Opposite Twins ~ The Villain and The Good

Non temere Sam

L'aria è gelida, è davvero gelida.

Dave corre velocissimo, più veloce delle auto che sfrecciano sull'autostrada.

Immaginavo che quell'attimo di gentilezza di Justin voleva dire qualcosa di diverso, ma non arrivavo a immaginare che sarebbe degenerato così tutto.

Sam è il gemello senza fratello? Ma certo! Come ho fatto a non capirlo quando mi ha fatto quel discorso? Sam è il bambino d'oro, l'ho sempre saputo che era speciale, e ora io lo proteggerò, arriveremo in tempo, arriveremo in tempo.

- Perché mi hai portata con te? – chiedo a Dave perché non vedo in effetti a cosa possa servire sta notte.

- Justin ti ascolterà – seh, come no!

- Non credo proprio!

- Fidati – dice e decido di fidarmi, decido di sperare che abbia ragione.

Manca ancora poco, pochi minuti e saremo arrivati. Già vedo in lontananza le luci accese in casa.

Come un fulmine Dave sfreccia dentro la porta della villa e ci blocchiamo quando vediamo i miei zii per terra. Sono bianchi e immobili, ma sembrano stranamente felici, come se stessero sognando.

- NO! – urlo disperata.

- Dormono – mi rassicura Dave ma mi avvicino comunque a loro per controllare la loro temperatura.

- È di sopra. Lo sento – dice il mio ragazzo e corriamo su per le scale.

Louis è lì in piedi pietrificato, letteralmente pietrificato.

- Oh mio dio! – esclamo piangendo. Lo sfioro e sento la superficie liscia e gelida della sua pelle. Ma in che guaio mi sono andata a cacciare? Chi sono questi ragazzi che riescono a pietrificare le gente come Medusa? Posso fidarmi davvero di loro e di quello ch emi dicono?

- Si sistemerà vedrai – dice ancora Dave e lo seguo, qui sarei comunque inutile.

Entriamo nella prima camera da letto e troviamo Justin che si sta avvicinando alla figura del piccolo Sam raggomitolato sotto il letto.

- NO! – urlo e Justin si blocca guardandomi e rivolgendosi poi a suo fratello.

Corro verso Sam fregandomene di Justin che mi guarda con odio. Abbraccio il mio cuginetto che piange.

- Andrà tutto bene – dico e scoppio in lacrime.

Lo coccolo un po' aspettando che i due gemelli facciano qualcosa, ma niente accade.

- Cosa avevi intenzione di fare? – mi metto a urlare contro Justin, ormai sono un fiume di lacrime.

- Portarlo dai cattivi ovviamente – dice facendo quel suo solito gioco con gli occhi.

- Perché? – è l'unica cosa che riesco a dire, ma fa il suo effetto.

Se è vero che siamo legati allora lui può sentire la mia sofferenza, e se può sentirla deve fregargliene qualcosa, non può essere così insensibile.

Non puoi essere così un mostro Justin, non puoi.

Lui si avvicina a me con fare minaccioso, fa per andare da Sam ma lo blocco.

Apre la mano facendomi vedere un brandello della maglia di Sam come se volesse farmi capire che lui potrebbe farmi fuori da un momento all'altro.

- Lo farò ancora, rimando solo – dice e corre via.

Mi volto di nuovo verso il mio cuginetto e lo abbraccio.

- Andrà tutto bene – gli ripeto mentre Dave va a svegliare gli zii e a liberare Louis. Loro non si sono accorti di niente.

- Sam, Sam ascoltami non devi parlarne con loro, è un nostro segreto okay? – gli dico prima che Dave mi porti via. Almeno Louis e gli zii saranno al sicuro da tutto questo.

Torniamo a casa e troviamo tutti ancora addormentati, per fortuna.

Mi corico nel sacco a pelo con il mio ragazzo che è stravolto.

- Brava – mi dice anche se non capisco perché.

- È davvero un mostro.

- Sì, ma è stata l'unica volta nella mia vita che l'ho visto desistere ed è stato perché tu hai creduto nel tuo cuore che lui fosse migliore di quello che stesse dimostrando.

- Non lo penso più.

- Ora forse no, ma se lo penserai ancora forse lo salverai dalla sua cattiveria.

- Avevi detto che i fratelli sono buoni o cattivi per nascita, non si può cambiare.

- Per amore si può cambiare.

- Lui non mi ama.

- Ora no – dice lui e si addormenta.

Ora no.