DANIELE POVS
Mi alzo dal divano dove stavo guardando un film per andare in cucina, mi è venuta sete e so che nel frigo ci sono delle lattine di coca-cola, non dovrei berle visto che sono per il compleanno di Luca, ma pazienza, se ne manca una non fa differenza, allora mi avvicino al frigorifero e prendo la lattina, aprendola subito dopo e prendendone un sorso.
Siamo al 12 maggio, è passato circa un mese e mezzo da quando Ilary è scappata e tutto si è sistemato, Peach non è incinta, Silvia a smesso di infastidirmi e Lorenzo, beh, lo sopporto di più, Michael si sente spesso, molto spesso, con Riccardo, anche se tutte le volte che gli chiedo di lui cerca di sviare il discorso e si rifiuta di ammettere che stanno insieme o hanno una relazione, nonostante si vedano regolarmente e di frequente.
Oggi sono a casa da solo, Luca è uscito per prendere le cose della festa di stasera, quindi posso gironzolare per casa senza maglietta, visto che fa più caldo del solito, e guardarmi un film, uno di quelli horror che non piacciono al mio coinquilino. Mi siedo di nuovo sul divano e continuo a guardare il film, ma subito il bussare alla porta mi chiama, aggrotto le sopracciglia e penso a chi potrebbe essere alle 16.30, mi viene in mente solo Luca che potrebbe essersi dimenticato le chiavi.
Vado verso la porta e la apro trovandomi davanti i due occhi azzurri che amo da impazzire, sorrido e vedo che lei ha abbassato lo sguardo sul mio petto e alzato un sopracciglio.
-Apri sempre la porta a petto nudo? Guarda che sono gelosa- ridacchia stringendo lo scatolone che tiene tra le mani.
-Ti sei finalmente decisa a portare alcuni vestiti da me?- ignoro la sua domanda e il mio sguardo si illumina pensando che possa finalmente portare qua un po' della sua vita.
-No- risponde invece sorridendo allora alzo gli occhi al cielo e mi sposto per farla entrare chiudendo subito la porta dietro di lei.
-Allora cos'è?- chiedo mentre lei va in cucina e io la seguo.
-Oggi è il compleanno di Luca, giusto?- chiede appoggiando la scatola sul grande tavolo della cucina e girandosi per guardarmi.
-Si, ma cosa c'entra? Comunque non mi hai ancora dato un bacio- dico in tono offeso.
Ride e si avvicina a me circondandomi il collo con le braccia, per poi darmi un bacio mentre io le afferro i fianchi avvicinandola a me.
-Ok, ora sto meglio- dico mentre appoggio la fronte alla sua.
-Bene, ho portato tutto il necessario per fare i biscotti, pensavo fosse un bel regalo, e tu mi devi aiutare- afferma appoggiando le mani sul mio petto e allontanandomi per poi andare alla scatola.
-Come? Non so fare i biscotti- ribatto e lei mi guarda.
-Ok, se vuoi me ne vado, posso fare i biscotti anche a casa, ma sono sola, Michael è uscito con Riccardo- prende di nuovo lo scatolone e fa per superarmi e uscire dalla cucina, ma mi affretto a prenderle la scatola dalle mani.
-Non posso lasciarti da sola, non te ne andare, anche Luca non c'è- affermo riportando la scatola dov'era prima.
-Se proprio insisti- ridacchia -Ma forse è meglio se spegni la TV di là- dice mentre inizia a svuotare lo scatolone.
-Vado- rispondo e subito sono di là per spegnere la TV e fermare il film.
-Bene, visto che non sai fare i biscotti ti insegno- dice tirando fuori farina, zucchero, uova,burro e cacao -Non è difficile, devi mettere le dosi giuste di tutto e poi devi impastare- spiega e tira fuori una bilancia.
-Alcune cose le avevo anch'io, la farina e anche la bilancia- faccio notare e lei alza gli occhi al cielo.
-Immaginavo, ma per sicurezza ho portato tutto- risponde iniziando a fare le porzioni di farina, poi di zucchero e così via.
-Perché non hai suonato al portone del condomino invece di usare le chiavi?- chiedo, le avevo date una copia delle chiavi qualche tempo fa.
-Volevo farti una sorpresa- dice alzando le spalle.
Mette a posto tutto e poi inizia ad impastare, mentre io sto solo a guardare praticamente.
-Bene, una volta fatta la pasta devi stenderla, poi fai gli stampini e li metti in forno- spiega guardandosi le mani sporche d'impasto.
Annuisco ma non presto molta attenzione alle sue parole, infatti sto squadrando la maglietta aderente e a maniche corte che porta, fucsia con l'immagine di un gatto troppo carino.
-Oh no, la farina è finita, posso usare la tua?- chiede e io annuisco, andando a prenderla dall'armadietto della cucina.
-A cosa serve ancora la farina? Hai già finito l'impasto- dico porgendogliela e pensando ad una cosa che potrei fare. Sorrido.
-Quando passo il matterello la pasta si attacca se non metto la farina, poi viene male- spiega prendendo il matterello e la farina.
-Posso mettere io la farina?- chiedo sorridendo.
-Certo- sorride e aspetta, così io prendo una manciata di farina e la butto sulla sua bella maglietta, il gatto non ne sarà felice.
-Ops- dico ridendo mentre lei rimane a bocca aperta.
-Vuoi la guerra?- chiede dopo qualche attimo di silenzio.
Prende una manciata di farina e me la butta sul petto, facendomi diventare bianco.
-Oh, non va bene così- iniziamo a lanciarci la farina sporcando tutta la cucina e, ovviamente, anche noi.
-Oh Peach cara, ti sei messa contro la persona sbagliata- la faccio ridere, prendo un'altra manciata che va a finire proprio sul suo bel viso, rendendola tutta bianca, comprese quelle belle labbra che ora dovrei pulire.
-Oh amore, poverina, sei tutta sporca- sussurro avvicinandomi e prendendola per i fianchi facendola camminare all'indietro fino al bordo del tavolo.
-Chissà chi è il responsabile...- sussurra a sua volta sorridendo.
-Iniziamo a ripulirti allora- dico prima di baciare quelle labbra che tanto desidero da ogni singolo giorno da quando l'ho incontrata.
Continuo a baciarla mentre lei si aggrappa alle mie spalle e mi avvicina, aumentando ancora di più il mio desiderio. La afferro per le gambe e la faccio sedere sul tavolo nella parte in cui non ci sono i biscotti, per poi stringerla di più a me.
-Guarda guarda, anche qui è sporco- sussurro lasciandole una scia di baci dalle labbra fino alla mandibola e poi sul collo, interessandomi subito ad un punto specifico.
-Dani- geme inclinando il collo per darmi più spazio, poi avvolge il mio bacino con le gambe avvicinandomi sempre di più.
Le sollevo la maglietta e le sfioro la pancia con le mani, facendola fremere e sospirare.
-Sei mia, solo la mia Peach- sussurro al suo orecchio.
-E tu sei solo mio?- chiede lei ancora ansimando leggermente.
-E di chi altro potrei essere? Tu sei metà del mio cuore- affermo allontanandola leggermente per guardarla negli occhi.
-E tu del mio- risponde sorridendo dolcemente.
Sorrido e la bacio, con tutta la dolcezza e l'amore che posso dimostrare in un solo bacio, cerco di racchiuderci tutte le parole che vorrei dirle, tutte le emozioni che mi fa provare vorrei le provasse anche lei.
-Dovete proprio limonare sul tavolo? E poi cos'è tutto questo casino?- una voce mi fa sobbalzare e mi stacco dalla mia ragazza, tenendola sempre per i fianchi e sfiorandole la pancia ancora scoperta.
-Luca, che ci fai qui?- chiedo sorpreso.
-Sono ormai le 17.15, ho finito le mie compere e sono tornato a casa, devo sistemarla per la festa di stasera. La vera domanda è che cosa ci fa lei qui, perché tu sei senza maglietta e perché la cucina è piena di farina? Comunque bella pancia Ilary- finisce ammiccando verso la sua pancia, che io copro prontamente.
-Luca, smettila! È la mia ragazza!- esclamo girandomi verso di lui ma tenero lo stesso una mano sul fianco di Peach.
-Sei tu che le hai tirato su la maglietta, amico, e ora rispondi alla mie domande- dice non entrando in cucina per non calpestare la farina.
-Sono senza maglietta perché fa caldo, Ilary è qui perché voleva farti i biscotti, scusa Peach, e la cucina è piena di farina perché... C'è la siamo tirata, diciamo- spiego tutto mentre lui sta ad ascoltare.
-Grazie Ilary- le sorride e lei ricambia.
-Prego, buon compleanno Luca- le sorride ancora poi lui si rivolge a me.
-Pulisci tu qui, entro sta sera deve essere tutto a posto- poi se ne va.
-Ok, tu finisci i biscotti e io pulisco- dico stampandole un bacio per poi cominciare a fare tutto.
In circa mezz'ora sia biscotti che cucina sono a posto, solo qualche bacio rubato qua e là durante il lavoro ma niente di che.
-Bene, abbiamo finito, ti va di andarci a fare una doccia?- chiedo con un sorriso malizioso circondandole i fianchi.
-Forse è meglio- risponde prima di lasciarmi un bacio.Ehi, ti va di lasciare un commentino? Mi farebbe così tanto piacere sapere cosa ne pensi, la storia la sto scrivendo per te.
BACIONI XD
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Ricordati di Amarmi
RomanceIlary Bennet è una ragazza di 23 anni come tutte le altre, forse un po' pazza, ma bellissima come un raggio di sole, ma si sa che la bellezza certe volte attira guai... Può una stupida scommessa far superare a Ilary tutto il suo brutto passato? D...