Fifteen

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"Pronto, cuppy?"

"Ciao Lou" Harry era appena rientrato a casa, aveva chiuso la porta e tolto il cappotto. Louis aveva chiamato nell'esatto momento in cui Harry aveva tolto il cellulare dalla tasca dei suoi skinny neri.

"Come va?" chiese il riccio.

"Bene bene, stiamo andando ad allenarci. Siamo sul bus" raccontò brevemente. "Lì tutto bene?"

"Insomma, Sky ha la febbre. Sono stato in farmacia per prenderle le medicine" non era necessario dirgli dell'incontro con quello strano ragazzo, mai visto prima di quel momento.

Percorse il tratto corridoio-salone e si avvicinò a Skylar -che stava guardando adesso un altro cartone animato- sedendosi sul divano.

"Oh, piccola... me la passi?" chiese Louis.

"Si, un secondo" Hary allontanò il cellulare dell'orecchio e guardò verso Sky "c'è papà Louis al telefono" le sussurrò e la bambina sembrò illuminarsi di colpo. Uscì le braccia da sotto la coperta e le allungò per impugnare il grande iPhone 6 con entrambe le mani.

Harry pensò che fosse una visione adorabile e sorrise. Mentre Louis e Sky conversavano, Harry aprì la scatola delle medicine e poi andò a prendere un bicchiere d'acqua in cucina.

Ritornò e sentì la sua piccola ridacchiare. Harry sapeva quanto Louis fosse un giocherellone e bastava un niente per far cambiare l'umore alle persone che gli stavano vicino.

"Tieni, papi" disse Skylar porgendo il telefono a Harry, una volta salutato Louis. Poi tornò ad accoccolarsi sotto la coperta.

"Hey"

"Adesso devo andare. Me la auguri buona fortuna per oggi pomeriggio?" e se lo immaginò mentre faceva un tenero labbruccio.

"Andrete bene e spaccherete tutto come al solito" sorrise Harry, nonostante Louis non potesse vederlo.

"Grazie amore. Ti amo

"Ti amo anche io" arrossì come la prima volta e poi chiuse la chiamata.

Fissò lo schermo per alcuni secondi e poi lo bloccò per dedicarsi un attimo alla sua bambina. "È l'ora della piccola". La bambina sbuffò e si coprì interamente con la coperta. "Dai, Sky" rise.

"Skylar non c'è qui, torna più tardi"

"Ah, quindi se Skylar non c'è posso benissimo usare la sua macchina fotografica" scherzò.

"No," scattò la bambina, scoprendosi di botto e sgranando gli occhi. "La mia macchina fotografica no!"

"E allora prendi la medicina, su. Così poi ti lascio guardare i cartoni"

E allora la bambina ubbidiente prese la medicina, senza lamentarsi ed Harry la lasciò tranquilla in salotto, non prima di averle lasciato un bacio sulla fronte.

Il riccio invece se ne andò in cucina per preparare qualcosina per pranzo.

Estrasse il suo cellulare per cercare qualche ricetta su internet, ma nel farlo cadde qualcosa a terra.

Harry inarcò un sopracciglio e si accovacciò per prendere il foglietto bianco, cartonato. Lo voltò e si ricordò immediatamente del ragazzo incontrato fuori dalla farmacia.

Ci lesse su: Alexander, **********

Si mordicchiò una pellicina del pollice, indeciso se cercarlo o meno.

Solo che la curiosità ebbe la meglio e quindi, prima memorizzò il numero, poi entrò nella sezione messaggi e iniziò a scrivere.

A Alexander (10:23) - Alexander?

Da Alexander (10:24) - Sì, lei chi è?

A Alexander (10:25) - Mh, sono Harry Styles. Mi hai dato il tuo biglietto da visita stamattina.

Da Alexander (10:27) - Oh, sì sì! Ciao Harry, chiamami Xander!

A Xander (10:30) - Bene Xander, di cosa volevi parlarmi?

Da Xander (10:32) - Sono un fotografo e sarei pessimo a dirti che non so chi tu sia. Quasi tutti sanno che sei il marito di Louis Tomlinson.
Da Xander (10:33) - Ti ho visto a qualche partita e ti ho seguito qualche volta. Ho notato che porti sempre con te la macchina fotografica

A Xander (10:34) - Ma allora eri tu che mi seguivi. Cristo santo, mi hai fatto prendere certi infarti.

Da Xander (10:35) - Perdonami, non era mia intenzione ahaha

A Xander (10:36) - Va beh, comunque?

Da Xander (10:37) - Beh, sono anche a conoscenza del tuo profilo instagram e ho visto molte delle tue foto. Devo dire che sei davvero molto bravo, hai un talento innato
Da Xander (10:38) - Mi chiedevo se ti andrebbe di lavorare nella mia compagnia, come fotografo ovviamente ahah

A Xander (10:40) - Mi stai proponendo proprio un lavoro? Un lavoro serio? Con macchina fotografica e treppiedi? Con flash, paesaggi e tutte quelle cose belle?

Non traspariva affatto il suo entusiasmo da quel messaggio, no no.

Da Xander (10:45) - Ahahahah si, tutto questo... tranne per i paesaggi. Nella mia compagnia fotografiamo modelle per una rivista locale.

A Xander (10:46) - Posso pensarci?

Da Xander (10:47) - Ma certo, anzi scusami se te l'ho chiesto in questo modo. Solo che uno dei miei assistenti si è dovuto trasferire in America e notando la tua bravura non ho potuto non proporti di lavorare con me!

A Xander (10:49) - Grazie, grazie mille. Ti faccio sapere al più presto!

Inviò l'ultimo messaggio e ne aprì uno nuovo, cercando Louis.

A Lou Bear♥ (11:00) - Quando torni dobbiamo parlare.

You're never • Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora