26. Passerotto...

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Harry si avvicinò in fretta a Louis e gli chiese preoccupato:

" Cosa c'è piccolo, cosa ti fa male?"

Lo schiavo indicò imbarazzato l'inguine e Harry vide, sotto il livello dell'acqua, che il suo problema era l'erezione che gli spuntava fra le gambe.

Rimase indeciso su cosa fare, poi guardò Louis negli occhi e disse serio:

" Mi permetti di toccarti? Non ti farò male e ti farò passare il dolore ".

Lo schiavo annuì e il banchiere gli passò un braccio intorno alla vita afferrandogli con l'altra mano il membro.

Sotto i movimenti del polso del riccio, Louis cominciò a gemere e ad ansimare finché raggiunse un appagante orgasmo accasciandosi fra le braccia di Harry.

L'uomo permise al ragazzo di riprendere fiato e poi gli chiese:

" Passato il male?"

Louis sorrise e sussurrò:

" Grazie, padrone...non mi era mai capitata una sensazione simile...so che cos'è, però...gli uomini che mi..."

Harry lo zittì mettendogli un dito sulle labbra:

" Non ricordare più le cose tristi, Louis, ti giuro sugli dei che non permetterò più che qualcuno ti faccia del male..."

Lo schiavo gli fece un bellissimo sorriso ed Harry non si spiegò la capriola che il suo cuore fece nel petto.

Prese per mano lo schiavo e, insieme, i due uscirono dall'acqua.

Si asciugarono e indossarono una tunica pulita.

Harry prese la bambola che aveva lasciato sul tavolo e, insieme a Louis, abbandonò le terme.

" Hai fame, passerotto?" chiese il banchiere.

Louis annuì, non riuscendo quasi a trattenere la gioia per il soprannome che Harry gli aveva dato.

I due raggiunsero una porta e, una volta entrati, lo schiavo si trovò nella stanza più bella che avesse mai visto.

La sala era illuminata dal sole ormai al tramonto e si affacciava su un bellissimo giardino, sotto il quale le onde del mare si infrangevano sugli scogli.

Le pareti erano meravigliosamente affrescate con splendidi disegni di animali che si rincorrevano lungo i muri.

Appese ad alcune colonne di marmo vi erano, inoltre, molte ghirlande di fiori profumati e colorati.

Al centro della sala erano disposti tre letti da triclinio, collocati a ferro di cavallo attorno al tavolo.

La stoffa con cui erano rivestiti era di un elegantissimo azzurro, con cuscini gialli per ogni posto.

I divani erano leggermente inclinati, in modo che il lato rivolto al tavolo fosse più alto.

Louis osservò il pavimento sotto i suoi piedi ed ammirò il mosaico che vi era riprodotto: erano rappresentate conchiglie e pesci come se il tutto fosse un enorme mare.

Nota dell'autrice riferita ai commenti del capitolo precedente...

......maliziose!!!!!!!!!!!!!!!!😂😂😂😂😂😂😂

Comunque avevate ragione....❤️

Pompei ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora