33

3.5K 102 9
                                    

Monica prese posto sul divano aspettandosi che anche Christian facesse la stessa cosa, che la abbracciasse stretta a lui, che inondasse le sue narici con il suo delizioso profumo maschile, che le accarezzasse il viso come solo lui sapeva fare, seguendo il contorno della sua mascella e disegnando il profilo delle sue labbra prima di indugiarvi sopra.

Talvolta Monica apriva appena la bocca mordicchiandogli scherzosamente il polpastrello.

Invece, l'uomo restò per un momento in piedi davanti a lei, fissandola negli occhi, per poi mettere una mano nella tasca della giacca e inginocchiarsi davanti a lei.

«Monica, è da un po' che ci penso. Questo mi sembra il momento adatto» e dalla tasca estrasse una scatolina di velluto blu.

La prese anche con l'altra mano, aprendola davanti ai suoi occhi.

Monica sgranò di occhi di fronte a quello splendido solitario di diamanti incastonato su una montatura di oro bianco. Il lieve movimento fatto dalla mano, insolitamente incerta e tremante di Christian, era più che sufficiente a lanciare bagliori nella stanza.

«Monica, vuoi sposarmi?»

La ragazza lo fissò con un'espressione stupita. Tutto avrebbe pensato, ma non che un tipo come Christian, che solo fino a pochi mesi fa non nascondeva la sua collezione di frequentazioni femminili, avesse fatto un cambiamento così radicale scegliendo di legarsi a lei, ma soprattutto che fosse già pronto per un impegno così importante.

La luce che lesse nei suoi occhi, il sorriso sincero, la sua espressione speranzosa, tutto le fecero capire che il suo uomo stava facendo maledettamente sul serio.

«Sì, assolutamente sì» gli rispose di getto, allungando una mano verso di lui per invitarlo ad alzarsi. Christian si appoggiò al divano e cercò la sua mano per infilarle al dito l'anello.

«Grazie Monica» le sussurrò tra i capelli stringendola a sé con un gesto tenerissimo.

«Grazie a te Christian. Sei una fonte inesauribile di sorprese ed io... non riesco nemmeno a parlare.»

«Forse in certi momenti le parole non sono indispensabili» e avvicinò le sue labbra a quelle di Monica per un bacio sempre più intenso. Si spinse contro di lei, facendola aderire con la schiena al divano mentre la sua bocca diventava sempre più vorace e le sue braccia bramose di contatto. Monica allungò le sue mani verso la giacca di lui, costringendolo a sfilarla.

L'uomo invertì le posizioni e Monica si ritrovò sopra di lui, con le sue mani che cercavano la zip per liberarla dal vestito. Alzò il busto da lui per agevolare i movimenti, per permettergli di sfilare le braccia dalle maniche e, una volta libere, quella poca distanza fu sufficiente consentire a Monica di afferrare i bottoncini della camicia e liberarli ad uno ad uno dalle asole per poi aprire la camicia e spostarla di lato, liberando finalmente il suo torace caldo e sodo.

Vi appoggiò il viso, assaporandone odore e calore e giocando con i polpastrelli sui suoi solchi ben delineati.

Sentì la mano di Christian infilarsi tra i suoi capelli e muoversi con dolcezza, mentre con l'altra mano l'uomo stava cercando di farle alzare il viso verso di lui per incontrare i suoi occhi.

La sua eccitazione stava crescendo sotto di lei e Monica ne approfittò per roteare leggermente il bacino sopra, stuzzicandolo con dolcezza.

«Così non va bene, cucciola» e con un agile balzo si spostò da quella posizione. Con la camicia aperta ai lati, prese in braccio la ragazza, ancora imprigionata nel tubino nero e la condusse verso la loro camera.

Monica gli cinse le braccia al collo prima di baciarlo con passione.

Christian la adagiò delicatamente sul letto e fece scendere l'abitino lungo le gambe scoprendo il suo corpo rivestito soltanto di preziosa lingerie di pizzo e tulle nero.

Irresistibile (wattys 2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora