DANIELE'S POV
Sento la sveglia suonare e piano piano apro gli occhi, per poi sbuffare e alzarmi. Vado direttamente in cucina, ho bisogno di un caffè, subito.
Preparo la caffettiera e la metto sul fuoco, mentre cerco lo zucchero.
Nonostante tutto quello che ho fatto ieri, Ilary e Lorenzo non sono usciti dalla mia testa, neanche adesso, e così mi ritrovo nervoso già di prima mattina.
Una volta che il caffè è pronto, con la tazza in mano, vado in camera mia per scegliere i vestiti, prendo una maglietta e un paio di jeans, finisco il caffè bruciandomi la lingua e mi infilo in bagno per cambiarmi. Una volta pronto porto la tazza in cucina e mi metto le scarpe, sto per uscire.
«Dani, stai già andando via? Guarda che è troppo presto, sono solo le 7.45, apri alle 9.00» dice assonnato.
Ha ragione, non ho idea del perché io abbia messo la sveglia così presto.
«Sì, beh, devo mettere un po' a posto il negozio, credo» rispondo prima di uscire, poi salgo in macchina e capisco che non ho veramente niente da fare, così giro un po' per Milano. Sorprendentemente non c'è tanto traffico. Dopo aver girovagato un po' mi ritrovo davanti a casa della mia Peach, senza neanche essermi accorto di aver fatto quella strada, casualmente arrivo nel momento in cui lei esce dal palazzo, bellissima come al solito con i capelli biondi lasciati sciolti, il viso sempre perfetto e la distrazione che la accompagna mentre cerca le chiavi della macchina nella borsa. Quando finalmente le trova entra in macchina e mette in moto, partendo per andare al lavoro. A distanza di qualche macchina la seguo. Mi sento una specie di stalker, ma continuo a seguirla, anche perché abbiamo la stessa destinazione. In una decina di minuti arriviamo al negozio, parcheggio nel posto dietro al suo e scendiamo praticamente insieme, quando mi vede sorride.
«Ciao Dani, avevo paura di essere arrivata troppo in anticipo» la sua vivacità non riesce a contagiarmi e quando faccio scendere lo sguardo sulle sue labbra mi rivengono in mente le parole di Lorenzo.
«Tranquilla, non sei troppo in anticipo» dico smettendo di guardarla e con un tono abbastanza acido, mentre inizio ad aprire il negozio.
«Cosa c'è che non va?» mi chiede improvvisamente preoccupata e sorpresa dal mio tono.
«Va tutto bene» rispondo spalancando la porta ed entrando e, nonostante sia arrabbiato con lei, gliela tengo aperta per farla passare.
I nostri sguardi si incontrano mentre supera la soglia e vedo che si è un po' offesa alle mie parole, ma non devo pentirmene, è lei che ha baciato Lorenzo.
Chiudo la porta dietro di lei e mi dirigo subito verso il mio ufficio, voltandole le spalle e cercando di stare calmo, anche se non dovrei essere arrabbiato con lei. Sì, anzi, dovrei essere arrabbiato con lei.
«C'è qualcosa che non va, Dani?» mi ferma, ma non mi volto e stringo il pugno, cercando di non avere un tono di voce troppo scontroso.
«Tutto bene, Ilary, va' a lavorare» okay, la mia buona intenzione è andata a farsi friggere.
«Okay...» risponde in un sussurro e io mi costringo ad andare nel mio ufficio senza guardarla.
Dopo poco vedo che è arrivata anche Lucia e iniziano a lavorare, la mia Peach con un broncio, che cerca di nascondere ogni volta che serve un cliente.
È arrivata la pausa pranzo e io sono stato sempre nel mio ufficio senza mai uscire, quando sento bussare alla porta.
«Avanti» dico svogliatamente. Per tutta la mattina i miei pensieri sono stati fissati su Ilary e non sono riuscito a fare bene i conti per il negozio.
È ovviamente chi altro può entrare se non lei?
«Disturbo?» chiede timidamente sulla soglia della porta.
«No, entra pure, Ilary» rispondo portando le dita alla base del naso.
«Cosa ti succede? Sei strano oggi» dice facendo un passo avanti e chiudendosi la porta alle spalle.
«Non succede niente» rispondo non guardandola.
«Non è vero, si vede» ribatte.
«Dio, Ilary, vuoi sapere che succede?!» sbotto alzandomi di scatto dalla sedia e in un attimo sono al di là della scrivania, di fronte a lei. Annuisce timidamente, ora i nostri occhi sono incollati.
«Mi mancano le tue labbra, cazzo, non puoi neanche immaginare, mi mancano come l'aria, ora che non ci baciamo più sono sempre nervoso!» rispondo alzando un po' la voce per sfogarmi e facendo un passo verso di lei, che mi guarda.
«Solo per questo, credevo...»
«No, non solo per questo, mi fa innervosire da morire il fatto che non sono l'unico ad averti assaporato, ad aver sfiorato le tue labbra perfette» dico avvicinandomi sempre di più, facendola indietreggiare e sbattere contro la porta.
«Non potevi credere che tu fossi l'unico quando mi hai baciato la prima volta...» sussurra guardandomi.
«Non capisci, mi dà fastidio pure quello, ma la cosa che mi fa impazzire è che anche Lorenzo l'ha fatto» le metto le braccia ai lati del viso e la guardo sbiancare.
Ehi, ti va di lasciare un commentino? Mi farebbe così tanto piacere sapere cosa ne pensi, la storia la sto scrivendo per te.
BACIONI XD
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Ricordati di Amarmi
RomanceIlary Bennet è una ragazza di 23 anni come tutte le altre, forse un po' pazza, ma bellissima come un raggio di sole, ma si sa che la bellezza certe volte attira guai... Può una stupida scommessa far superare a Ilary tutto il suo brutto passato? D...