"Sei sicuro di non voler venire con me?" chiese supplicante, per l'ultima volta, Louis.
"No, Lou" Harry scosse la testa "Non posso, lo sai. Chi si occuperebbe dei bambini? Della casa? Ho anche un lavoro... Non posso lasciare tutto per venire con te in America"
In quei giorni avevano certamente parlato. Louis aveva proposto ad Harry di andare con lui e portarsi dietro i bambini, accantonare la loro vita a Londra per vivere un anno a Los Angeles. Ma come potevano? I bambini avevano la scuola, erano a metà anno e sarebbe stato improduttivo per loro cambiare Paese, cambiare maestre e cambiare compagni.Sarebbe stato troppo da sopportare. Era già tanto sopportare l'assenza di Louis.
Il liscio annuì e si abbassò per prendere il suo borsone tra le mani. "Allora io vad-"
"Papi" Skylar urlò dalla cima delle scale e corse verso Louis.
"Sky! Quante volte ti ho detto di non correre per le scale? Potresti cadere e farti male!" la sgridò Harry, incrociando le braccia al petto e sbattendo il piede a terra.
Sky sbuffò e "Scusa" brontolò. Poi però uscì dalla schiena un foglio bianco che consegnò a Louis. "Questo è per te"
Il liscio lo guardò e sorrise: in quel foglio vi erano disegnati quattro omini stilizzati, di cui uno con una gonna rosa ed i fiocchetti sui capelli colorati di giallo, un altro colorato di blu ed i capelli marroni, poi gli altri due che si tenevano la mano ed in mezzo vi stava un enorme cuore rosso.
"E' bellissimo, principessa" si inginocchiò e aprì le braccia per poterla stringere a sé. Skylar si accoccolò al suo petto ed Harry sorrise intenerito dalla scena tra padre e figlia. "Lo porterò sempre con me, okay?" Skylar annuì e mostrò i suoi dentini bianchi. "Fai la brava, mh? E tieni d'occhio tuo padre" disse quasi serio. Poi rise ed Harry scosse la testa.
"Adesso vado, se no perdo l'aereo. Mi aspettano undici ore di volo" rabbrividì al solo pensiero.
Matt non era in casa quel giorno, ma si erano salutati la sera precedente. Infatti il piccolo aveva proposto al padre di giocare a FIFA e così era stato: Louis era entrato in camera di Matt trovandolo già davanti la tv e seduto sul tappeto, con un joystick in mano. Si erano divertiti un sacco la sera precedente -inutile dire che Louis avesse fatto vincere suo figlio- e Matt era poi andato a letto col sorriso sulle labbra ed una promessa da tenere ben in mente: papà Louis sarebbe tornato presto e avrebbero giocato ancora.
"Chiamami appena arrivi, okay? Non importa l'orario" Harry lo accompagnò alla porta.
"Va bene, Haz" Louis sorrise, si alzò appena sulle punto e gli lasciò un bacio sulle labbra. Anche con Harry la sera precedente si era divertito. Anzi, più che divertito si era rilassato, si era lasciato coccolare dal riccio e, certo, avevano anche fatto l'amore. Si era persino scordato di dover partire la mattina seguente tanto stava bene tra le braccia di suo marito. Perché ci sono momenti in cui non conta dove ti trovi né cosa c'è intorno a te, perché le persone con cui stai fanno la differenza. E ci sono persone con cui stai talmente bene da perdere la concezione del tempo, e beh... Harry era la persona di Louis.
"Fai buon viaggio!" esclamò Harry a gran voce, quando Louis ormai era arrivato davanti la macchina appartenente a quello che si era presentato giorni prima come Jeff, il bodyguard di Louis. Jeff si sarebbe occupato, per quanto possibile, di Louis in America: sarebbe stato il suo autista e l'avrebbe protetto da paparazzi, giornalisti e simili. Era un uomo molto alto, almeno venti centimetri in più di Louis -non ci voleva molto a superarlo, comunque, a detta di Harry. Aveva i capelli scuri molto corti, aveva delle spalle belle larghe ed era molto muscoloso. Harry era sicuro che Jeff si sarebbe preso cura di lui nel modo in cui poteva un bodyguard –e questo un po' lo tranquillizzava.
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You're never • Larry Stylinson
FanfictionLouis Tomlinson, trentenne, calciatore affermato e famoso. Harry Styles,ventiseienne con la passione per la fotografia. Un matrimonio e due bambini adottati: Matthew, otto anni, e Skylar, quattro anni. Sembrano una famiglia felice e perfetta. Ma cos...