Thirty-Four

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La famiglia Tomlinson-Styles aveva passato dei momenti davvero indimenticabili, cercando di recuperare nel miglior modo possibile tutto il tempo che avevano perso. Si sa, però, che tutte le cose belle non sono per sempre e che queste hanno una fine. Così era arrivato il giorno della partenza, per Harry e i due bambini.

"Fate buon viaggio" disse Louis sul ciglio della porta della sua ormai nuova casa. "E mi raccomando con la scuola!" si rivolse ai bambini puntando il dito e diede loro dei colpetti sulla testa.

Loro annuirono e "Tu torni presto?" chiese Skylar osservandolo con i suoi occhioni e stringendogli la mano. Matt stava lì accanto a loro, in attesa di una risposta da parte di suo padre.

"Torno presto, okay?" sorrise, accovacciandosi per essere alla sua altezza e schioccandole un bacio sulla guancia.

"Promesso?" chiese Matt, mordendomi il labbro.

"Promesso" Louis aprì le braccia e strinse i suoi figli in un mega abbraccio.

"Ti voglio bene, papà" sussurrarono entrambi e il cuore di Louis scoppiò di gioia perché era bello sentirselo dire.

Sciolsero l'abbraccio, poi Louis tornò in piedi e guardò suo marito. I bambini quindi lasciarono i loro papà da soli correndo dentro la macchina, dove Jeff li stava aspettando: sarebbe stato lui ad accompagnarli in aeroporto.

"E così è arrivato il momento di andare" Harry parlò e guardò i suoi stivaletti di camoscio, che in quel momento sembravano avere qualcosa di meraviglioso.

Louis quindi portò l'indice sotto il mento di Harry, alzandoglielo, facendo in modo di far incastrare i loro sguardi. "Ci rivedremo presto" disse, accennando un sorriso e sistemando per bene il beanie nero di Harry.

"Lo vorrei davvero"

"Succederà" Louis si avvicinò, gli cinse i fianchi con le mani e si alzò appena per potergli lasciare un bacio delicato sulle labbra color ciliegia che con quel freddo sembravano ancora più rosse.

"Mi saluti con questo misero bacio?" chiese fintamente stizzito Harry, pizzicandogli la pancia.

Allora Louis sorrise maliziosamente e si avvicinò nuovamente, stavolta portando entrambe le mani sulle guance e poggiando le sue labbra su quelle di Harry per un bacio più approfondito e passionale: fu un intreccio di lingue e saliva ed in quel momento non importò loro dei bambini che li guardavano o di Harry che potesse perdere l'aereo. Ai due importava baciarsi, e baciarsi anche per i giorni a seguire in cui l'uno sarebbe stato senza l'altro. Non si sarebbero visti per almeno due settimane e sarebbe stata davvero dura.

"Mi mancherai" mormorò Louis sulle labbra di Harry.

"Tu mi manchi già" rispose il riccio, ricevendo un altro bacio dal marito.

"Dai," Harry si riscosse dal momento di intimità e tossicchiò "adesso dobbiamo andare, se no perdiamo l'aereo"

"Non mi dispiacerebbe" mormorò divertito, o forse non proprio. Louis voleva davvero passare più tempo con loro, con la sua amata famiglia.

Risero e poi Harry lo baciò ancora, indietreggiando per poter poi raggiungere la macchina già messa in moto. "Ciao Boo" salutò Harry. Louis fece un segno con la mano e sorrise.

Harry, perciò, salì in macchina e non interruppe nemmeno una volta il contatto visivo con Louis fino a quando Jeff non svoltò l'angolo e la figura del liscio sparì.


xx


"Ciao Harry," Sophia lo abbracciò forte "entra pure" lo fece entrare in casa e poi chiuse la porta. "È andato bene il viaggio?"

You're never • Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora