Capitolo 11 "La casa al mare"

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Balzo in piedi e vado ad aprire la porta; lei è davanti a me con addosso una felpa nera, il cappuccio sulla testa e dei jeans non molto pesanti capisco immediatamente che sta soffrendo il freddo e senza dire una parola prendo e la faccio entrare. Lei non parla, sta al posto suo ed entra silenziosamente lasciandomi una scia di profumo che mi piace molto, aveva addosso la stessa fregranza quando a volte veniva in casetta. Mi manca molto il programma poi adesso che è cominciata un altra edizione sento ancora di piú la nostalgia e pensare che fino a qualche tempo fa lo odiavo quel programma; pensavo che non era per me e invece ora sto capendo che non è cosí perchè quel posto mi ha aperto in molti sensi parti di me che pensavo non esistessero e poi mi ha reso anche piú forte dato che in certe discussioni dove sono stato messo c'era solo da piangere.

Emma continua a non parlare, si avvicina al divanone si siede.
"Per quale assurdo motivo mi hai fatto venire qui?" mi chiede secca
"Sentivo il bisogno di vederti" le rispondo "quello che ti ho detto in realtà non l'ho mai pensato non so perchè l'ho detto volevo solo difenderti da me e nello stesso tempo proteggo me dal tragico avvenimento in cui dovrei lasciare Ludovica, non provo amore ma a lei ci tengo è parte di me"
"Okay ma non puoi continuare a mentirle" s'innervosisce lei "soffrirebbe il doppio se lo viene a scoprire, guarda Mattia che essere traditi è una delle peggiori cose e spero non ci passerai mai" i suoi occhi si gonfiano di lacrime e abbassa lo sguardo "io ne so qualcosa e non lo auguro a nessuno"
"Parti via con me Emma" le propongo "ho una casa al mare poco distante da qui ma il luogo non è frequentato in questo periodo prendiamoci due giornibe andiamocene via all'insaputa di tutto e tutti"
"Devi prima lasciarla o io non vengo" mi dice autoritaria
"Forse non hai capito" sbuffo "voglio trascorrere dei momenti solo con te per capire se veramente mi vuoi"
"E non appena torniamo?" chiede nervosa
"Quando torniamo se capisco di volere te la lascio"
"E se invece non mi vuoi e vuoi lei?"
Cazzo, che rispondo ora?
"Mattia a giocare con due mazzi di carte alla fine se perde sempre" si alza e va verso la porta, vuole andarsene di nuovo ma io non posso permettere che ció accada.
"Dove te ne vai?" domando
"Me ne vado a casa mia, qui non ho niente da fare"
"E invece si Emma, ho fatto di tutto per poter ritagliare un pezzo di tempo per noi non andartene"
"Quello che non capisci è che non esiste un noi" sbuffa.
"Dammi due giorni" la supplico "giuro che sparisco dipende che effetto mi faranno i momenti con te"
"Io ci investo sentimenti Mattia, lo capisci o no?"
"Anche io" dico sicuro.
"Ne dubito però sai siccome sono stupida io ci vengo con te li al mare ma ti avverto fammi soffrire e per me è finita.
Non voglio innamorarmi di una persona che non mi amerà"
"Ora come ora che provi per me?" chiedo fissandola intensamente.
"Non lo so, so soltanto che ti strapperei i vestiti di dosso e farei l'amore con te pure tutta la notte"
"E allora fallo" le propongo con un malizioso sorriso "ora non siamo piú Emma Marrone la cantante uscita da un talent piú famosa e Briga il rapper arrogante e presuntuoso. In questo momento siamo soltanto Emma e Mattia, spegni le luci del mondo Brown, accendi quelle dell'anima"
"Ho bisogno che mi dai posto nella tua vita Mattí, ho bisogno che lo fai anche tu e lo fai ora"

"Fammi un po di posto Anche Tu"

La sua ultima frase si rifà molto alla mia ultima canzone, quella canzone che mi ha fatto pensare a lei mentre la scrivevo; era notte mi sono svegliato pieno di ispirazione e ho scritto sulla parete della mia camera e poi il giorno dopo è nato il capolavoro.

Facciamo l'amore sul divano, lo facciamo al buio illuminati solo dalla luce della luna e da quella dei nostri occhi ardenti.

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