In quella splendida mattinata di sole, Anna aveva accolto con trasporto la proposta del suo capo di seguirlo per fare un sopralluogo nella casa da ristrutturare di Biasini. Per un momento, le era sembrato quasi di potersi concedere una gita fuori porta, un'uscita dalle mura dell'ufficio.
Quello dei sopralluoghi e del controllo dei lavori era fra i suoi momenti preferiti. Amava vedere come l'intervento di ristrutturazione e di arredo degli interni prendesse corpo in base alle loro idee, alle scelte dei materiali, al gusto suo e del suo titolare.
Anna apprezzava tantissimo lo stile del suo capo, Matteo Castiglione, che secondo lei era molto più che un architetto, come recava l'indicazione del suo titolo di studio sul bigliettino da visita.
Era un abile professionista che svolgeva il proprio lavoro con una passione smodata, era un esteta con un ottimo buongusto, era un po' psicologo perché sapeva capire le esigenze profonde dei clienti, anche quelle inespresse, e sapeva tradurle in un arredamento che trasmetteva calore, la percezione di un cuore, di una vita oltre i semplici oggetti.
Dall'ampia porta finestra che si apriva su un grande terrazzo, Anna poteva godere del favoloso panorama che aveva davanti agli occhi. L'appartamento dominava la città di Milano che si estendeva sotto di lei e già si immaginò come dovesse essere meraviglioso poter ammirare quella veduta di sera, quando le luci avrebbero illuminato tutto come piccoli puntini luminosi e sulle strade si sarebbero viste le scie delle auto che le percorrevano.
Anna si girò verso l'interno dell'enorme sala, seguendo il filo dei discorsi concitati di Castiglione e si ritrovò ad attraversarla in tutta la sua lunghezza fino a raggiungere la finestra che dava sul parcheggio della piazzetta sottostante.
Il suo sguardo fu attirato dal movimento di una Mercedes cabrio nera che stava facendo una manovra per parcheggiare. Restò con gli occhi incollati all'uomo che stava scendendo dall'auto, un tipo alto, dall'aria sportiva, che indossava un paio di pantaloni chiari con un pullover blu gettato sulle spalle. Quasi come se sapesse di intercettare il suo sguardo, si girò verso di lei alzando la testa. Non seppe rispondersi se l'avesse vista, dato che indossava un paio di occhiali da sole scuri e lei era abbastanza celata dietro la finestra, ma le restò la sensazione di un volto piuttosto familiare..
Poco dopo, Anna sentì il rumore di una chiave che girava nella toppa. La porta d'ingresso si aprì e la donna provò quasi un tuffo al cuore.
L'uomo visto nel parcheggio si era improvvisamente materializzato di fronte a lei e si trattava proprio di Biasini.
Restò ammutolita, priva di parole, con lo sguardo fisso su di lui, prima di rendersene conto ed abbassare gli occhi.
L'uomo invece sembrava perfettamente padrone della situazione.
Ovvio, era a casa sua.
La ragazza lo realizzò solo dopo che l'uomo esordì calorosamente salutando il suo capo.
«Buongiorno architetto carissimo, come va?» esclamò tendendo la mano verso Castiglione.
«Dottor Biasini, benissimo grazie. Stiamo facendo i primi rilievi. Ho pensato di fare un sopralluogo anche con la mia collaboratrice, Anna Nardi» precisò, indicando con un cenno del capo la sua assistente.
«Una bella ragazza a casa mia è sempre un gran bel piacere!» commentò Biasini con un gran sorriso in volto e fissandola senza mezze misure.
Quel complimento, niente affatto celato, forse era soltanto una frase di rito per l'uomo, ma ciò non escluse che lei si sentisse per un momento gratificata dalle sue parole anche se quell'aria spavalda e sicura la fece dubitare della loro sincerità.
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Irresistibile (wattys 2019)
ChickLitAnna e Monica, due amiche con un punto completamente diverso sull'amore. Monica non cerca relazioni stabili, non ha tempo per storie d'amore impegnative. Ha deciso di puntare tutto sulla sua carriera come responsabile commerciale della boutique "Mai...