25. Giochi

5.3K 477 132
                                    

Harry, entrato nelle terme, depositò la bambola, ancora confezionata, sul tavolo, si spogliò e si immerse nell'acqua calda.

Louis lo osservò rapito muoversi nella piscina, ma, non appena il banchiere intercettò il suo sguardo, chinò gli occhi imbarazzato.

" Per Giove...ho dimenticato..." imprecò ad un certo punto l'uomo.

" Cosa, padrone? Ti aiuto io..." intervenne Louis, avvicinandosi.

" Puoi prendermi il pettine che c'è sul tavolo vicino alla fontana?"

Lo schiavo lo recuperò in fretta e lo portò al suo padrone, inginocchiandosi sul bordo della piscina.

Prima di darglielo, però, osservò i ricci di Harry lunghi e bagnati che gli ricadevano sulle spalle e poi il pettine che aveva fra le mani.

Con coraggio lo infilò tra i capelli del banchiere ed iniziò dolcemente a pettinarlo.

Harry, in un primo momento, si irrigidì, ma, poi, si lasciò andare ai tocchi delicati dello schiavo.

Louis si sporse per arrivare ai ricci dall'altro lato del suo padrone, ma, nel farlo, perse l'equilibrio e cadde nella piscina.

Si dibattè disperato nell'acqua, finché due forti braccia non lo rimisero in piedi.

Credendo di aver commesso qualche grave mancanza, iniziò a tremare e a chiedere scusa per ciò che aveva fatto.

" Ehi...non è successo niente...non sono arrabbiato...tranquillo..." gli sussurrò Harry.

Louis sorrise rincuorato e chiese timidamente:

" Padrone, quando sono andato a prendere il pettine, lì vicino c'erano delle cose colorate rotonde...cosa sono?"

Harry si girò per osservare il luogo che il ragazzo gli aveva indicato e, dopo aver visto, rispose :

" Sono palle di cuoio, servono per giocare nell'acqua...vuoi provare?"

" Vuoi giocare con me?" chiese Louis stupito.

Il banchiere annuì e uscì dall'acqua tornando poco dopo con una palla rossastra tra le mani.

Rientrò in piscina e disse:

" Vai dalla parte opposta a me, Louis...io ti lancio la palla e tu la lanci a me.
Prima, però, togliti la tunica perché, essendo bagnata, diventa pesante e ti può ostacolare nei movimenti."

Louis fece quanto gli era stato detto e i due giocarono per un po'....e, per la prima volta, Harry sentì la risata cristallina dello schiavo.

Ad un certo punto, però, il ragazzo scivoló all'indietro e battè la testa contro il bordo della piscina.

Harry gli fu vicino in un lampo, lo prese fra le braccia e gli chiese preoccupato:

" Ti sei fatto male?"

" No, padrone...va tutto bene...solo una botta..." rispose Louis.

Harry lo strinse a sè ancora più forte e sussurrò nel suo orecchio:

" Mi sono tanto spaventato, piccolo"

Lo schiavo, titubante, sollevò le braccia e gliele avvolse attorno al collo posando la testa sulla sua spalla.

Dato che i loro corpi erano premuti, nudi, uno contro l'altro, Harry sentì qualcosa risvegliarsi nel suo bassoventre e così, per non spaventare Louis, sciolse l'abbraccio e si avviò verso la scaletta per uscire dalla piscina.

" Padrone..." sentì lo schiavo piagnucolare.

Harry si voltò verso di lui e lo vide vicino al bordo della vasca tremare leggermente.

" Mi fa male...tanto..."

Pompei ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora