Sto in cucina a sistemare il casino che ho combinato per fare due toast sono una merda in cucina per questo evito sempre di mettemi ai fornelli non vorrei fare scoppiare qualcosa. Rimetto il tostapane al suo posto quando sento la porta aprirsi, cazzo è tornato Carletto e mo chi lo sente? M'ha dato casa sua ma era solo per la notte il patto. Tiro lo straccio che c'ho in mano e lo raggiungo sulla porta mentre Emma innocentemente sta ancpra addentando il suo pancarrè; è bella. Dio se lo è. È bellissima e poi con la roba mia addosso lo è ancora di piú.
Non smetto di fissarla e a distrarmi è la figura di Carlo che entra come un toro sulla scena, lo guardo imbarazzato con un sorriso da ebete e lui ancora piú scioccato si gira verso Emma che lo saluta con un cenno della mano e poi guarda di nuovo me.
"Quali erano i patti fratello?"
"Lo so, ci sono stati cambi di scena"
"Si, lo sto notando" dice con tono perverso "non ci vuole molto a capire cosa è successo qui dentro"
Emma sgrana gli occhi imbarazzata e invito Carlo a raggiungermi in cucina, di certe cose è meglio parlarne in privato."Ma sto telefono lo usi o no? Sta staccato" mi rimprovera
"Dannazione Carlè volevo stare in pace prima dici che ho bisogno di passare del tempo con lei e poi rompi i coglioni"
"Ti avevo detto che dovevi sparire entro stamattina"
"Eh ma dammi tempo, stavo per andarmene la porto nella casa al mare di mio padre passiamo dei giorni li diró a Ludovica che sto fuori per lavoro appena torno la mollo definitivamente"
"Ho già visto questo film"
"Questa è l'ultima puntata" dico serio e guardandolo negli occhi.
"Te la sei scopato stanotte eh?'' mi chiede con malizia
"No, c'ho fatto l'amore" rispondo.
''Hai usato ciò che ti avevo raccomandaro vero?"
"Ma che te frega Carlè? Peggio de na femmina curiosa oh"
"Dai sparisci, bastardo"Gli faccio l'occhiolino e raggiungo Emma che non sta piú sul divano, sento i suoi passi che raggiungono in divano mentre io sistemo il divano. Torna dopo qualche minuto e mi porge la mia felpa io la guardo sorridendo e l'appoggio al mio petto.
''Che bella che sei" le sussurro "te faccio passà du giorni meravigliosi, ne abbiamo bisogno"
"Basta con tutto questo miele" urla Carlo raggiungendoci "mi sale lola glicemia "evitate"
"Si" dice Emma "meglio che togliamo il disturbo"
"Sei un fratello" mi avvicino a lui e gli stringo la mano.
Carletto è il fratello che non ho.Siamo in macchina diretti alla casa di mio padre; Emma sta con la testa appoggiata al finestrino io guido e con una mano stringo la sua si prospettano dei bei giorni. Sono felice, mi sento sereno come non mai e niente può disturbarci niente se non una chiamata.
Non rispondo mai quando sono alla giuda e quindi lascio squillare.
Il cellulare suona di nuovo.
Un'altra volta.
Ancora una.
Un'altra."Rispondi, sarà importante" mi dice Emma "mi sto preoccupando"
Accosto sul ciglio della strada e rispondo: è Carletto.La notizia mi sciocca, sono senza parole. Mi manca l'aria. Mi sento vacillare la terra sotto i piedi. Dannazione. Riattacco.
"Mattí che succede?"
"Dobbiamo ritornare a Roma"
"Che succede?" mi chiede
"Un incidente" dico con voce spezzata "Ludovica ha avuto un incidente, a quanto pare è grave"Emma non risponde, annuisce.
Angolo dell'autrice.
Vi ringrazio ancora una volta di seguire le varie vicende, spero che la storia vi colpisca ogni capitolo di piú per me è un onore scrivere su due persone importanti per me e poter ricevere i vostri complimenti.
Continuate a divulgare la storia ci si vede al capitolo 14.. ❤

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Anche Tu.
FanfictionAd aprile del 2015 ad "Amici" è successo qualcosa di veramente strano. Mattia, il ragazzo ribelle, ha sciolto il suo sguardo freddo e l'ha mutato in un bellissimo sorriso. Emma, la coach della squadra bianca, non faceva altro che distogliere gli occ...