Thirty-Nine

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Harry quella mattina venne svegliato in una maniera ormai dimenticata. 

Venne ricoperto da leggeri e soffici baci su tutto il viso, la mascella e il collo. Non aprì subito gli occhi per godere di quella sensazione che non provava da tempo. 

"Amore" mormorò Louis "è ora di svegliarsi" 

Il riccio allora allungò le labbra in un sorriso ed emise un verso incomprensibile. Aveva quasi ventisette anni, ma amava ancora essere coccolato. Come quando era un bambino. Infatti spesso, mentre sua madre stava seduta sul divano a guardare qualche programma trash, lui -dopo aver finito i compiti- le si avvicinava e le si accoccolava sul petto, richiedendo carezze sulle braccia e baci sulla fronte. Fortunatamente Louis non gliele aveva mai fatte mancare, ma ultimamente scarseggiavano a causa della sua mancanza momentanea.

Il più grande, notando che suo marito gradiva le sue attenzioni, si allungò ancora di più sul suo collo e cominciò a mordicchiarlo. Per un attimo a Louis sembrò di sentire delle fusa. Portò quindi una mano sotto la maglia del pigiama di Harry e gli accarezzò la pancia, salendo sempre di più sugli addominali e poi sul petto. 

"Amore" sussurrò ancora, baciandogli subito dopo le labbra che, di prima mattina, si coloravano sempre dello stesso colore delle ciliege.

Harry allora, in uno scatto, aprì gli occhi e capovolse la situazione, portando Louis sotto di sé. Gli baciò le labbra fini e sorrise. "Buongiorno, amore!" esclamò entusiasta.

Louis aveva sempre avuto un debole per gli occhi di Harry e quella volta erano di un verde così limpido che il liscio ci poteva affogare e non uscirne più. Anni prima era stato rapito proprio da questi e aveva appurato che il detto 'gli occhi sono lo specchio dell'anima' fosse così vero:  Harry si era dimostrato infatti una persona generosa ed altruista, sempre disposta a correre in aiuto di chi ne ha bisogno.

"Ciao" sussurrò Louis, baciandogli il naso.

Sembriamo due ragazzini! 

Ma loro due, insieme, si sentivano sempre due ragazzini.

"Ben svegliato" continuò Louis.

"Ho dormito tanto?" chiese Harry, mentre si lasciava andare sul petto di Louis, accostando l'orecchio proprio sul suo cuore.

"Il giusto necessario per osservarti dormire, farti trovare la colazione e riuscire a svegliarti dolcemente"

"Che bravo maritino che ho" Harry gli baciò il petto da sopra il tessuto della maglietta e strinse il busto del più grande tra le sue braccia, proprio come un koala fa con una pianta di bambù. 

Pochi minuti dopo si ritrovarono tutti, compresi i bambini assonnati, in cucina sul cui tavolo stava una busta di carta chiusa. L'odore dei cornetti alla crema raggiunse le narici di Harry che sgranò gli occhi dalla felicità.

Louis allora aprì la busta e "Tadaaaà"disse sorridente, mostrando il contenuto.

"Era da tempo che non mangiavo cornetti alla crema!" esclamò Harry raggiungendo la sua sedia per sedersi e prendere uno dei cornetti. I bambini lo seguirono con lo stesso entusiasmo e iniziarono a mangiare.

"Papà," iniziò Matt, dopo aver ingoiato ciò che stava masticando "quando mi porti a vedere una tua partita?" chiese. Harry si premurò di pulirgli le labbra ricoperte di zucchero a velo.

"Spero presto" rispose il liscio, sorridendogli.

"Anche io voglio venire con voi!" urlò Sky, alzando un ditino.

"Certo, tesoro. Vi porterò tutti"

"E andremo di nuovo al Mc Donald's?" domandò speranzoso il bambino.

You're never • Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora