Dove sei Justin!

680 54 3
                                    

Do un bacio sulla fronte al mio ragazzo e esco dalla camera. So che sta bene e che è in buone mani ma mi sento comunque in colpa ad abbandonarlo per andare a cercare suo fratello, ma devo farlo.

Ecco da chi arrivava l'aiuto! Justin! Justin mi ha chiamato e non l'ho sentito, anche questo mi fa sentire in colpa, forse più del dovuto.

Cerco di connettermi con lui, ma non sento niente e all'improvviso mi sale la paura che gli possa essere realmente successo qualcosa di grave.

- Justin dove sei! - non sento niente.

Allora, considerando il fatto che da giorni non si fa vedere molto probabilmente non è più in città quindi devo prendere l'auto, spero che mio zio me la lasci.

Dove potrebbe essere andato? Ovunque! Potrebbe essere anche in Europa per quel che ne so, ma non posso perdere tempo.

Scappo letteralmente a casa e poi con la voce più tranquilla che possa avere in questo momento di panico totale chiedo a mio zio:

- Mi impresti l'auto? - lui mi guarda un po' male ma mi passa le chiavi, sono certa che le ore di guida fatte insieme durante l'estate lo tranquillizzino.

Quando sto per uscire dal garage mi viene incontro il piccolo Sam che urla:

- LAGO! - e capisco. 

Justin è nella casa al lago! Dove era certo che non venisse disturbato, meno male a Sam e alla sua magia.

Salgo in macchina e metto subito la quinta. Devo cercare di non ammazzarmi, ma devo andare a salvare una persona, una persona a cui sto scoprendo in questo momento di voler bene. Sono legata a lui tanto quanto lo sono a Dave, più o meno.

Mezz'ora di viaggio si tramuta in un quarto d'ora, per fortuna fila tutto liscio.

Parcheggio poco lontana dalla casa e inizio a correre, controllo che non sia finito nel lago, guardo intorno e poi entro e lo trovo lì, per terra al fondo delle scale.

Anche con gli occhi chiusi e privo di sensi è diverso da Dave, non so perché, ma ha qualcosa di più sicuro, di più oscuro anche quando dorme. Mi avvicino a lui e lo osservo, mi sembra quasi strano non vedere le fossette sul suo volto che sorride malignamente.

- Justin - dico iniziando a scuoterlo ma non risponde, il panico ritorna.

Lo scuoto e lo riscuoto ancora, ma niente. Provo a tirargli su le gambe ma continua a non cambiare niente. L'ambulanza non posso chiamarla perché i medici impazzirebbero a vedere due gemelli con probabilmente lo stesso problema, ma che posso fare? 

Avvicino la mia testa al suo cuore per sentirlo battere e senza capire bene il perché gli sfioro il petto che inizia ad abbassarsi e a rialzarsi più vigorosamente.

- Justin! - dico con voce strozzata e lui si sveglia di colpo, tirandosi su, respirando come se fosse appena tornato in vita.

Per un secondo i suoi occhi mi sembrano indifesi, ma poi tornano a essere sicuri come sempre e io mi sento diventare sempre più piccola.

Alza una mano e la porta sul mio volto in un gesto troppo dolce per essere fatto da lui. Chiude gli occhi e inspira, poi mi parla.

- Credevo mi avresti abbandonato.

- Non l'ho fatto.

- Cos'ha mio fratello? Non può stare attento! - dice esasperato. Ho ancora la sua mano sul mio volto.

- È colpa di Anne ma mi deve ancora spiegare.

- Ah la strega...

- Già - dico e mi allontano un po' da lui.

- Andiamo da lui - dice e si alza barcollando.

- Piano - dico e andiamo lentamente verso la macchina.

Rimaniamo in silenzio per quasi tutto il tragitto, ora che l'ho trovato sono molto più calma, anche se non mi ha neanche chiesto scusa per l'altra sera, e so che non lo farà mai.

- Perché lo stavi facendo? - gli chiedo e lui sbuffa.

- Dovevo, ma non l'ho fatto - risponde.

Già, non l'ha fatto.

#spazioautrice

Ciao ragazzi!

Ci terrei davvero ad avere un vostro feedback, commentate!!!!!!!

Grazie mille per seguirmi,

XOXO

C.



Opposite Twins ~ The Villain and The GoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora