Daniele mi ha portato a mangiare fuori, sempre tenendomi d'occhio mentre mi spostavo i capelli per coprire il collo, che lui prontamente scopriva, facendo vedere la grande macchia che mi ha fatto. Questa volta non ho reagito come l'altra, non ci sono proprio riuscita a incazzarmi e non so perché, non mi sono ancora guardata allo specchio e sinceramente non ho intenzione di farlo, l'ultima volta che mi ha fatto un succhiotto e l'ho guardato mi sono arrabbiata, e visto che non mi va proprio di essere di cattivo umore, lascio che quella macchia, credo rossa, mi faccia compagnia mentre lavoro. Anche se cerco di nasconderla con i capelli non fa molta differenza, perché poi si spostano e la lasciano vedere anche bene, poi senza il mio elastico non riesco a fare tanto, Dani non me l'ha ancora ridato.
«Buongiorno signora, in cosa posso aiutarla?» chiedo gentilmente all'ultima signora nel negozio che sta venendo verso la cassa con una palla di vetro tra le mani. Che domanda stupida che ho fatto, è ovvio che voglia comprarla.
«Vorrei comprare questa palla di neve» risponde sorridendo la donna sui 60 anni e coi capelli bianchi, un sorriso che le fa comparire più rughe di quante ne abbia già agli angoli della bocca e degli occhi.
«Certamente, viene 5.20€» ribatto stendendo le mani per prendere il delicato oggetto di vetro e impacchettarlo.
«Sa, i miei nipotini impazziscono per questi oggettini, le scuotono sempre per vedere la neve che cade, rimangono come incantati» racconta dopo avermi dato la palla che comincio ad impacchettare.
«Devono essere stupendi» sorrido, prima di piegarmi per prendere la scatola, sotto il bancone.
«Il suo fidanzato deve essere molto fortunato» dice la signora quando ormai mi sono alzata, ottenendo una faccia perplessa da parte mia.
«Come scusi?» chiede confusa, continuando a fare il pacchetto.
«Suvvia, ho visto il segno che porta sul collo, e visto che lei è veramente una bellissima ragazza suppongo che il suo fidanzato sia veramente fortunato» spiega sorridendo e porgendomi una banconota da 10€.
«Ehm... In verità io...» mi fermo, capendo che sarebbe stupido dirle che non ho un ragazzo visto il segno sul collo, mi prenderebbe come una poco di buono.
«Stia tranquilla signorina, quando ero giovane anche io e mio marito stavamo in intimità» mi fa l'occhiolino e io presa dall'imbarazzo abbasso la testa, probabilmente arrossendo, finendo di impacchettarle la palla di neve. Prendo i soldi e faccio per darle il resto ma mi ferma.
«Non si preoccupi, tenga pure il resto, è una brava ragazza» prende il pacchetto.
«Ma signora, sono almeno 4€...» protesto, ma lei se ne sta già andando.
«Stia tranquilla» mi fa un altro occhiolino e si gira verso la porta.
Chi potrebbe entrare in questo momento?
«Amore, avete già chiuso?» chiede Michael guardandomi. Oggi si è liberato prima dal lavoro per venirmi a prendere. Vuole portarmi in un bel posto, sostiene lui. Passerò dopo a recuperare la mia auto.
La signora lo squadra velocemente mentre io mi faccio ancora più rossa, poi vedo che annuisce lentamente e mi guarda.
«Anche tu sei piuttosto fortunata» ridacchia, prima di uscire dal negozio, lasciando Mickey perplesso.
«Ehm... Cos'è successo?» chiede avvicinandosi a me mentre vado a prendere il giubbotto.
«Niente, pensava fossi fidanzata e con te che sei spuntato dentro dicendo "amore"...» rispondo con un sorriso.
«Ah, e perché pensava fossi fidanzata?» mi chiede Michael incrociando le braccia al petto e guardando distrattamente il mio collo. L'ha notato. Cazzo.
«Per niente, sai come sono le signore di una certa età...» ridacchio nervosamente e cerco di coprirmi il collo.
«Tanto l'ho già visto, Ilary» dice con voce dura non spostandosi di un millimetro.
«Oh...» ribatto, senza avere niente da dire.
«Dov'è?» chiede.
Faccio la finta tonta, anche se so a chi si sta riferendo «Chi?»
«Dimmelo e basta Ilary, ci mettiamo meno tempo» sbuffa, aspettando una mia risposta, allora io gli indico la porta dell'ufficio di Daniele, e lui si avvia, lasciandomi sola. Dove diamine è Lucia?!
DANIELE'S POV
Qualcuno bussa alla porta e alzo lo sguardo dai fogli sulla mia scrivania, pieni di numeri.
«Avanti» dico a chiunque ci sia al di là del pannello di legno. Entra e si richiude la porta alle spalle, poi mi guarda.
«Ciao, Daniele» mi dice, sorridendo falsamente.
«Ciao Michael» rispondo un po' confuso.
«Non so che gioco stai giocando con Ilary» incomincia, avvicinandosi alla scrivania «So che mi stai sufficientemente simpatico da non strozzarti ora per averle fatto un cazzo di succhiotto, però» continua a sorridere, appoggiando i palmi delle mani sulla scrivania.
«Michael...»
«No, ora parlo io» mi interrompe e il sorriso scompare.
«Sai cos'altro so? So che se la farai soffrire io farò soffrire te, la tua bella faccina non avrà un bell'aspetto, dopo» dice, fermo davanti a me.
«Ti sto dando una possibilità per quella sera quand'era ubriaca e tu l'hai portata a casa, ma sappi che è l'unica che avrai da parte mia. È già stata troppo dura per lei, non ho intenzione di vederla stare male ancora» continua con voce dura.
«Non ho intenzione di farla soffrire» dico per difendermi, anche se non so del tutto da cosa.
«Oh, ne sono certo, ma tutti lo dicono e lei è la mia famiglia praticamente, finché sapevo che con gli uomini con cui usciva non c'era speranza andava bene, ma poi arrivi tu che in una settimana le sconvolgi la vita, e questo non mi va bene, non avrei dovuto farvi baciare» conclude il discorso, per poi girarsi verso la porta.
«Fai le mosse giuste, Daniele, se no te la vedi con me» aggiunge prima di uscire.
Ehi, ti va di lasciare un commentino? Mi farebbe così tanto piacere sapere cosa ne pensi, la storia la sto scrivendo per te.
BACIONI XD
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Ricordati di Amarmi
RomanceIlary Bennet è una ragazza di 23 anni come tutte le altre, forse un po' pazza, ma bellissima come un raggio di sole, ma si sa che la bellezza certe volte attira guai... Può una stupida scommessa far superare a Ilary tutto il suo brutto passato? D...