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«Non immaginerai mai il motivo per cui sono così di corsa e quasi rischiavo di tardare al nostro incontro...» tentò di giustificarsi Monica non appena raggiunse l'amica nel locale in cui si erano date appuntamento per la serata.

«Tranquilla, non abbiamo mica orari da rispettare!»

«Per quello, no, ma devo assolutamente raccontarti cosa mi è appena successo.»

«Sono tutta orecchi. Dimmi.»

«Ti ho mai parlato di quel cliente affascinante... di Christian?»

«No, non credo.»

«Beh, devi sapere che giorni fa, mentre ero in boutique da sola, si è presentato un cliente davvero niente male.»

«Mmmh, la cosa si fa interessante. Sentiamo» commentò Anna facendosi ancora più interessata alle parole dell'amica.

Monica le espose brevemente il suo primo incontro con Christian, non tralasciando di indugiare sui particolari fisici dell'uomo.

«Oh! Qui la cosa si fa hot!» commentò l'amica calcando la voce sul termine hot. Le rivolse uno sguardo malizioso in attesa di altri dettagli.

«Scherzi? Quello è stato niente.»

«Come niente? Arriva un tipo del genere in negozio e tu tenti di sminuire la faccenda? Non mi sembra ti capiti tutti i giorni di avere a che fare con tipi giovani ed affascinanti. Mi sembra che la tua clientela in genere sia un po'... come dire? Datata?»

Monica si lasciò andare ad una mezza risata.

«Eh già, i clienti sono quasi tutti dell'età di Dumont» convenne Monica.

«Delle cariatidi, praticamente...» concluse Anna.

«Shhh!» la zittì Monica guardandosi intorno. «Se ti sentisse Dumont, sarebbe capace di farti una lavata di testa.»

«A me? Mica sono una sua dipendente, io!»

«Io invece lo sono e sarà bene che stia attenta a ciò che dico.»

«Ok» concordò Anna. «Raccontami piuttosto del biondo affascinante. Ti ha lasciato almeno un biglietto da visita?»

«No, quella volta no. Soltanto il nome. Christian. E mi ha lasciato là, a fissarlo come un'allocca, mentre se ne andava su una scintillante X5 bianca.»

«Auto veramente ok. E, mmmh! Nome provocante, carico di promesse.»

«Piantala!» la riprese Monica. «Vorresti dire che a te non capita mai di incontrare un tipo carino sul lavoro?»

«Certo che sì. Poi ti racconto di Biasini, ma prima finisci di dirmi di Christian. E' finito tutto lì?»

«No, prima, praticamente un paio di minuti prima dell'orario di chiusura è tornato alla boutique a ritirare i pantaloni.»

«Oh, oh!!!» Anna aprì la bocca simulando in modo ancora più esagerato lo stupore per il racconto. «E...»

«E...» Monica prese un bel respiro. Le guance avvamparono al ricordo di ciò che era appena successo. «E adesso sì che è successo qualcosa di veramente hot!»

«Davvero?» chiese Anna con lo sguardo ancora più stupito e curioso. «Dai, racconta» la incitò.

Monica le spiegò come il gesto di routine voluto dal suo titolare di far riprovare i capi modificati dalla sartoria, nel caso specifico i pantaloni del completo, si fosse trasformato in qualcosa di ben diverso.

Molto meno professionale di quanto avrebbe dovuto essere.

«Sai, con la prova i pantaloni evidenziavano un difetto» cercò di dire con un tono di voce asettico per non far capire subito a cosa si volesse riferire.

Irresistibile (wattys 2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora