morse il labbro e strisciò l'indice per rispondere. "Hey"

"Amore" rispose ed Harry rabbrividì, solo perché non si sentiva chiamare in quel modo da molto tempo ormai.

"Ti sei appena svegliato?" chiese trattenendo una risata. La voce di Louis era buffa da appena sveglio.

"Qui sono appena le otto del mattino" blaterò e sentì un tonfo. Si era accasciato sicuro di nuovo sul cuscino.

"Scusami" no, in realtà non gli dispiaceva per niente averlo disturbato a quell'ora perché quella era la prima volta che Louis chiamava di sua spontanea volontà.

"Buon Natale, sweety" mormorò, ed Harry come poteva prendersela con lui, con suo marito? Bastava sentire un po' di dolcezza nella sua voce è si scioglieva come neve al sole.

"Buon Natale anche te, Lou" rispose con un sorriso e a bassa voce, per non farsi sentire dai suoi parenti seduti a tavola nella stanza accanto: lui si era allontanato per poter parlare tranquillamente con Louis.

"Scusami se non mi sono fatto sentire molto in questi mesi, ma-"

"Non roviniamo questo momento, ti prego" disse immediatamente Harry "Hai chiamato adesso, è questo l'importante"

Louis sospirò e annuì, nonostante fosse consapevole che Harry non potesse vederlo. "Comunque ti volevo ringraziare per il regalo del mio compleanno"

"Ti è piaciuto?" Harry si morse il labbro inferiore e poi ci passò su la lingua. Gli aveva regalato un piccolo album di fotografie che non gli aveva mai fatto vedere: i bambini, colti in momenti divertenti e adorabili, e loro due, mentre si scambiavano dei baci dolci, piccoli sfioramenti di labbra, o quando si lavavano i denti insieme.

"Sì, molto" e a Louis quel regalo piacque davvero, in quanto gli mancavano quei piccoli attimi. "Anche i disegni dei bambini"

"Ci hanno messo il cuore"

"Sono lì con te?"

"Te li passo"

Quindi Harry li chiamò a gran voce e gli lasciò il suo cellulare, attivando il vivavoce.

"Papi?" iniziò Sky, tremante e felice.

"Piccola principessa, buon Natale!"

"Anche a te, papi. Come stai?" chiese, sedendosi sul divano e facendo penzolare le gambe.

"Io bene, e tu? Babbo Natale ti ha portato tanti regali?"

"Mh, solo tante caramelle e biscotti al cioccolato" portò un dito tra i suoi capelli biondi e intrecciò una ciocca con esso. "La nonna mi ha detto che forse Babbo Natale non sapeva che venivo qui e li avrà lasciato a casa nostra" spiegò.

"Sarà sicuramente così, vedrai" Harry sorrise e poggiò il suo viso sulla mano, osservando i suoi figli, o meglio: osservando i sorrisi dei suoi figli mentre parlavano con il loro papà. "Matt è lì con te?"

"Sì, te lo passo. Ciao papi" simulò un bacio e poi passò il telefono a suo fratello.

"Ciao papà"

"Ciao campione!"

E loro due parlarono ancora per un po', fino a quando Louis disse di dover andare perché Jeff lo stava chiamando. "Ci sentiamo presto, okay? Voi prendetevi cura di papà e mandategli un bacio da parte mia" Harry arrossì e abbassò lo sguardo.

Matt sghignazzò e "Papà è diventato rosso!" disse, prendendo in giro il proprio papà.

Louis, dall'altro capo del telefono, rise e la sua risata era così bella, pensò Harry, e non gli importò se stesse ridendo di lui.

"Hey. Va bene, va bene. Basta prendermi in giro" cercò di difendersi e riprese il suo cellulare in mano. "Adesso ti lasciamo andare, mentre noi andiamo a mangiare la torta al cioccolato di nonna Anne"

"Ma no, anche io la voglio" piagnucolò Louis.

"Eh no, tu devi stare in forma per poter giocare. Non puoi permetterti queste delizie"

"Stronzo" mormorò sorridendo, però. Poi si sentì una voce maschile urlare ed Harry capì che fosse Jeff, spazientito. "Devo andare davvero. Ciao Haz, ricordati che ti amo"

"Okay. Ricordalo anche tu, buona giornata"

You're never • Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora