*Capitolo 38*

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ILARY'S POV 

La porta si apre e io mi stacco subito da Dani. Sono ancora infastidita dal suo comportamento ma capisco che la colpa è soprattutto di Silvia, quindi un po' lo perdono.

Pensi al diavolo e spuntano le corna.

«Dani, dobbiamo ini... Che state facendo?» si interrompe a metà frase guardandoci male.

«Beh, noi...» balbetto incerta e imbarazzata dalla situazione, visto che Daniele ha ancora le mani sulla mia vita e non sembra intenzionato a spostarle.

«Stavo salutando la mia ragazza» risponde tranquillo Daniele stringendomi di più la vita ma spostandosi appena per guardare in faccia Silvia, che ha un viso impressionato.

«Siete... Fidanzati?» chiede sorpresa e le mie guance si colorano di rosso per il tono che ha usato, quasi disgustato.

«Sì, anche se da poco...» rispondo in un sussurro improvvisamente in imbarazzo davanti a lei.

«Dani, potevi trovartene una migliore...» ammicca al mio ragazzo e ora la strozzerei con le miei mani.

«Ma lei è la migliore» risponde sempre con il tono tranquillo. Ma come fa? Io le sarei già saltata addosso se non ci fosse il suo braccio a tenermi.

«Anche la migliore a pestarti, se lo vuoi proprio sapere» si sporge all'improvviso Michael dalla porta dello spogliatoio con un sorriso da idiota stampato in faccia.

«Non immischiarti Mickey» rispondo ridacchiando, pensando a dopo: magari la picchio davvero.

«Ma è vero, la troietta dai capelli rosa si merita una lezione» ride il mio migliore amico mentre Silvia diventa rossa dalla rabbia ed esce incazzata dallo spogliatoio, andando in palestra.

Ci mettiamo tutti a ridere.

«Vabbè, io vado, ho lasciato da sola Lucia e anche se non credo ci sia gente potrebbe avere bisogno di una mano» dice, smettendo a fatica di ridere, Daniele.

«Okay, a domani» rispondo guardandolo e lui mi dà subito un bacio, che io ricambio volentieri.

«Per favore, non fatemi un bambino prima di uscire di qui, va bene? Sono troppo giovane per diventare zio» ride Michael prima di andarsene.

«A proposito di fare un bambino...» dice malizioso Daniele stringendomi ancora i fianchi.

«Ma smettila, sei proprio un cretino» rispondo ridendo e dandogli una debole pacca sul petto.

«Vieni da me stasera?» mi chiede col sorriso stampato in faccia, ma non con secondi fine, un sorriso semplice, genuino. Quello che mi piace tanto.

«Per fare cosa?» dico.

«Mangiamo qualcosa» risponde e poi si avvicina al mio orecchio «Poi dobbiamo festeggiare» conclude.

«Cosa dobbiamo festeggiare?» sto al suo gioco.

«Ieri mi sono messo con una ragazza stupenda» sussurra sempre al mio orecchio.

Sembriamo due amanti che si scambiano promesse, che si rivelano i propri sentimenti, spaventati dal fatto che qualcuno potrebbe sentirli e rovinare il loro idillio, la loro favola.

«Anch'io con un ragazzo» rispondo «Dovremmo proprio festeggiare»

«Affare fatto allora, ti passo a prendere alle otto, va bene? Hai tempo per cambiarti dopo l'allenamento» propone allontanandosi e guardandomi negli occhi.

«Va benissimo» gli dò un altro bacio, che lui allunga il più possibile.

«Muoviti amore, stiamo per iniziare!» urla Michael dalla palestra.

Daniele fa una faccia annoiata «Ti chiamerà sempre così?» sospira.

«Ti dà fastidio?» chiedo ridendo.

«Vorrei essere l'unico ad avere questo privilegio prima o poi» sussurra al mio orecchio prima di andarsene.

Rimango di sasso con il cuore che galoppa come un cavallo. Dopo un attimo mi riprendo, ma il cuore non accenna a rallentare. Vado in palestra e con tutti gli altri iniziano la lezione... Aspetta, manca Silvia.


DANIELE'S POV 

Sto raggiungendo la mia macchina pensando a stasera.

No, la scusa di farla venire a casa mia non è per portarla a letto, almeno non del tutto, e poi che ci sarebbe di sbagliato? Siamo fidanzati ed è per questo che voglio festeggiare: finalmente la ragazza che mi sta facendo impazzire è mia, nessuno la può toccare. A parte Michael. Michael va bene, è il suo migliore amico. Gay.

Una mano mi afferra il polso e mi giro di scatto, incontrando la massa di capelli rosa. Sbuffo.

«Che c'è Silvia?» chiedo spazientito dalla sua presenza.

«Veramente state insieme?» domanda senza indugiare oltre.

«Veramente» dico liberandomi il braccio.

«Potresti avere di meglio» si avvicina a me e passa la mano sul mio petto, sorridendo maliziosamente.

«Smettila» dico a denti stretti e facendo un passo indietro, sottraendomi al suo tocco.

«Ma dai, lo sai, Ilary non è niente di che, è una ragazza come tante...» si avvicina ancora allacciando le mani dietro al mio collo.

Non provo niente, le farfalle nello stomaco che mi accompagnano sempre quando c'è Peach vicino sono scomparse; la voglia di toccarla e sentirla vicina non esiste, anzi, vorrei solo spingerla il più lontano possibile.

«Non posso chiedere persona migliore, spostati» la spingo lontano da me e faccio per andarmene.

«Perché scegliete tutti lei? Lorenzo, te e non parliamo di Michael, quello è un caso a parte. Cos'ho che non va?» chiede quasi disperata.

Mi blocco voltato di spalle, poi mi giro, piano.

«Ti rendi conto che la figura che presenti alla gente non è delle migliori? La prima volta che ti ho visto avevi dei vestiti che sembravano fazzoletti, non riuscivi a reggerti in piedi e avevi gli occhi rossi, colpa delle canne ovviamente, poi vengo qui e appena mi vedi ti appiccichi subito, ci provi con tutti ed è ovvio che i ragazzi preferiscono le ragazze per bene, non certo le zoccole» rispondo tutto d'un fiato e faccio in tempo a vedere i suoi occhi che diventano lucidi prima di girarmi e andare verso la macchina.

'Non voltarti Daniele, le hai detto solo la verità, non devi sentirti in colpa'

«Mi dispiace, volevi sapere perché e io te l'ho detto» urlo prima di salire in macchina, e anche a questa distanza posso vede le linee nere di mascara che macchiano il suo viso.

Poi parto.


Ehi, ti va di lasciare un commentino? Mi farebbe così tanto piacere sapere cosa ne pensi, la storia la sto scrivendo per te.

BACIONI XD

Ricordati di AmarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora