Capitolo 28

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Tre anni fa..

"Mamma! Mamma,non mi lasciare ti prego!!",urlo piangendo.
La scuoto ma lei non reagisce
Apre di poco gli occhi.
"Mi dispiace Alaska...lasciarti sola",sussurra affaticata.
Chiudo gli occhi mentre piango.
"Ti chiedo solo una cosa...cerca tuo padre. Lui,lui si chiama John e.."
Tossisce poi chiude gli occhi.

La guardo diventare molle..il suo polso cade atterra.
Stringo le labbra e l'abbraccio piangendo..

Ritorno sull' uomo che ho di fronte e le lacrime iniziano rigarmi il viso.
È lui?
Me lo ricorda così tanto.
Come ho fatto a non accorgermene?
Ha gli stessi lineamenti di quel giovano ragazzo in foto che teneva mia mamma in camera sua..

La donna mi guarda confusa ma io la ignoro.
Voglio solo sapere perché.
Perché mi ha lasciata.
Ci ha lasciate.

Ora mi è tutto chiaro.
Quella ragazza ha la mia età..
Mia mamma mi aveva detto che doveva occuparsi di un' altra faccenda. E che non poteva stare con me e con lei.

Certo,la faccenda erano loro.
La bella casa,i soldi e un' altra famiglia..

Cerco di trasmettergli tutto l'odio che provo nei suoi confronti e lui sembra aver capito perché abbassa lo sguardo.

Ecco si spiega il suo strano comportamento dell' altra volta..

"Caro andiamo.."
Gli tengo gli occhi di dosso finché non scompare dalla mia vista.
Chiusa la porta mi pulisco le lacrime.
È mio padre...non ci posso credere.
Sono mesi che vengo qui e non mi sono mai accorta di nulla..
Raggiungo i bambini che stanno in sala.
Loro,dunque,sono i miei fratelli?
Quella ragazza...
Ho un mal di testa e non riesco a ragionare lucidamente.
E come se non bastasse,sbuca anche David con Charon sotto braccio.
Ci guardiamo per alcuni secondi.
Mi guarda confuso notando gli occhi rossi e lucidi.
Quanto vorrei abbracciarti e dirti tutto..

"Alaska,che bello rivederti.."
Mi sorride debolmente la ragazza.
Forzo un sorriso e passo ai bambini abbracciando prima Chris e poi Jusy.

"Alaska,ci porti al parco?"
Mi chiede Jusy con gli occhioni.
Sorrido.
Tommy è lì che gioca a calcio con amici.
Annuisco.
"Bene,ci sto. In meno di dieci minuti vi voglio qui."
Dico sorridendo..loro annuiscono e corrono verso le scale.
Il Mio sorriso scompare e sospiro.
"Ti vogliono un mondo di bene,sai? Non fanno altro che parlare di te."
Guardo Charon che è sulle gambe di David.

"Anche io...mici sono affezionata."
Lei annuisce sorridendo.
"David...perché Non andiamo anche noi??? Oggi sto molto meglio!"
Lui scuote la testa.
"Charon...no."
È un tuffo al cuore,sentire la sua voce...ma anche doloroso perché quel tono dolce che mi piace tanto non lo sta usando con me ma con un' altra persona.

Distolgo lo sguardo mentre lei continua a pregarlo..

"Siamo pronti!"
Scendono sorridenti e con una palla.
"Veniamo anche noi."
Li guardo di scatto e David distoglie lo sguardo.

Ma bene. Li devo sopportare anche al parco.
Grandioso!

"Andiamo.."
Dico a bassa voce prendendo per mano i due gemelli..

Al parco,come previsto c'è Tommy che gioca con alcuni bambini.
Appena mi vede sorride e ci raggiunge..
"Pel di carota!!!"
Sbuffo divertita e lo abbraccio.
"Vi conoscete?"
Chiede infastidita Jusy.
Gelosa?
Sorrido al pensiero.
"Lei è mia cugina. Voi chi siete."
Chiede il mio cuginetto.

Poi nota David che gli sorride.
"Ehi David!"
Si salutano con un saluto tutto loro.
"Ciao Tommy."

"Tommy,loro sono Chris e Jusy e poi Charon.."
Dico forzando un sorriso.
"La ragazza di David."
Aggiunge sorridendo.

Tommy la guarda male.
"Chi saresti tu? Ma se la sua ragazza è la mia rossa!"

Mi pietrifico guardando David.
Charon pare non capire e Tommy viene chiamato da un bambino.
"Chris? Vuoi giocare?"
Annuisce quest' ultimo e corrono verso il campo da calcio.
"Che significa?"

"Lo sai come sono fatti i bambini..siamo amici e certe volte è venuto a casa mia per i compiti.."
Rido sedendomi sul prato.

Lei annuisce e si siede affianco a me.
"Aliii,vieni a giocare??"
Mi urla Tommy.

Stare con i piccioncini o giocare con mio cugino?
Ma con mio cugino.

Mi alzo e guardo Jusy.
"Vieni a giocare?"
Lei mi guarda imbarazzata.
"Mamma non vuole. Sono una signorina.."
Sorrido.
"Mamma ora non c' è. Dai ti diverti un Po."
Guarda verso il campo.
"Non so giocare.."

"Ah perché io? Saremo le principianti. Però giocheremo."
Le strizzo l' occhio e lei sorride alzandosi.

Corriamo dai ragazzi e iniziamo a giocare.

Il Patto Col DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora