Capitolo 55

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ILARY POVS
-Il test è negativo, Dani. Non sono incinta- dico facendolo rimanere di sasso.
Guardo il mio ragazzo che rimane basito dalla notizia, tutto questo tempo crede di diventare padre quando alla fine scopre che non sono incinta, che è stato tutto un falso allarme.
Devo dire che anch'io quando ho letto il test non sono completamente gioita, quella parte è arrivata un po' dopo, ma forse tutte le ragazze, anche quelle che non vorrebbero un figlio, rimangono un pochettino deluse dallo scoprire che dentro di loro non nascerà un'altra vita, come me, ma penso sia normale, comunque sono sollevata dal sapere che non c'è nessun bambino in arrivo e posso stare tranquilla.
Daniele mi riporta alla realtà -Perché lui lo sapeva già?- sussurra indicando Michael.
-Oh, quando ti ho abbracciato avevo in mano il test e per sbaglio l'ho girato verso di lui, che l'ha letto- spiego sorpresa anche un po' dalla domanda.
-Ok, va bene, nessun problema, nessun problema...- continua a sussurrare guardando il pavimento.
-Dani, ti senti bene?- chiedo poggiandogli una mano sulla spalla.
-Si, certo...- risponde a bassa voce non guardandomi.
-Dovresti essere almeno un po' sollevato, non ci sarà nessun bambino, almeno ora- gli dico cercando di tirarlo un po' su di morale.
Mi guarda e tira un sorriso -Lo so, solo che quando mi hai detto che avevi un ritardo... Non so, l'idea di un bambino tutto nostro... Non ti piaceva neanche un po'?- chiede fissandomi con i suoi occhi azzurri.
-Dani...- sospiro non volendo rispondere.
-Ti prego, non ti sarebbe piaciuto neanche un po' un bimbo tutto nostro?- chiede di nuovo e i suoi occhi mi tirano fuori la verità.
-Se fosse stato tuo sarebbe anche andato bene- sussurro facendogli spuntare un sorriso.
-Ti amo- dice stringendomi in un abbraccio, sta volta facendo sorridere me.
-Ti amo- dico con tutta la sincerità.
-Dovresti mangiare qualcosa- dicono in sincrono Michael e Daniele, per poi mettersi a ridere come degli scemi, trascinando subito anche me.
-Si, forse è meglio sto morendo di fame... Dov'è la mia mela?- dico cercando con lo sguardo la mia bella mela che ho lasciato a metà.
-Oh, scusa, devo averla fatta cadere mentre parlavate e l'ho buttata- spiega Mickey quasi imbarazzato.
-Tranquillo- dico andando verso il frigorifero e aprendolo -Quando hai preso l'insalata russa scusa?- chiedo afferrando la scatola piena e subito dopo la forchetta.
-Ah, lo sai che mi piace l'insalata russa, l'ho presa al massimo qualche giorno fa, è ancora buona se la vuoi mangiare- spiega spostandomi la sedia per farmi sedere ma io rifiuto, sedendomi direttamente sul tavolo, accanto a Daniele che è in piedi.
-Non ti avrei chiesto il permesso di mangiarla- ribatto incrociando le gambe e prendendo una generosa forchettata, sentendo subito dopo brontolare il mio stomaco vuoto.
-Lo so, ti conosco- sorride e mi fa l'occhiolino.
-Bene, ora che tutto si è sistemato, Ilary è tornata, non è incinta, ci parla e ha perdonato il qui presente ragazzo, che si fa?- chiede dopo un attimo di silenzio il mio migliore amico.
-Beh, che ore sono?- rispondo con la bocca piena.
-Le 16.30 circa- risponde ridacchiando Daniele per il mio comportamento.
-Io intanto mangio, poi vedete voi cosa fare- liquido la faccenda guardando e mangiando la mia insalata russa.
-Non ci racconti neanche del tatuaggio? Di come l'hai fatto?- parla Daniele, secondo me più dalla voglia di non rimanere in silenzio che altro.
-Quella sera che Michael mi ha sbattuta fuori- gli scocco un'occhiataccia -Stavo gironzolando senza sapere dove andare, quando sono passata davanti ad un negozio di tatuaggi, ne volevo fare uno da un po' e ho solo sfruttato l'occasione, ho controllato di avere i soldi per pagare e sono entrata, ho fatto questo tatuaggio perché è vero che il tempo passa, dobbiamo decidere solo come passarlo e con chi passarlo, io ho deciso di passarlo con voi, siete forse le persone più importanti della mia vita- dico cercando di mantenere un tono tranquillo e di non arrossire.
-È una cosa dolcissima, amore- e no, stavolta non è Michael a chiamarmi così, ma Daniele, mentre fa scorrere la mano sulla mia coscia e guardandomi intensamente, forse aspettando una mia reazione.
-Oh! Trovati un altro soprannome, quello è mio! Ormai è da quasi 8 anni che è così e tu non me lo porterai via così, solo perché la ami!- piagnucola il mio migliore amico ma io non schiodo gli occhi da quelli di Daniele, anche quando ridacchia.
-Ok, mi limiterò a Peach...- si avvicina al mio orecchio -Ma quando saremo soli ti chiamerò amore il più possibile, amore- sussurra lasciandomi subito dopo un bacio sul collo che mi fa venire i brividi.
-E comunque toglile la mano di lì, come credo di aver già spiegato non vorrei diventare zio proprio adesso- dice cercando di fare il serio ma un sorriso aleggia sulle sue labbra.
Prima che possa veramente togliere la mano appoggio la vaschetta sul tavolo, dopo aver preso un ultimo boccone, e intreccio le dita con le sue, tenendolo fermo.
-Sono spiacente, ma lui non si sposterà da qui finché non lo deciderò io- sorrido al mio migliore amico, facendo sghignazzare Daniele che mi stringe di più la mano. Mi sento così bene.
Dei colpi alla porta mi distraggono e sospiro, scendendo dal tavolo e lasciando la mano di Daniele, che fa un verso di disapprovazione. Prendo la vaschetta con me e mi avvio verso la porta, prendendo una forchettata. Probabilmente sono i vicini che ci chiedono lo zucchero o la maionese, lo fanno molto più spesso di quanto si possa credere ma a me non dà poi così fastidio, ci riportano sempre tutto e sono molto gentili.
Apro la porta ancora con la forchetta in bocca e quasi mi strozzo a vedere chi ha bussato.
-Ciao Ilary- mi sorride la ragazza dai capelli rosa che odio con tutto il mio cuore.
-Che cosa ci fai qui?- chiedo con la voce più fredda che mi sia mai venuta.
-Oh, volevo vedere se la puttanella qui presente fosse tornata a casa, ho sentito dire che dopo la foto sei scappata- continua a sorride come una stronza e io prendo un altro boccone di insalata russa.
-Come hai fatto ad entrare?- chiedo sapendo che il portone deve essere aperto da qualcuno per entrare dentro.
-Oh, ho fermato una signora dicendo che dovevo parlarvi e mi ha tenuto la porta, che gentile, se tu fossi almeno la metà- inclina leggermente la testa di lato e continua a sorridermi, ma io glielo strappo quel sorriso.
-Cosa ci fai davvero qui?- chiedo iniziando a perdere la pazienza.
-Ok, magari Daniele è qui, volevo solo chiedergli se gli andava di fare il bis di questa notte- tra poco le spacco la faccia.
-Non ho fatto un cazzo con te, puttana!- esclama Dani alle mie spalle ma non lo guardo neanche, so che questa qua sta mentendo.
-Oh Dani, fatti dare un bacio- dice come se lui non l'avesse appena insultata e fa per entrare in casa, ma la fermo.
-No, tu non ci entri in casa mia- dico ferma.
-Oh, che scortese, non vuoi farti sfigurare da un corpo così perfetto come il mio anche in casa tua? Ti capisco, in confronto a me sei proprio un cesso, scusa per la verità- sorride malignamente e io non ce la faccio più.
Le sorrido anch'io e in una frazione di secondo la vaschetta che tengo in mano si trova sulla sua testa vuota e rosa, con tutta l'insalata russa che sgocciola sui suoi capelli e i suoi vestiti, mentre la sua faccia è contratta da una smorfia di sorpresa e incazzatura.
-Puoi anche andare a fanculo da qualche altra parte, gira al largo se no avrai di peggio che l'insalata russa tra i capelli- dico incazzata.
Poi le sbatto la porta in faccia.

Ehi, ti va di lasciare un commentino? Mi farebbe così tanto piacere sapere cosa ne pensi, la storia la sto scrivendo per te.

BACIONI XD

Ricordati di AmarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora