Capitolo 12

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Ora si,che mi sento piu leggera.
Anche se in parte,e' stato doloroso...ricordare quella notte che mi perseguita da anni.
Osservo le mie gambe con i segni rossi...
Sospiro mentre mi sfilo la maglietta.
Nn mi piace stare senza regiseno.
Apro l' armadio e ne prendo uno.

Tutto mi fa male.
"Aspetta"
Mormora e subito dopo delle dita fredde prendono contatto con la mia schiena.
Alzo lo sguardo e incontro quello di David,che mi fissa mentre mi allaccia il regiseno.
Mi volto lentamente e lui si morde il labbro tenendosi tra i denti il piercing osservando il mio corpo pieno di lividi.
Posso sembrare pazza ma...nn mi vergono con lui.
Mi sento a mio agio,al sicuro.

Alza la mano per accarezzarmi ma la ferma a mezz' aria.
Ha paura di farmi male...ma deve capire che con delle semplici carezze nn potra mai provocarmi tutto il male che mi ha fatto mio zio.
Gli prendo la mano e la poso sulla mia guancia.
Chiudo gli occhi al suo tocco.
Il suo sguardo mi perfora la pelle.
Abbassa la mano dal mio petto al ventre.
Lentamente provocandomi mille brividi.
"Sdraiati"
Lo guardo interrogativa ma lui sorride.
Sospiro e mi sdraio.
Si inginocchia al mio fianco.
Chiudo gli occhi ma li riapro subito dopo sentendo le sue labbra su tutto il mio corpo.
Mi fido.
Chiudo gli occhi gustandomi tutto quel piacere che mi provocava con solo dei semplici baci.
Li riapro lentamente sentendo qualcosa di freddo e liquido che spalma sulle parti che mi bruciano.
"Ora come va?"
Domanda un po troppo dolcemente.
Non sono abituata a questo suo lato...e mi sembra cosi strano,ora.
Sospiro annuendo.
Si sdraia affianco a me abbraccinadomi forte.
"David..."
"Dimmi"
Parliamo entrambi piano.
"Domani..."
"Si..."
Mi stringe ancora un po.
"Domani torneremo quelli di una volta"
Sorrido chiudendo gli occhi.
Non voglio che le cose tra di noi cambino.
Okay,mi piace essere trattata in questo modo ma...ho paura di provare cose che lui mai proverebbe.
Quindi preferisco nn cambiare nulla e continuare cosi.
E poi,se il destino vuole che io e lui dobbiamo stare insieme beh...okay.
Non saro' di certo io ad impedirlo.

La mattina seguente,non trovo nessuno di fianco a me nel letto.
Mi alzo sbadigliando,prendo la sua maglietta e me la metto.
Raccolgo i miei capelli in una crocchia fatta alla cavolo.
Scendo le scale con passi pesanti.
Sento qualcosa cuocere,entro in cucina e vedo David cucinare.
Senza motivo inizio a sbavare,rimango imbambolata a fissare i suoi muscoli contrarsi mentre si muove.
"Ti piace cio che vedi,eh?"
Sbatto ripetutamente le palpebre e lo guardo male.
"Ma vaffanculo."
Sbuffo avanzando per vedere cosa stava cucinando.
Crepes,mhh.
"Uh,sai cucinare?"
"Gia...e tu nn dovevi svegliarti cazzo"

Rido mentre mi siedo.
"perche?"
"Amore tu nn guardi film romantici? Volvevo portarti la colazione fino in camera"
Rimango a guardarlo.
Scherza vero?
Scoppia a ridere e io mi tranquillizzo.
"Stronzo"
Sbuffo e lui posa i piatti sul tavolo.
"Ci avevi creduto almeno un po?"
Ridacchia sedendosi
"No"

Finito di mangiare ci alziamo.
Salgo di sopra mi tolgo la maglie e iela porgo dopo essermi messa una tuta e una t- shirt.
Gli squilla il cellulare.
"Pronto...Molly"
Mi fermo e rimango ad ascoltare.
"Sono a casa...okay arrivo,ciao"
Riattacca e io faccio dei passi in avanti.
"A domani"
Dico un po troppo fredda.
"Tutto bene?"
"Si"
"Okay.."
Esce dalla porta dopo avermi fatto un cenno di saluto.
Sono stata un po troppo dura,ma mi da fastidio..
Cosa?
Non...non loso,ma mi da fastidio qualcosa.
Eh?
Non mi piace per niente che dopo aver passato la notte con me,vada da quella troia! E si lo detto!
Okay.
Rimango per circa qualche secondo ferma e immobile.
Davvero ho detto quelle cose?

Mi siedo sul divano,con le gambe al petto..appoggio la testa sulle mie ginocchia e sospiro.
Beh,se le ho pensate...vuol dire che davvero mi sono bruciata col fuoco...

Alle 16:45,suonano al campanello.
Apro la porta sorridente.
"Ciao Rossa"
Mi abbraccia Tommy e io do un bacio a Victor.
"Salve,è sicura di volerli badare?"
Mi domanda il padre del bambino sorridendo.
Annuisco ricambiando il sorriso.
"Non si preuccupi,suo figlio è buone mani. Se vuole ielo porto verso le otto,dopo che ha mangiato."
Gli propongo facendo spazio ai bambini cosi entrassero.
"Grazie,vabene. A dopo allora"
Chiudo la porta dopo avergli fatto un cenno con la mano.
Mi dirigo verso Tommy e il suo amico che già stavano in cucina.
"Andate a lavarvi le mani,cosi fate merenda"
Ordino sorridendo.
Annuiscono entrambi ed escono per andare in bagno.
Io intanto tiro fuori il thè freddo e i toast con la nutella.

Mentre i ragazzi mangiano,mi arriva una chiamata.
Mi appoggio al bancone e rispondo.
Era un numero sconusciuto,quindi nn ho idea di chi sia..
"Pronto?"
Una voce squillante risponde e io prontamente allontano il telefono..
"Alaska Swan?"
"Si,sono io."
"Una persona mi ha detto che cerca lavoro.
Le andrebbe di badare due bambini?"
Ci metto qualche secondo ma poi sorrido e annuisco,anche se lei nn può vedermi.
"Oh...S-si certo."
"Benissimo,ci vediamo domani può?"

Prendo un foglio e una penna.
Acetto e mi faccio dare l' indirizzo.
"Grazie mille signora..."
"Annabel,Annabel Johnson"

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