Capitolo 31

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"Che significa andare da lui?"
Guardo il poliziotto sconvolta.

"Ragazzina,sei minorenne e non puoi prenderti cura del bambino chiaro? Cosa preferisci un orfanotrofio o andare da lui che sembra ti conosca."
Rimango a guardarlo non sapendo che dire.

Io non ci voglio mettere piede là.
"Ali...andiamoci.."
Sussurra stanco Tommy e capisco che un orfanotrofio è molto peggio o almeno per mio cugino.

Non voglio questo per lui.

Sconfitta mi siedo sulla sedia proprio nel momento in cui entra quello che dovrebbe essere mio padre.

"Vabene..",Tommy viene ad abbracciarmi e io nel momento in cui lo stringo tra le mie braccia sospiro..

"Bene...potete andare con lui."
Ci alziamo e seguiamo quell' uomo che sembra aver pianto.

I sensi di colpa eh?
Io ci ho vissuto assieme per anni.

Entriamo nella lussuosa macchina e non posso fare a meno di pensare che ha rinunciato a noi per tutto questo.

E subito mi viene in mente Charon.
Con tristezza mi rendo conto che lei mi ha preso tutto ciò di cui avevo bisogno.

Mio padre.
David.

Chissà lui dov'è...

"Ali...ci sei?"
Lo guardo e noto che è fuori dalla macchina che mi sta guardando preuccupato.

"Ti ho chiamato parecchie volte ma non hai risposto",continua e io forzo un sorriso.

"Stavo solo pensando.."
Mormoro scendendo dall' auto.
Annuisce forzando un piccolo sorriso.
Un ragazzo corre a prendere le chiavi dell' auto.

'John',ci fa segno di entrare in casa.
Percorriamo il piccolo vialetto fino ad arrivare davanti una porta.

Entriamo e sua sorella,Caroline, viene con un dolce sorriso.

"Alaska..",mi abbraccia sospirando.
Dopo che si è staccata va da mio cugino e si presenta.

"Vorrete riposare ora..venite vi accompagno di sopra."

"Tommy,tu vai.."
Mormoro abbracciandolo.
Annuisce e segue... 'mia zia'.

"Alaska,ascolta..",lo fermo alzando la mano.
"Non mi va di stare a sentire le tue scuse o la ragione per cui mi hai abbandonata...non mi interessano anche perché non cambierebbe niente."
Dico piatta.
Annuisce tirando la cravatta.

Prima che possa fare un altro passo Annabel viene con un' espressione irritata.

"Ah,-si ferma davanti a noi-..siete qui.."
Sputa guardandomi dall' alto al basso.
Stringo i pugni lungo i fianchi per non mandare tutti a quel paese..

Per Tommy,mi ripeto guardandola reggendo il suo sguardo.

"Quindi...tu saresti la figlia illegittima di mio marito?"

Illegittima...io nemmeno vorrei esserlo,mi vergogno di lui.
Vorrei dirgli ma mi trattengo.

"Annabel,ne abbiamo già parlato."
Sibila,lui facendola roteare gli occhi al cielo poi sorride guardandomi.

"La vita...caso strano,sei capitata proprio qui per lavorare per i tuoi fratellastri e tuo padre..."
Ride incrociando le braccia e io mi obbligo a non piangere davanti a lei.

Ho così tanta rabbia dentro che non posso fare altro che scoppiare in lacrime.

"Annabel...basta."

"Prima senza padre e poi senza madre...eh,Elizabeth era unica nel suo essere...ma ora hai noi!"
Esclama felice,ovviamete fingendo.

Non dico nulla.
A testa bassa mene vado fuori di lì sbattendo la porta.

Cammino rapidamente senza preuccuparmi del ragazzo di poco fa che mi sta guardando.

Ne ho abbastanza di tutto questo.

Esco dalla loro schifosissima proprietà e le lacrime iniziano a bagnarmi il viso.

Ho così tante lacrime che vorrei urlare.

Picchiare tutti,correre,urlare,piangere,picchiarmi,piangere di nuovo e poi andarmene e stare tra le braccia dell' unica donna che mi abbia amato.

Inizio a correre finché non mi trovo col sedere a terra.

Alzo il viso e incontro quei due occhi che tanto ho amato e amo.
Serro le labbra perché l'unica persona che vorrei ora è lui.

Spazio autrice:

Lo zio è morto.
Sa chi è suo padre.
Dovrà abitare con quest'ultimo.
Ha incontrato anche le due donne di casa,Caroline,la zia,e Annabel la moglie del padre.
La prima come abbiamo visto non nutre nessuna antipatia mentre l'altra si..

Pongo fine a questa rottura e spero vi sia piaciuto questo capitolo.

A breve col prossimo..

Un bacio😙

Il Patto Col DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora