17. Rabbia

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Harry si avvicinò ad una cesta posta a destra della piscina, prese un'ampolla e tornò verso Louis.

" Dammi la mano " disse.

Lo schiavo tese il palmo aperto ad Harry e quest'ultimo vi lasciò cadere del liquido profumato.

" Lavati con questo "

Louis si allontanò un po' e cominciò a sfregare vigorosamente il proprio corpo.

Harry lo osservò con un sorriso, ma poi notò preoccupato un rivolo di sangue spandersi sull'acqua.

Si avvicinò e notò subito che proveniva dal fondoschiena del ragazzo.

" Louis, stai sanguinando piccolo...usciamo un attimo...così vedo cosa ti succede ..."

Harry salì la scaletta che conduceva fuori dalla piscina e tese la mano a Louis facendolo uscire.

" Louis " disse il banchiere dolcemente " dovresti permettermi di guardarti il sedere...è da lì che esce il sangue..."

Louis scosse la testa piangendo, allora Harry riprovò:

" Per favore, piccolo..."

Lo schiavo continuò a scuotere la testa ed Harry perse la pazienza e scoppiò ad urlare:

" Allora sai che ti dico? Arrangiati, idiota...ne ho piene le scatole di te e dei tuoi piagnistei!"

Detto questo, si voltò, prese la tunica e uscì dalla stanza a grandi passi.

Percorse metà del corridoio e si fermò per poi svoltare a destra e dirigersi nell'alloggio della schiava che gli aveva fatto da balia da piccolo.

" Berenice!" chiamò dalla soglia.

Una donna di mezza età arrivò sorridente e accarezzò una guancia di Harry.

" Ho bisogno che mi fai un favore...nella stanza delle terme c'è Louis, te lo ricordi? "

La donna annuì e lo invitò a continuare.

" Lui è...lui è stato venduto ad un bordello a mia insaputa e io l'ho ritrovato e l'ho ricomprato...solo che sanguina dal fondoschiena, ma non si lascia toccare...prova tu, magari..."

Berenice si affrettò subito verso le terme, mentre Harry si diresse verso la propria stanza, ma non fece in tempo ad entrare che sentì delle urla terribili diffondersi per la casa.

Harry corse rapidamente verso le terme e spalancò la porta.

Berenice gli corse incontro in lacrime appena lo vide entrare e si giustificò subito:

" Non gli ho fatto nulla padrone, ho solo provato a toccarlo..."

" Vai pure " la congedò il banchiere " non è colpa tua..."

Non appena la donna fu uscita, Harry si avvicinò come una furia a Louis e lo strattonò per un polso.

" Adesso la pianti di piangere ed urlare e mi fai vedere il tuo culo se no, giuro su Giove che ti faccio piangere per un motivo valido!"

Pompei ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora