Eleven

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Rientrare a casa, dopo un pesante e faticoso allenamento, e non trovare Harry ad accoglierlo con un abbraccio, un bacio e la cena pronta rese triste Louis.

Buttò il borsone all'entrata, chiuse la porta e poi sospirò pesantemente. Sentiva i bambini parlottare e sghignazzare al piano di sopra: Sophia l'aveva avvertito dicendogli che a badare a loro ci avrebbe pensato Liam.

Sospirò ancora una volta e osservò il suo borsone: se l'avesse visto Harry avrebbe dato di matto, blaterando frasi come 'quante volte ti ho detto di non lasciare il borsone lì?' o 'si macchia il tappeto, toglilo da lì'.

Si morse la guancia e prendendo nuovamente il suo borsone salì le scale e arrivò al piano di sopra. Bussò alla porta della stanza di Matt e la aprì.

"Louis" lo salutò Liam sorridente, alzando la mano. I bambini si ammutolirono e non fiatarono. A Louis pizzicarono gli occhi: sentiva le lacrime farsi strada, non ce la faceva più con quella situazione. Ma si diede un contegno e respirò profondamente.

"Buonasera a tutti" provò a sorridere, ma tremò quando né Matt né Sky lo salutarono. Non voleva che i suoi bambini ce l'avessero con lui, che lo evitassero. Louis sapeva di essere una frana, che da sempre avesse dato per scontato la presenza di Harry nella sua vita, giorno dopo giorno. "Io- uhm, vado a fare la doccia e poi a cucinare. Liam, vuoi rimanere?" forzò un sorriso.

"Mi piacerebbe, ma stasera ho una cena di famiglia" ruotò gli occhi al cielo e sbuffò. Quindi si alzò e prese il suo cappotto poggiato sul letto a una piazza di Matt. Salutò poi i bambini e Louis.

Quest'ultimo si chiuse in bagno pochi minuti dopo e, prima di entrare in doccia, prese il suo iphone e cliccò sulla conversazione con Har.

A Har (20:10) - Quando torni a casa?

Aspettò qualche minuto prima di scrivere un secondo messaggio.

A Har (20:14) - Mi manchi, ci manchi.

Inviò e uscì dalla sezione messaggi ritrovandosi lo sfondo che tanto amava: la foto raffigurava Harry che abbracciava Matt e Sky mentre stavano sdraiati sul letto matrimoniale. Tutti e tre sorridevano. Louis ricorda perfettamente quel giorno: era il compleanno di Matt ed erano tutti a casa a scherzare e giocare.

Bloccò lo schermo e, sospirando, aprì l'acqua e si immerse sotto il suo getto caldo -dando il via a un pianto silenzioso.

O forse non proprio...

I due bambini, infatti, stavano in corridoio e avevano sentito papà Louis singhiozzare. Sky si morse il labbro e puntò i suoi occhi tristi in quelli del proprio fratello.


××


Louis uscì poco dopo dieci minuti. Asciugò il suo corpo e infilò la sua comoda tuta nera dell'Adidas. Notando che Harry non avesse risposto ai suoi messaggi si disse che non poteva abbattersi troppo e quindi far finta di nulla. Doveva cercare di migliorare per i suoi figli e farsi perdonare.

A quel punto scese in cucina, prese un libro culinario e sfogliò le pagine -alla ricerca di qualche ricetta carina e facile da eseguire.

Dopo svariati minuti chiamò i suoi bambini che non tardarono a sedersi a tavola.

In silenzio, osservarono il loro papà poggiare i piatti sotto i loro nasi. Osservarono il contenuto e Sky sorrise appena: vi erano degli involtini ripieni di prosciutto e formaggio e affianco vi era una faccina sorridente creata con piccole strisce di formaggio. Matt prese la forchetta e iniziò a tagliarli, ne prese un boccone e lo gustò. Sky prese coltello e forchetta, ma continuò ad osservare gli involtini perché non riusciva a tagliarli.

You're never • Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora