36. Fino ai confini del mondo...

7K 550 380
                                    


Louis si era tolto la tunica e la fascia che aveva in vita e stava chiedendo alla bambola e alla trottola, poste su una sedia, se il suo corpo fosse bello.

" Il padrone ha detto che a lui piacciono i sederi perfetti...il mio è tanto brutto, secondo voi?"

" Il tuo è il più bello di tutta Napoli, Louis " disse Harry, entrando nella camera e chiudendosi la porta alle spalle.

Lo schiavo sobbalzò spaventato e divenne rosso per la vergogna.

Cercò la tunica che si era tolto e fece per indossarla, ma Harry lo fermò:

" Rimani così...se vuoi...hai un corpo perfetto...davvero perfetto..."

" Ti piace?" chiese Louis incerto.

" Mi piace moltissimo"

" Mi...mi...vuoi toccare?"

" Se tu vuoi, Louis, solo se lo vuoi anche tu..."

Lo schiavo si avvicinò, prese una mano del suo padrone e la posò sul suo fondoschiena.

Harry lo accarezzò lentamente, facendo attenzione a non fare nessun movimento che potesse spaventare il ragazzo.

" Posso chiederti una cosa, padrone?"

" Certo, passerotto, tutto quello che vuoi..."

" Io...tu...noi...non abbiamo mai fatto...sesso. Tu...sei andato cioè hai cercato qualcuno per..."

Harry sorrise e spostò la mano sulla pancia dello schiavo accarezzandogliela con movimenti circolari.

" No, mi sono arrangiato da solo..."

Louis deglutì impaurito e chiese:

" E ti piacerebbe fare...fare sesso con me?"

" No, non mi piacerebbe..."

" No...?"

" No, perché con te farei l'amore..."

" E ti piacerebbe, padrone, fare l'amore con me?"

" Certo, anche adesso...ma solo se tu lo vuoi. Se non ti senti pronto, io posso aspettare ".

" No...io...voglio...lo voglio fare...".

Harry si alzò e gli bació i capelli, stringendolo a sè.

" Va bene, passerotto, ti prometto che non ti farò male...però, prima dobbiamo fare una cosa..."

" Cosa?" chiese curioso Louis.

Il banchiere si mise un dito sulle labbra, prese la bambola e la trottola dello schiavo e le chiuse in una cassapanca.

" Non voglio che ci vedano, passerotto..." sussurrò in maniera furtiva.

" Ma, padrone, la trottola non ha gli occhi...prima ascoltava solamente !"disse Louis ridendo con innocenza.

" Oh, sì, invece...è piena di occhi al suo interno....e osserva..."

" Osserva?" chiese Louis con sguardo stupito.

" Sì....soprattutto i bei bambini come te" rispose Harry, iniziando a fargli il solletico.

Louis cominciò a ridere e a dimenarsi, arretrò e, quando le sue gambe incontrarono il bordo del letto, vi si lasciò cadere sopra.

" Sei sicuro, allora, amore?" chiese di nuovo Harry.

Louis annuì e sorrise in modo disarmante.

Harry, allora, si spogliò completamente e si sdraiò delicatamente sul corpo dello schiavo.

Il banchiere si chinò lievemente e sussurrò nell'orecchio del ragazzo:

" Ora ci penso io a te, ma se, in qualsiasi momento, vuoi che smetta, dimmelo, va bene?"

Louis annuì ed attirò Harry a sè reclamando un bacio e aprendo istintivamente le gambe per accogliere l'uomo al loro interno.

Harry scese con il viso a leccargli il collo e la mandibola, mentre, con una mano, recuperò un'ampolla di olio profumato.

Se ne versò in qualche modo un po' sulle dita e le intrufolò fra le natiche di Louis, che spalancò gli occhi impaurito, quando sentì l'intrusione al proprio interno.

" Brucia " piagnucolò.

" Adesso passa, passerotto, sono io...e io non ti farei mai male, vero?"

Louis annuì con gli occhi lucidi.

Harry sforbiciò ancora, finché con una falange incontrò la prostata di Louis e il gesto  fece sospirare di piacere il ragazzo.

" È bello in quel punto, padrone..."

" Lo so e tra poco lo sarà ancora di più..."

Senza porre ulteriore indugio, Harry coinvolse Louis in un bacio travolgente e, contemporaneamente, spinse la sua erezione fra le natiche del più piccolo.

Lo schiavo mugugnò un po', infastidito, ma Harry cominciò subito a muoversi dolcemente e, nello stesso tempo, a masturbarlo.

Ad un certo punto, Louis urlò nel vero senso della parola per il piacere e si aggrappò all'uomo sopra di lui, graffiandogli la schiena.

Harry aumentò il ritmo, iniziando a dare spinte sempre più veloci e scoordinate finché entrambi raggiunsero, quasi contemporaneamente, un appagante orgasmo.

Harry si accasciò sul corpo dello schiavo, ma, per paura di pesargli troppo addosso, uscì delicatamente da lui e gli si sdraiò a fianco.

Louis si voltò verso di lui con il volto arrossato e sussurrò:

" Ti è piaciuto? Sono stato bravo?"

" Sì, amore mio, sei stato fantastico e io...sono stato bravo?"

Louis ridacchiò e rispose:

" Molto, padrone "

" Harry, passerotto, sono solo Harry "

" Harry?"

" Non sono più il tuo padrone, amore "

Louis impallidì di colpo e balbettò:

" Mi hai venduto? No...no..no..."

Harry lo strinse subito a sè e disse:

"  Ti ho liberato stamattina, non sei più uno schiavo..."

Louis si tirò su di scatto e disse:

" Non sono più uno schiavo?"

" No, sei libero"

" Ma...adesso cosa faccio io?" chiese smarrito.

" Adesso tu diventerai il mio segretario, il mio consigliere, il mio aiutante, il mio..."

" Io voglio essere il tuo passerotto...."

" Oh, ma quello lo sei già..." disse Harry attirando Louis in un abbraccio " ...sei già il mio dolce passerotto "

" Non lasciare mai che voli via, padr...Harry " disse Louis.

" Non preoccuparti, amore, se anche un soffio di vento ti allontanasse un po' da me io verrei a cercarti...sempre...fino ai confini del mondo..."

Grazie per le tantissime visualizzazioni, per i voti ed i commenti che questa storia ha avuto..
Grazie perché siete lettori davvero fantastici....
Spero che la storia vi sia piaciuta....

Domani pubblicherò il primo capitolo del sequel di " Deus et mortalis"...vi aspetto...si intitolerà " Cupido"...

Mettete, se vi va, in biblioteca il mio libro degli avvisi....quello con in copertina Pomponio...lì scriverò tutte le comunicazioni....

Grazie, vi voglio bene❤️

Pompei ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora