Capitolo 58

9.1K 341 3
                                    

DANIELE POVS
Mi sveglio quando un raggio di sole entra dalla finestra semi aperta puntando dritto sui miei occhi, rendendo questa mattina di metà settembre stranamente calda, rispetto al mese.
Giro leggermente la testa a sinistra e incontro i capelli biondi di Ilary, sparsi per metà sul cuscino e metà sul mio petto, visto che ci ha dormito sopra tutta la notte, mentre le coperte leggere le coprono il corpo fino al seno, il mio braccio sinistro le circonda la vita e la stringe a me cosicché la nostra pelle nuda si sfiori.
Sorrido e la guardo dormire, mentre le sue pupille sotto le palpebre si muovono velocemente, segno che sta sognando, e un lieve sorriso aleggia sul suo volto. Porto la mano che non le tiene la vita, la destra, sulla sua guancia, accarezzandola dolcemente e lei si accoccola ancora di più sul mio petto, forse cercando più caldo, o magari contatto, ma a me non dà per niente fastidio, anche perché questa vicinanza mi ricorda quello che è successo questa notte, un sogno che mi rende sempre più felice ogni giorno che passo con lei.
Siamo arrivati due giorni fa sul lago di Garda, mi è sempre piaciuto questo posto, ci venivo spesso anche quando ero bambino e mi divertivo sempre un sacco, e adesso che ci sono con Peach questo posto mi sembra sempre più magico, la felicità trabocca da tutti i pori e anche Ilary lo ha notato, ma non riesco proprio a trattenerla, e poi staremo qui solo una settimana e non voglio negarmi il divertimento, oggi ho un progetto speciale per noi e spero che anche per lei sia una bella sorpresa.
Allungo la mano verso il comodino e afferro il telefono per vedere che ore sono, ma dei messaggi mi distraggono, ce n'è uno di Michael che mi dice "Spero che tu e il MIO amore vi stiate divertendo, non farmela restare incinta e rendila felice, grazie" da quando siamo qui tutti i giorni mi ha inviato un messaggio, che sia di semplice saluto o di un augurio, come oggi, inserisce sempre il fatto di non farla restare incinta, forse il fatto di non averci sott'occhio lo fa preoccupare o che so io, ma mi diverte questa cosa, gli rispondo con un "Ok, stai tranquillo non farò rimanere incinta la MIA fidanzata, divertiti anche tu" e poi guardo l'altro messaggio, che è di mia sorella, che strano, non ci sentiamo da un sacco di tempo, tranne qualche messaggio nelle occasioni speciali, e oggi è uno di quei giorni "Buon compleanno Dani" nient'altro, non un cuoricino, una faccina, niente, ma lo fa sempre, un "Buon Natale" "Buona Pasqua" "Buon compleanno" non mancano mai, almeno non si dimentica del tutto di me, "Grazie💜" le rispondo e metto giù il telefono, tornando a guardare Ilary che ha smesso di sognare, visto che gli occhi non si muovono più sotto le palpebre.
Mi accorgo che alla fine non ho guardato l'ora e afferro di nuovo il telefono, sono le 9.40 di mattina e se voglio fare quello che voglio fare forse dovrei svegliarla. La guardo dormire ancora un po' e sospiro, mentre l'ombra di un sorriso si apre sul suo viso.
-Sono un così bello spettacolo?- sussurra tenendo gli occhi chiusi e stringendosi ancora di più a me.
-Sei sempre uno spettacolo- rispondo lasciandole un bacio tra i capelli.
Lei apre gli occhi e li fissa nei miei.
-Non volevo svegliarti- dico, anche se non è del tutto vero, guardando i suoi splendidi occhi.
-Non sei stato tu, il sole mi ha svegliato- ribatte e si tira a sedere, tenendosi il lenzuolo stretto al petto.
-Lo sai che ti ho già vista nuda, vero?- ridacchio mentre lei arrossisce.
-Che ore sono?- chiede invece per cambiare discorso.
-Sono 9.50 ormai- rispondo restando steso a letto -Volevo andare da una parte oggi- aggiungo sorridendo.
-Oh, vado a cambiarmi allora- si alza dal letto e, con malavoglia, lascia il lenzuolo, facendo scoprire il suo bel corpo.
-Sei uno splendore- sussurro e lei alza gli occhi al cielo, facendosi però scappare un piccolo sorriso, dopodiché si infila in bagno lasciandomi solo nella stanza dell'hotel.
Mi alzo anch'io e mi stiracchio, per poi infilarmi i boxer e vestirmi, andrò dopo in bagno. Aspetto con pazienza che anche la mia ragazza abbia finito e poi entro in bagno per sistemarmi.
Una volta uscito la trovo pronta, con la borsa in mano e un sorrisone che non cerca neanche di nascondere.
-Ho una cosa per te- dice afferrando un sacchetto che era appoggiato sul letto.
-Cos'è?- chiedo avvicinandomi a lei.
-Aprilo- dice porgendomelo e io lo prendo, poi si avvicina e mi lascia un bacio sulle labbra, veloce -E buon compleanno- sussurra alla fine.
Sorrido e apro il pacchetto, trovandomi davanti ad un ciondolo, o meglio un portachiavi, è a forma di medaglietta rettangolare e c'è incisa una nostra foto, io e lei che ci guardiamo e sorridiamo, una delle mie foto preferite.
-Visto che l'altro portachiavi non c'è più...- inizia a dire ma la interrompo.
-È Luca che ha dato fuoco alla targhetta di legno, e non ho capito neanche bene come ha fatto- mi difendo non staccando gli occhi da quella nuova di targhetta, che stavolta è di acciaio.
-Beh, questa non può prendere fuoco- ride -Ti piace?- chiede poi forse un po' insicura.
-È stupenda, grazie tantissimo- rispondo avvicinandomi e stringendola in un abbraccio.
Questo portachiavi mi piace veramente tantissimo, penso sia uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto e non lo dimenticherò facilmente.
La bacio e poi rido, sono felice con lei, più di quanto mi sarei aspettato con chiunque altro. Sono felice perché lei è la mia anima gemella e non posso fare a meno di lei, dei suoi occhi, delle sue labbra, della sua risata. Come si fa a fare a meno dell'acqua quando questa ti tiene in vita?
Decido di mettere subito il portachiavi al suo posto e in un attimo tutte le chiavi sono attaccate alla targhetta incisa.
Scendiamo e andiamo subito in macchina, io al posto di guida e parto.
-E la colazione?- chiede Peach confusa ma io continuo a guidare.
-Ti avevo detto che volevo andare in un posto- rispondo sorridendo e guardandola con la coda dell'occhio.
-E quel posto comprende anche la colazione?- chiede ancora e io rido. Sembra quasi una bambina.
-Potrebbe, si- dico facendola sbuffare e poi ridacchiare.
Continuiamo il nostro viaggio in macchina parlando un po', ma visto che non è molto lontano alle 10.20 circa siamo lì, davanti a quei grandi cancelli.
-Non ci credo...- sussurra Peach scendendo dalla macchina e guardandosi intorno.
-Posso o no farmi un regalo di compleanno?- dico ridendo e dopo un attimo iniziamo a camminare entrambi verso l'entrata.
Ci mettiamo un po' per fare i biglietti perché c'è un po' di gente ma alle 10.40 circa siamo dentro, con Ilary che si guarda in giro come una bambina.
-Bene, signorina, benvenuta a Gardaland- dico facendola sorridere e dopo mi dà un bacio.
-Facciamo colazione? Ci sono un sacco di negozietti in giro- suggerisco prendendola per mano e iniziando a camminare.
Entriamo in uno dei tanti negozi e facciamo colazione, tenendoci comunque leggeri visto le giostre che vogliamo fare dopo.
-Oh, iniziamo con quella- Ilary, emozionata, mi tira per un braccio mentre con l'altro indica una delle montagne russe del parco.
Facciamo quante più giostre possiamo fino alle 13.00 circa, quando decido che dovremmo mangiare qualcosa, quindi cerchiamo qualche ristorante abbastanza vicino.
-Mi sono divertita un mondo- dice ridendo la mia ragazza mentre mano nella mano camminiamo verso il ristorante più vicino.
-Sono proprio felice- rispondo sorridendole e stringendo di più la sua mano destra.
-È il tuo compleanno, è giusto che tu sia felice- risponde incrociando il mio sguardo.
-Sono un anno più vecchio però- dico scherzosamente.
-25 anni non sono poi così tanti- risponde lei ridendo più di prima.
-Mamma! Dove sei? Dov'è la mia mamma?- urla una bambina poco distante da noi, attirando la nostra attenzione.
Sta piangendo e si guarda intorno cercando disperatamente la sua mamma. I capelli marroni e lisci le arrivano poco sotto le spalle e un cerchietto li tiene in ordine, ha una maglietta rosa come i pantaloni e gli occhi... Non riesco a vederli.
Ilary mi lascia la mano e va verso la piccola lasciandomi un attimo di stucco, ma poi la seguo.
-Cosa succede piccola? Non trovi più la tua mamma?- chiede gentilmente accovacciandosi accanto a lei e guardandola negli occhi. Sono marroni chiari.-N-Non so più dov'è- sussurra restando ferma e guardando quasi intimidita la mia ragazza.
-Quanti anni hai?- chiede Peach  sempre col suo tono gentile.
-Ho 5 anni- risponde -Mi chiamo Ashley- aggiunge.
-Va bene Ashley, ora cerchiamo la tua mamma, ok?- chiede sorridendole ancora.
-Va bene- sussurra asciugandosi le lacrime.
-Mi dici come si chiama la tua mamma? E com'è fatta?- le tende la mano e dopo un attimo di esitazione la bambina la afferra.
In questo momento il cuore mi si riempie di gioia, vedere Ilary comportarsi in questo modo con una bambina mi fa pensare a quando sarà mamma, quanto sarà brava e affettuosa con suo figlio... O figlia.
-La mia mamma si chiama Sabrina, oggi ha un cappello blu enorme- sorride tristemente.
-Vuoi venire in braccio?- chiede e la piccola annuisce, così Peach la prende tra le braccia e Ashley le circonda il collo con le sue braccine.
-Io mi chiamo Ilary, e questo è il mio ragazzo Daniele- ci presenta e per la prima volta la piccolina mi guarda, poi mi sorride e sussurra un "Ciao".
-Bene, ora cerchiamo la tua mamma- dico lasciandole un sorriso.
Iniziamo a cercare per la folla una donna con un grande cappello blu ma non si vede da nessuna parte. Ad un certo punto noto che Ashley ha scritto un qualcosa sul braccio.
-Piccola, posso vedere il tuo braccio?- chiede e lei allunga il braccio verso di me e vedo che, con il pennarello indelebile, c'è scritto un numero di telefono. I genitori della bambina avranno scritto il loro numero sul braccio per le emergenze.
Prendo il telefono e compongo il numero che prende subito a squillare, e dopo neanche due squilli la voce di una donna mi rimbomba nell'orecchio.
-Pronto? Avete trovato la mia bambina?- chiede agitata la signora.
-Si signora, è qui con noi, lei è Sabrina?- chiedo mentre la mia ragazza con in braccio quella dolce piccola dai capelli marroni mi guarda. La nostra bambina non avrà i capelli marroni, o almeno spero, vorrei li avesse come la madre. Sorrido a questo pensiero.
-Si sì, sono io, dove siete?- chiede.
Le dico dove siamo e poi aspettiamo che la mamma arrivi, infatti dopo neanche 5 minuti vediamo una donna con un grosso cappello blu in testa venirci incontro e prendere la bambina.
-Oddio, grazie mille, siete una coppia fantastica, grazie mille per aver trovato mia figlia, non so proprio come ringraziarvi- esclama stringendo al petto sua figlia.
-Non c'è di che, è stato un piacere- rispondiamo io e Peach, e dopo altri ringraziamenti ognuno va per la propria strada.
-Penso saresti perfetta come madre- le dico fermandola e prendendole le mani.
-Solo se sei tu il padre- risponde guardandomi e facendomi sorridere.
E da quella frase capisco che voglio passare il resto della mia vita con lei.

Ehi, ti va di lasciare un commentino? Mi farebbe così tanto piacere sapere cosa ne pensi, la storia la sto scrivendo per te. Potreste andare a dare un'occhiata alla mia nuova storia se vi va: "La memoria del cuore"

BACIONI XD

Ricordati di AmarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora