Capitolo 17

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"Ho capito lascia stare"
Mi alzo,afferro il regisseno.
Mi ferma dal gomito.
"Cosa c' è che non va?"
"E me lo chiedi?! Una sola cosa,fai patti con tutte le ragazze che vedi?!"
Non può dire di si.
Mi guarda senza dire nulla.
"Ma tu...tu.."
Lascio in sospeso la frase ed indosso il reggiseno.
Non posso crederci.
"Ma certo che no! Per chi mi hai preso?"
Per un pazzo,malato,imbecille,pervertito maniaco.
Sono davvero tentata di dirglielo urlando ma non mi lascia il tempo di aprir bocca che sbuffa.
"Dio Alaska,davvero pensi questo di me?"
Non vedendo una mia risposta annuisce.
"Okay,okay."
Si alza e si mette i boxer.
Ora mi sento un po stupida.
Faccio per dire qualcosa ma qualunque cosa mi passi per la testa mi sembra stupida.
Quindi stringo le labbra.
"Spiegami allora"
Mormoro dopo un po'.

Lui si volta a guardarmi...deluso (?).
"Io...Alaska"
Sospira.
"Niente,con lei non ho fatto nessun patto."
Leggo nei suoi occhi sincerità.
Gli credo,voglio credergli.

E anche se fosse,io non ho il diritto di fare scenate di gelosia.
Sarei incoerente.
Prima,dico di non provare nulla per lui e poi sono gelosa.
Mi prenderà sicuramente per pazza!
Sospiro abbassando gli occhi.
Non mi piace dargliela vinta...ma in questo caso,non so proprio come ribattere.
Mi alza il mento e posa le sue labbra sulle mie.
Sgrano gli occhi ma poi dopo chiudo gli occhi.
"Se fai questa faccia...però,non ti so resistere"
Mi regala uno di quei sorrisi veri che ricambio.

Sono sempre più certa,che provi qualcosa per lui.
Si,lo ammetto.
E pensare che abbiamo fatto questo patto....mi confonde.
Dice di non resistermi ma poi dopo,non vuole sentimenti.
Cosa significa?
Ho la sensazione però,che l' unica a soffrire sarò io.

"Ho fame"

David Pov's..

Sto rimbambito non fa altro che fissare Alaska.
Mentre ordino.
Lei non lo caga nemmeno intenta a leggere il menu con espressione davvero troppo pensierosa.
Se non fossi occupato a parlare e seccato per sto scemo scoppierei a ridere.

Una volta finito il mio ordine passa ad Alaska che lo guarda sorridendo.
"Panino e patatine fritte,da bere mh...Thè freddo alla pesca"
Rimane lì in piedi come un cretino anche dopo che ha finito di parlare.
"Sai puoi andare"
Dico ironico.
Sbatte le palpebre più volte,imbarazzato annuisce.

"Sei troppo acido per i miei gusti"
Sbuffa lei.
"Ah,io? Ma nn lo hai visto come ti guardava?"
La guardo male.
"Come mi guardava?"
Risponde innocente.
A volte mi sembra troppo ingenua..
Sospiro.
"Ti sbranava con gli occhi"
Lei scoppia a ridere.
Crede di non capire quanto è bella.
"Forse per i miei capelli,perchè non sono poi cosi bella."
Dice sorridendo.
Lo dice come se non gliene importasse ma sotto sotto so che non si piace poi cosi tanto.
Lo capisco dai suoi occhi scuriti per un attimo.
"Per me sei bella"
Mi guarda incredula ma poi sorride.
"Si,lo dici cosi."
Davvero la prenderei a schiaffi.
Non si rende davvero conto di quanto bella sia.

Al posto di quel rimbambito viene una ragazza.
Un po' più grande di noi.
Mentre mette la nostra roba sul tavolo mi fissa sorridendo.
"Perchè non chiami Austin? Il tuo ragazzo?"
Calca la parola ragazzo e io alzo gli occhi di scatto verso di lei.
La vedo ghignare e la povera ragazza si ricompone subito arrossendo.
Se ne va e Alaska scoppia a ridere tenendosi lo stomaco con le mani.

"Oddio...hahahah" la guardo male ma sbuffo.
"Sei stata meschina"
Smette di ridere prendendo una patatina.
"Non hai visto come ti guardava?Disgustosa"
Fa una smorfia.
Bevo la mia coca.
"Se lo dici tu"

Il Patto Col DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora