12. Ti riporto a casa

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Harry estrasse dalla tunica un sacco di monete e disse al proprietario del bordello:

" Ricompro il mio schiavo...dagli un vestito e un paio di sandali affinché lo possa portare via da qui"

L'uomo annuì e fece quanto gli era stato chiesto.

Harry si inginocchiò nuovamente davanti a Louis e sussurrò:

" Ti riporto a casa...ce la fai a camminare?"

Lo schiavo cercò di sorridere e rispose a bassa voce:

" Davvero posso venire con te? Non mi dici una bugia?"

Il banchiere negò con la testa, aiutò Louis ad alzarsi e, quando il mantello con cui aveva ricoperto il ragazzo scivoló per terra, rimase inorridito di fronte allo spettacolo che gli si parò davanti.

Louis era magro, quasi scheletrico e il suo corpo era costellato da lividi, ematomi e segni di morsi.

Un occhio era cerchiato di blu e le sue labbra erano piene di tagli e abrasioni.

Harry prese la tunica che un servo gli aveva portato e la fece infilare al ragazzo e si chinò lui stesso ad allacciargli i sandali.

Lo fece appoggiare al proprio braccio e lo condusse fuori dal bordello.

Louis fece pochi passi e si fermò cominciando a tremare.

" Che cosa c'è? " chiese Harry.

" Mi gira la testa...ma adesso passa...non ti faccio perdere tempo...vedrai..." rispose lo schiavo.

" Da quanto non mangi?"

Louis chinò il capo imbarazzato, allora Harry lo fece sedere su un muretto lì vicino e gli si mise accanto invitandolo a parlare.

" Io non so contare, padrone, ma il sole è spuntato in cielo tante volte e io...ho avuto solo qualche pezzo di pane secco. Mi punivano sempre perché...perché quando i clienti...mi...io piangevo sempre e agli uomini non piaceva..."

Harry provò una tristezza infinita dentro di sè e disse allo schiavo:

" Vado a comprarti qualcosa da mangiare...aspettami qui..."

" No...." lo bloccò con una mano Louis " non lasciarmi qui..."

" Louis, io non sapevo che ti avevano portato in un bordello...non l'avrei mai permesso, dopo che tu mi hai salvato la vita...mi credi?"

Lo schiavo osservò gli occhi verdi e limpidi di Harry e vi lesse sincerità.

Allora annuì lievemente e sorrise.

Il banchiere si alzò e si allontanò verso le bancarelle di alcuni venditori ambulanti che si trovavano sul lato opposto della strada.

Comprò una ciotola di salsicce e un pezzo di formaggio e ritornò rapidamente dal suo schiavo.

" Tieni" disse mettendo il cibo fra le mani di Louis.

Quest'ultimo guardò stupito il piatto e sussurrò:

" Padrone, è troppo...bastava un pezzetto di pane..."

" Mangia, Louis, hai bisogno di riprendere le forze " rispose il banchiere.

Lo schiavo cominciò a mangiare lentamente ma, vedendo Harry osservarlo, si fermò di colpo, prese una salsiccia dalla ciotola e la tese al padrone dicendo:

" Ne vuoi una?"

Il banchiere, senza pensarci, rispose di getto:

" I cittadini liberi non dividono il cibo con gli schiavi".

Pompei ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora