16. Scusami

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Harry iniziò a spogliarsi e, stava per sfilarsi la fascia inguinale, quando alzò gli occhi su Louis.

Lo schiavo si era allontanato da lui, si era rannicchiato sul suo letto in posizione fetale e continuava a ripetere fra le lacrime:

" No, no...tu no...ti prego...proprio tu non farmi questo...tu sei il mio principe, il mio bel principe che vedevo ogni giorno passare fuori dal negozio...tu sei buono...sei il mio principe...il principe dei miei sogni...non farmi male...non farmi male..."

Harry si mise le mani nei capelli rendendosi conto di ciò che stava per fare, si rivestì in fretta e si inginocchiò vicino a Louis.

" Scusami...sono uno stupido...non so cosa mi è preso...non piangere...non ti farò male...te lo prometto..." disse Harry.

" Ascolta, padrone " rispose Louis serio tirando su con il naso " quando...quando sarò pulito puoi...puoi prendere il mio corpo...non dovevo fare quella scena...tu sei il mio padrone e puoi fare di me tutto ciò che vuoi...scusa...io non mi lamento più ...però...non mandarmi via..."

Ad Harry vennero gli occhi lucidi, ma non disse nulla, si limitò a prendere Louis in braccio e ad uscire dalla stanzetta.

Dopo aver percorso un lungo corridoio, aprì una porta con una mano ed entrò richiudendola alle spalle.

Mise giù lo schiavo e disse:

" Queste sono le mie terme personali!"

Louis spalancò gli occhi e osservò tutto con sguardo rapito.

Tre grandi piscine si trovavano una vicina all'altra al centro dell'ambiente mentre, tutto attorno, vi erano statue e piccole fontane.

Harry prese per mano il ragazzo e gli disse:

" Vedi, Louis, una piscina ha l'acqua calda, una fredda e una tiepida....In teoria per tonificare il corpo dovresti entrare in ognuna di esse, ma tu stasera ti devi scaldare quindi entrerai solo in quella calda."

Detto questo, lo condusse vicino alla piscina il cui bordo era composto da lucide mattonelle rosso fuoco e gli fece cenno di entrare.

Louis scosse la testa e si tirò indietro.

Harry lo guardò perplesso e lo schiavo disse:

" Ho paura...tutta quell'acqua..."

Il banchiere, allora, si spogliò completamente, entrò nella piscina picchiando sul bordo con una mano e disse:

" Coraggio, siediti qui..."

Louis si avvicinò con cautela e fece ciò che Harry gli aveva detto.

Il riccio lo prese sotto le braccia e lo trascinò nella piscina, adagiandolo delicatamente.

" Vedi " gli disse " l'acqua non è alta..."

Louis osservò che gli arrivava alla vita e sorrise rincuorato.

Pompei ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora