28. Una bambola

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Louis sorrise pieno di gioia e disse ad Harry:

" Grazie, padrone, sono contento di avere anche io un compleanno!"

Il banchiere si girò, prese il pacchetto vicino a sè e lo mise in grembo allo schiavo.

" Per te, passerotto...buon compleanno!"

" Per me?" rispose Louis, spalancando gli occhi per lo stupore.

" Sì, per te..." ribadì Harry.

Lo schiavo aprì delicatamente il pacco e, quando  vide ciò che conteneva, si bloccò, restando immobile.

" Una bambola...." ripetè più volte.

Credendo che Louis non gradisse  il dono, Harry si giustificò dicendo:

" Ho scelto una bambola, non perché penso che tu sia una femminuccia, ma perché è così bella e ti somiglia e...pensavo ti piacesse "

Louis accarezzò il viso del giocattolo e sussurrò:

" Qualche anno fa, la figlia del mio padrone, al forno, è venuta in negozio con la madre e teneva in braccio una bambola...non certo bella come questa....
Ad un certo punto la piccola ha lasciato il gioco vicino alle macine e io...io l'ho toccato perché non avevo mai visto niente di più bello.
Il padrone mi ha visto e si è arrabbiato e....ha preso con le tenaglie una delle pietre arroventate che ci sono nel forno e me l'ha premuta su una coscia...proprio qui"

Louis sollevò la tunica e mostrò una cicatrice circolare poco sopra il ginocchio.

Harry non si seppe spiegare il gesto, ma si chinò e sfiorò leggermente con le labbra la vecchia ferita, attirando poi a sè Louis e abbracciandolo.

" Ti piace, quindi, la bambola?" gli chiese in un orecchio.

" ...è la cosa più bella che abbia mai visto...dopo di te...padrone " rispose Louis in un soffio.

Il banchiere si staccò dall'abbraccio e disse, non volendo fermarsi a pensare alle ultime parole del suo schiavo:

" Per essere un compleanno come si deve ci vuole qualcosa di dolce...ti piace il miele?"

" Non l'ho mai provato, padrone "rispose lo schiavo.

Harry, allora, prese un dattero dal cesto posto sul tavolo, lo intinse nel contenitore del miele e si avvicinò a Louis dicendo:

" Apri la bocca..."

Louis lo fece e assaporò la dolcezza di ciò che Harry gli aveva dato.

Dopo aver mangiato parecchi frutti, Louis chiese:

" Padrone, posso domandarti una cosa?"

" Certo, Louis, dimmi "

" Non hai i genitori?"

" No, sono morti da molti anni ormai"

" E ce l'hai una fidanzata adesso?'

" No...ma credo che non proverò più a sposarmi...preferisco trovarmi un bel ragazzo, uno che abbia cultura, con cui andare a teatro e ai giochi, insomma con cui possa divertirmi.

Ho sempre amato i ragazzi morì con gli occhi scuri...alti e muscolosi..." fantasticò Harry.

Pompei ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora