Capitolo 29 "Il ponte dell'amore"

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Cammino con Emma mano nella mano per le vie sconosciute di Roma, nessuno deve vederci, nessuno deve capire che siamo noi, nessuno deve rinoscerci, nessuno deve sapere. È un segreto tra di noi, è un amore maledetto il nostro; un amore che non si può sapere, un amore troppo grande per essere compreso dalla mente umana, è un amore troppo vero e troppo pulito per essere apprezzato. È un amore che va nascosto e custodito nel piú profondo del nostro cuore, è un amore che va protetto e cresciuto. È un amore che va accarezzato e coccolato. È un amore che va educato e curato. È un amore che uscirà allo scoperto quando sarà davvero certo, quando non ci saranno piú domande e parentesi. È un amore ispiegabile e incomprensibile ma c'è, esiste, si percepisce con mano.

Emma tiene un cappellino rosso sulla testa, i capelli raccolti all interno e la sciarpa intorno al collo. Io c'ho una felpa blu col cappello sulla testa, lo scaldacollo e gli occhiali da sole nonostante è sera anzi.. Notte. La mezzanotte è passata da due ore ormai  ma Roma non si spegne mai. Roma è illuminata, Roma oggi siamo noi. Ci nascondiamo mano nella mano, ci nascondiamo con paura ma con la voglia di rischiare, con la voglia quasi di sfidare sto mondo che non ammette il nostro amore, il nostro grande amore non vuole essere guardato, vuole essere nutrito.

Camminiamo ancora per un po' ci guardiamo intorno e non vedendo nessuno continuiamo a camminare mentre curiosa mi chiede dove stiamo andando io le ordino di star zitta e le dico di camminare. Io lo so, so dove stiamo andando e voglio portarcela io e poco m'importa se ci scopriranno a sto punto meglio felice ma con lei che scontento e senza di lei; meglio maledetto e disgraziato che falso e bugiardo. Le stringo ancora una volta la mano e le dico che siamo arrivati finalmente.

"Qui?" mi chiede curiosa
"Si, il ponte degli innamorati"
"Non mi dire che vuoi.."
"Voglio mettere un lucchetto al nostro amore" l'anticipo uscendo dalla tasca un lucchetto a forma di cuore, lei spalanca la bocca e scuote incredula la testa.
"Tu sei davvero pazzo"
"Se non vuoi non lo facciamo"
''Voglio" mi dice "ma deve essere per sempre però io non gioco co sta roba, non gioco col cuore"
"Manco io" esco dall'altra tasca il pennarello nero indelebile e comincio a scrivere all'interno del cuoricino rosso.

          "Emma and Mattia,
         this love is forever"

"Mattí per sempre eh" mi dice
"Per sempre Emmí" metto il lucchetto insieme a tutti gli altri afferro la mano di lei e mi tolgo gli occhiali prima di baciarla sulle labbra.
"Adesso dobbiamo gettare il lucchetto" le dico sorridendo
"Vai, insieme" mi dice.

Ci giriamo di spalle, le stringo la mano, gettiamo la chiave.

È fatta.
È per sempre.

Nonostante tutto, nonostante tutto.

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