Capitolo 10

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Ormai e' un vizio darmi ordini.
Fisso sto ragazzo accigliata con le braccia incrociate.
Nn iela daro' vinta sta volta.
Non esiste.
"E se io nn volessi?"
"Tesoro tu vuoi,non fare la bambina cocciuta"
Cosa?
Ma davvero?

"Beh,allora nn perdere tempo con questa bambina cocciuta"
Dico imitando la sua voce.
"Io nn parlo cosi"
"Oh si"
Alza gli occhi al cielo.
"Rifacciamo okay? Alaska per favore puoi salire su questa cazzo di moto cosi ti porto a mangiare?"
Si vede lontano un miglio che sta perdendo la pazienza.
"Con piacere"
Prendo il casco,lo indosso e salgo dietro di lui"
"Stringiti"
"No"
"Alaska..."
Ringhia.
"Okay okay"
Sorrido mentre mi appoggio alla sua schiena chiudendo gli occhi.

Non capisco di sto gesto ma vabene.
Arriviamo ad un fast food.
"Strno pensavo mi avresti portato direttamente nella tua camera"
Scherzo mentre scendo dalla moto.
"Quello,dopo"
Gli faccio il dito medio e saltello verso l' entrata.

"Perche ti ha licenziata?"
Rompe il ghiaccio mentre addenta il suo panino.
"Per ieri sera"
Sbuffo mangiucchiando una patatina.
"Non dovevo alterarmi"
"Non ti preuccupare"
"Che ha detto esattamente forse posso fargli cambiare idea"
Scuoto la testa.
"Nono,anche se mi servirebbe quel lavoro...no. Mi ha detto che nn sono fatta per quei locali. Cercano una ragazza che accolga quei gesti. Insomma una cameriera prostituta"
Faccio una smorfia prima di bere la coca.
Lui ridacchia.
"Se vuoi ti posso trovare io un lavoro ma nn capisco..perche lavori? Insomma se ti permetti questo liceo...e la casa poi"
Poso il panino sul tavolo sospirando.
Non capisce.
Semplicemente per nn sa.
E' vero mi permetto la scuola perche il preside nn che' vecchio amico di mia madre mi ha aiutata e paga per me dato che nn ha figli e mi vuole bene com se io lo fossi.
Parole sue.
E la casa...beh nn eravamo poveri ma benestanti,ma poi con la morte di mia madre mio zio ha iniziato a bere e giocare piu del dovuto e ci ha mandati sulla bancarotta.
Ma posso seriamente fidarmi di quest' uomo?
Nemmeno la mia migliore amica lo sa.
"Perche...si mi piace lavorare"
"Certo"
Sbuffa per quests stronzata per niente credibile.
Ma che pretende che mi confidi cosi?

Mi riporta a casa senza piu chiedermi nulla riguardo quell' argomento.
"A sta sera"
Sorride prima di ripartire a tutta velocita.
Manca ancora un' ora e mezza per andare a prendere Tommy.
Sono in tempo per fare un po di compiti e farmi una doccia.

Appena chiudo la porta alle mie spalle un uomo barcollante mi si para davanti.
Deglutisco sbattendo le palpebre.
"Dove...sei stata?! Un ora e mezza fa e ieri sera?!"
"Io...ero."
Cosa gli dico?
"E quel tizio?!"
Mi sposta violentemente i capelli e sgrana gli occhi mollandomi un ceffone tanto forte da farmi girare la testa di lato.
Il respiro mi si blocca in gola.
Rimango girata.
"Guardami!!"
Mi giro lentamente ma prima di farlo completamente mi prende per i capelli.
"Questo succhiotto?! Brutta troia che nn sei altro! Vuoi prendere le orme di tua madre eh?!"
Non gli rispondo,sono troppo occupata a cercare di nn piangere stringendo i denti.
"Per colpa della impilsivita' e' andata a letto con quello stronzo! Sei una delusione in tutti i sensi!"
Continua a gridare.
Lo spingo via.
"Io un delusione?"
Inizio ad urlare anche io.
"Chi e' che ti mantiene brutta merda che nn sei altro!"
Mi molla un altro ceffone.
Mi strattona per un braccio portandomi su in camera.
Mi butta sul letto.
"Ti devo rieducare,sei solo una mocciosa arrogante e viziata!"
Viziata? Mocciosa?
Slaccia la cintura e inizia colpo dopo colpo.
I primi colpi bruciavano ma quelli dopo nn li sentivo piu.
Mi coprivo con le braccia piu che potevo.
"Insolente! Stronza!"

Gli squilla il cell,smette ed esce dalla porta sbattendola.
"Se ti vedo con quel ragazzo io ti uccido!"
Grida dall' altra parte della porta.
La testa che mi scoppia,il corpo dolorante e un gran dolore al petto.
Mi rannocchio sul letto iniziando a piangere in silenzio.
Io mocciosa e viziata?
Sta scherzando?
Chi e' che lo tiene fuori dalla merda?
Chi e' che mantiene e cresce suo figlio?
Chi e' che gli da i soldi?
Chi?
Io.
Ho vissuto anni d' inferno a causa sua.
Ho lavorato giorno e notte,ho subito e sopportato i suoi maltrattamenti e insulti.
Ho stretti i denti e ho sopportato.
E cosa ricevo in cambio?
Mi chiama puttana.
Come mia madre...sua sorella!
Mi ha praticamente considerara un errore.
Un frutto di una notte!
Mi ha umiliata,distrutta sia psicologicamente che mentalmente.
Rimango a fissare il vuoto con gli occhi colmi di lacrime.

Alle 16:20,chiamo il signor Tylor e gli chiedo se puo portare a casa Tommy perche io nn posso.
Accetta volentieri e mi chiede anche se puo dormire da loro.
Acconsento felice di non farmi vedere.
Vorrei tanto farla finita...e nn rivedere piu quel bastardo che mi tocca come zio.

Verso sera,sono ancora sul mio letto con gli occhi che mi bruciano e nn solo..
Fisso la foto di mia madre e me al mare che sorridiamo felici.
Mi arrivano mille chiamate.
Non rispondo e nn vedo nemmeno chi e'.
Spengo il cellulare e chiudo gli occhi respirando profondamente.

"Alaska..."

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