*Capitolo 7*

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Mi avvicino a lui ancora innervosita da Silvia, prendo la sigaretta dalle sue labbra e faccio un tiro. Di solito non fumo, ma quando sono nervosa e qualcuno vicino a me ha le sigarette non resisto, di solito prendo un tiro o due, qualche volta. Lorenzo mi guarda divertito.

«Non sapevo che fumassi» mi dice. Lo guardo seria ed espiro il fumo facendogli fare dei piccoli cerchi.

«Infatti non fumo, solo quando sono nervosa» rispondo ridandogli la sigaretta. La prende e se la riporta alle labbra, fa un tiro mentre mi guarda.

«Sei stata molto brava oggi, dovremmo riprovare più spesso, anche con Michael magari» sbuffa il fumo dal naso e poi butta a terra la sigaretta, praticamente finita, per poi schiacciarla.

«Dovresti venire a casa mia domani per provare, ho una palestra tutta mia» mi sorride «Puoi venire alla stessa ora degli allenamenti» aggiunge facendomi l'occhiolino.

«Non posso, ho appena trovato un lavoro, stacco alle 19.00, dovrò pensare anche per il normale allenamento» dico andando verso l'uscita. Voglio andare a casa e prima che la vipera dai capelli rosa esca.

«Aspetta Ilary, se proprio non puoi possiamo fare questo week-end, vorrei proprio allenarmi di nuovo con te, penso anche che ti renderebbe più forte» sorride.

«Ti chiamo, ora devo proprio andare» dico allontanandomi e salendo in macchina, metto in moto e tempo 10 minuti sono a casa, vado subito sotto la doccia e penso alla proposta di Lorenzo. Mi piacerebbe molto allenarmi di più, adoro fare boxe, ma non so se è una buona idea andare a farlo da sola con Lorenzo.

Finisco la doccia che sono le 19.30, Michael arriva a casa alle 20.00 e mangiamo sempre insieme. Decido di fare una pasta, così metto su l'acqua, sale e quando bolle metto la pasta, prendo un altra padella e faccio scaldare il sugo, sento la porta aprirsi, segno che Michael è entrato.

«Amore, sei già a casa?» urla.

«Sì, Michael, dove vuoi che sia?» chiedo in risposta. In 2 secondi Mickey entra in cucina con un sorriso, viene a darmi un bacio sulla guancia guardando la pasta che intanto ho scolato.

«Grazie per aver fatto la cena» dice mentre si toglie la giacca e la porta in camera sua.

Metto la pasta nella padella e la mescolo con il sugo, poi preparo i piatti, poco prima che sia pronto urlo «Michael, è pronto, muoviti»

«Arrivo» in un attimo entra in cucina. Sorrido.

«Bravo, ora prepara la tavola, è quasi pronto» lo sento sbuffare.

«Sei proprio una bella bugiarda, cavolo» dice mentre apparecchia.

Ridacchio e preparo i piatti, poi li metto in tavola e iniziamo a mangiare.

«Allora, il colloquio?» mi chiede Michael.

«Non puoi immaginare chi è il mio datore di lavoro...» faccio per continuare ma Mickey mi interrompe.

«Vuoi dire che hai un lavoro?» dice sorridendo.

«Sì, ho un lavoro» rispondo sorridendo anch'io.

«Ma è fantastico amore» esclama alzandosi e abbracciandomi. Sorrido e ricambio, poi lui si risiede e aspetta che continui.

«Secondo te chi è il mio datore di lavoro?» chiedo continuando a mangiare.

Lui ci pensa su e poi sgrana gli occhi «No...» dice iniziando a ridere «Non dirmi che è il tizio di ieri!» scoppia definitivamente a ridere.

«Già, guarda te la mia immensa fortuna» dico ironicamente e alzando gli occhi al cielo.

«Mi sbaglio o ora hai un lavoro? Che importanza ha se vi siete baciati una volta o meno» mi fa notare.

«Che lui mi ha riconosciuto, mi ha invitato a pranzo e io ho accettato, abbiamo parlato e mi sta simpatico, e diciamo che il bacio di ieri non è stato... Ehm... L'unico» dico abbassando lo sguardo sulla pasta che ho quasi finito.

«Aspetta, ti sei ribaciata con uno sconosciuto senza che te lo abbia chiesto io?!» dice stupito.

«Non è uno sconosciuto, è il mio capo e si chiama Daniele» ribatto.

«Ma amore, non puoi baciare chiunque ti passi vicino» dice Michael.

«Non dirmi che non è bello» mi alzo prendendo il mio piatto vuoto e mettendolo nel lavello.

«No, è molto bello, ma non puoi baciare ragazzi così, un conto era ieri che c'ero anch'io e se succedeva qualcosa sarei potuto intervenire, ma così no, insomma!» sbotta Michael alzandosi da tavola.

«Michael, non sono una bambina, so anche difendermi nel caso succeda qualcosa, oggi ho preso a pugni Lorenzo, santo Dio!» esclamo voltandomi verso di lui e iniziando a muovere le mani.

«Cosa c'entra ora Lorenzo?!» chiede iniziando ad urlare.

«Che anche tu fai fatica a dargli un pugno!» urlo anch'io.

«Mi spieghi perché stiamo urlando?!» ironico, urla mentre chiede perché urla.

«Perché tu sei un coglione che crede che io non sappia difendermi!» non so perché sono arrabbiata, ma ora lui si becca le mie urla.

«Ma per favore, Ilary» uh, si mette male, quando mi chiama per nome è arrabbiato «Lo so che tu sai difenderti, ma così stai facendo la stupida andando a baciare proprio lui, cavolo!» urla e si avvicina a me.

«Vaffanculo, Michael!» urlo prima di andare in camera mia e sbattere forte la porta per poi chiuderla a chiave. Faccio dei respiri profondi e quando mi sono calmata mi cambio e vado a dormire, o almeno cerco.


Spero che questo capitolo vi piaccia. Continuo a 10 visualizzazioni e una stellina, come al solito.
Spero che apprezziate almeno un po' la mia storia.

BACIONI XD

Ricordati di AmarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora