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 Monica si lasciò condurre verso il bagno, una stanza ampia e lussuosa con piastrelle nei toni del grigio chiaro. Si lasciò conquistare dal gioco di luci della doccia che creavano una strana atmosfera, resa ancora più romantica e particolare quando Christian selezionò della musica rilassante dall'impianto dell'idromassaggio.
    
I suoi occhi si posarono su di lui, mentre si sbottonava la camicia e si sfilava i pantaloni, restando in boxer prima di avvicinarsi a lei.

«Vuoi una mano con la cerniera?» le chiese mentre lei stava tentando di aprire un insolito paio di pantaloni con l'apertura dietro.

«Beh, sì.» La zip doveva essersi inceppata perché Monica non riusciva a farla scendere. Christian armeggiò per un momento, facendo una lieve pressione e subito la sentì scorrere fin oltre la vita. L'uomo afferrò i pantaloni e glieli fece scorrere lungo le gambe e Monica alzò prima un piede e poi l'altro liberandosi di una parte dei suoi vestiti. Le mani di Christian si erano già portate sul bordo della maglietta per sfilarla tirandola su, oltre la testa.

«Sei bellissima» commentò staccandosi per un momento da lei e ammirandola con desiderio. Monica si sentì lusingata dal commento ed il suo sguardo sorridente scese dal viso dell'uomo, dal sorriso stampato sulla sua bocca, agli addominali scolpiti e poi più giù, fino a lasciarsi scappare un accenno di risata.

«Beh, che c'è?» gli chiese l'uomo non cogliendo il senso della sua reazione al complimento che le aveva fatto.

«Anche i boxer fanno difetto, vero?» lo punzecchiò, ricordandosi della scena in boutique e posando lo sguardo sulla sua prominenza che cominciava a crescere.

Christian ridacchiò.

«Mi sa che sei tu il mio difetto» scherzò e subito la strinse fra le sue braccia trattenendola per un po' prima di far scorrere le mani lungo la sua colonna vertebrale fino al gancetto del suo push up e poi giù, sin sui fianchi per afferrare il bordino laterale del tanga e farlo scendere lungo le gambe.

«Ora sei ancora più bella» le sussurrò vicino all'orecchio accarezzando con il suo alito la parte sensibile vicino al collo. Poi le sue labbra cercarono la sua bocca e quello che all'inizio poteva sembrare un bacio casto, si trasformò presto in un bacio appassionato e voluttuoso.

Christian la condusse all'interno della cabina doccia e si mise tra le mani una dose di doccia schiuma che fece schiumare un po' prima di passarlo sul corpo della ragazza indugiando in gesti che erano molto di più che delle semplici carezze. Erano un tocco erotico, fatto con la giusta lentezza per far crescere sempre di più il desiderio, la voglia di contatto, il bisogno di essere sfiorata dalle sue grandi mani.

Monica si godette quelle coccole insolite prima che l'uomo si allontanasse un pochino da lei. Ne approfittò per fare la stessa cosa. Prese un po' di liquido e cominciò ad accarezzarlo, a premere il suoi palmi sulla sua pelle, a scorrere le linee dei suoi addominali seguendone i solchi fino all'ombelico e poi scendendo audacemente ancora più giù, mentre gli occhi di Christian la incitavano mutamente a continuare, ad osare molto altro.

Monica fece scendere ancora di più le sue mani fino a prendere in mano il suo membro e stringerlo fra le dita cominciando a muovere la mano su e giù sentendo via via crescere l'eccitazione dell'uomo.

Alzò gli occhi verso il suo viso, incontrando due preziose pietre azzurre che la guardavano con una luce diversa ed ancora più intensa di quella che vi aveva trovato per tutta la giornata.

Vi lesse passione, desiderio, voglia di lei.

Christian la lasciò fare per un po' e poi le sue labbra catturarono la bocca di Monica per un bacio intenso che la lasciò senza fiato. Le afferrò la mano e la staccò da sé portandola dietro la testa della ragazza e tenendogliela bloccata, mentre la faceva aderire con la schiena alla parete della doccia. Con la mano libera invece iniziò una lunga carezza partendo dalla guancia, che sfiorò con l'indice prima di seguire il profilo della mascella, le accarezzò le labbra con l'indice disegnandone il contorno per poi scendere lungo il collo, sui seni dove si perse in un gioco lento e lascivo, ad una veloce strizzatina ai capezzoli prima di proseguire la sua intensa carezza erotica lungo l'addome, fino all'ombelico, fino alla sommità delle sue cosce dove tentò di intrufolarsi.

Irresistibile (wattys 2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora