Non appena Harry fu di ritorno, indossando un'elegante tunica azzurra, lui e Louis uscirono e si avviarono per le strade di Napoli.Lo schiavo adorava passeggiare per i vicoli e il banchiere lo accontentava ogni volta che poteva.
Le strade erano affollate all'inverosimile ed Harry prese per mano il ragazzo per paura di perderlo.
Dopo qualche istante, Louis lo strattonò e lo fece fermare davanti ad un giocoliere che lanciava per aria, con straordinaria abilità, una gran quantità di palline colorate e le riprendeva al volo, come se nulla fosse, non lasciandone cadere neppure una.
Poco oltre cominciò a diffondersi una strana melodia e lo schiavo trascinò il suo padrone da quella parte.
Contro il muro c'era un incantatore di serpenti seduto per terra a gambe incrociate, con in testa un turbante variopinto.
Louis guardò rapito un cobra che emergeva da una cesta e che, ondeggiando, puntava all'estremità del lungo flauto dell'uomo dal quale pendeva un ciuffo di piume colorate.
Harry diede una monetina a Louis e quest'ultimo la pose nel piattino che conteneva i magri guadagni dell'incantatore.
I due ripresero il cammino e furono fermati da un venditore ambulante che voleva assolutamente vendere loro delle lanterne.
Harry, dopo molta fatica, riuscì a liberarsi dell'uomo e proseguì la passeggiata seguito da Louis.
Passarono davanti al campo dove si allenavano gli atleti ed Harry si fermò ad ammirare i ragazzi impegnati nei vari sport.
" Che bei ragazzi, vero?" disse un uomo elegante fermo anche lui ad osservare i giovani sportivi.
Harry si voltò verso di lui e rispose:
" Già, hanno dei corpi stupendi"
" Hai visto che culo perfetto ha quello che sta lanciando il disco? " domandò l'uomo.
" Non sai cosa farei a quelle natiche..." scoppiò a ridere Harry.
I due, poi, si salutarono e il banchiere fece per proseguire, ma Louis lo bloccò.
" Voglio andare a casa "
" Perché, passerotto? C'è qualcosa che non va" chiese Harry.
" Mi...mi fa male la pancia...voglio andare a casa..."
Il banchiere si preoccupò subito e condusse velocemente Louis a casa.
Non appena ebbero varcato la porta d'ingresso, lo schiavo chiese:
" Posso andare a sdraiarmi...non ho fame..."
" Certo, vengo con te..." rispose il banchiere.
" No...tu...vai pure a cena...io starò bene da solo..." e, senza dare ad Harry il tempo di replicare, si avviò verso la camera da letto.
L'uomo rimase perplesso per un po' di fronte al comportamento di Louis, ma, poi decise di seguirlo.
Non appena giunse alla porta della propria stanza, sentì Louis parlare e si fermò preoccupato.
Aprì di poco la porta, creando uno spiraglio da cui spiare l'interno e ciò che vide gli fece salire le lacrime agli occhi.
La descrizione delle vie di Napoli riproduce ciò che davvero si poteva vedere in quella città, negli anni in cui è ambientata la storia.
......domani l'ultimo capitolo...
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Pompei ( Larry Stylinson)
FanfictionUn amore nato da uno sguardo, un amore alimentato dal dolore e dalla paura...un amore vero sbocciato dalle ceneri del Vesuvio Cover di tomlinsay Questa storia non è di dominio pubblico