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Dando un rapido sguardo alla zona dei salottini prova, Monica ripensò a ciò che le era capitato in boutique soltanto il giorno prima. Non si sarebbe mai aspettata che il suo posto di lavoro potesse diventare la location per un torrido incontro, eppure era proprio ciò che era successo.

E l'idea, anziché metterla a disagio, le provocava un fremito.

Era stata una situazione decisamente bollente, una cosa mordi e fuggi che non avrebbe mai messo in preventivo di sua spontanea volontà, men che meno con un cliente.

Ma Christian era qualcosa di diverso dagli altri. Il suo fascino carismatico aveva avuto la meglio su tutto, anche sul buon senso e sulla capacità di negarsi a lui.

Perché avrebbe dovuto farlo poi?

Di certo la cosa non avrebbe avuto grossi risvolti, e tutto sommato, anche questo poteva rientrare benissimo in quelle che erano le sue aspettative in campo sentimentale.

Per il momento, non c'era spazio per una relazione stabile o che potesse implicare delle complicazioni. Non desiderava storie serie, ma solo fugaci incontri che non la distogliessero dai suoi veri progetti.

Monica voleva realizzarsi nella carriera e le sue priorità più immediate erano altre. Gli uomini per ora non rientravano nei suoi programmi a breve termine.

Per cui anche l'imprevedibe incontro ravvicinato con Christian ci poteva stare.

Certo, era un cliente e questo non era molto professionale.

Ma non era colpa sua, si giustificò Monica. Era stato lui a fare tutto...

O quasi.

Qualche ora prima Dumont l'aveva lasciata stupefatta e senza parole.

«Vedi, Monica. E' da un po' che ci sto pensando e che sto seriamente valutando questa opportunità. Ora credo sia arrivato il momento di fare un passo avanti e di metterti al corrente dei miei propositi.»

Monica rimase in silenzio, in attesa che il suo titolare si decidesse finalmente a parlare. Dalla sua espressione seria e composta non riusciva a capire cosa le volesse preannunciare. Non riusciva ad immaginare se la cosa avrebbe preso un risvolto positivo o negativo. Forse non doveva aspettarsi il peggio. Forse Dumont non era sul punto di darle una cattiva notizia magari di dirle che intendeva chiudere la boutique.

«Vedi Monica, gli anni passano troppo in fretta e ho voglia di fare quel giro intorno al mondo che sto rinviando da anni.» Sul suo viso comparve la lieve ombra di un sorriso mentre formulava queste parole, ma un secondo dopo la sua espressione era quella composta ed impassibile che ben conosceva. «Sto cominciando a valutare l'ipotesi di ritirarmi in via definitiva.»

Oh, no!

La bomba era stata sganciata.

Il che, al lato pratico, significava che Dumont aveva intenzione di chiudere il negozio.

E lei?

Avrebbe dovuto ripartire da zero, alla ricerca di un negozio simile dopo aver lottato tanto per arrivare a lavorare per questo. Non sarebbe stato facile, in tempi di crisi.

Fece un respiro profondo, aspettando che lui finisse di darle il resto della cattiva notizia, che lui le dicesse che stava per licenziare il personale e che sarebbe iniziato a breve il periodo di preavviso.

Restava da capire soltanto per quanti giorni ancora avrebbe potuto contare su questo lavoro. La sua mente stava già rapidamente lavorando mentre passava velocemente n rassegna i negozi e le case di moda a cui avrebbe inviato il suo curriculum.

Irresistibile (wattys 2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora