capitolo 3

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In un secondo mi ritrovai da sola in mezzo alla classe, avanzava solo un banco dietro un bel ragazzo moro così mi ci fiondai per non attirare l'attenzione.

La prof entrò subito dopo, aprì il registro e incominciò a fare l'appello.

Quando venne il mio turno disse "Quest'anno con noi ci sarà un'alunna italiana. Sara vieni pure a presentarti alla classe"

Imbarazza mi alzai e andai davanti alla cattedra e dissi "mi chiamo Sara e vengo dall'Italia, spero di potermi trovare bene qui"

Dopodiché tornai a sedermi sentendomi gli occhi di tutti addosso.

La lezione incominciò, il programma lo avevo già fatto quindi non prestai particolare attenzione.

Dopo due ore finalmente la campanella suonò e subito due ragazzi vennero a presentarsi.

Uno era moro con i capelli abbastanza lunghi mentre l'altro era il ragazzo del banco dietro di me.

"Piacere Nash" disse il primo.

"Taylor" disse il secondo.

"Sara" risposi timidamente.

"Hai già visto il tuo armadietto?" Domandò Nash.

"Veramente no. Come faccio a sapere dov'è?"

Stava per rispondermi quando arrivò Matt e disse:

"Ei ragazzi avete conosciuto la nuova vedo"

"Ci hai già preceduto?" Domandò Taylor.

"La prof mi ha detto di accompagnarti all'armadietto, vieni Sara"

Guardai per un secondo Nash che ricambiò lo sguardo sorridendo e disse "Ci vediamo dopo"

Matt mi portò infondo al corridoio.

"Eccoci qui, il numero 849 è il tuo, per ora la combinazione è 1234 ma puoi cambiarla se vuoi" disse scrutandomi attentamente.

"Grazie, in Italia gli armadietti sono per i bambini delle elementari" dissi guardandolo negli occhi.

"Quindi ci stai dando dei bambini?" Ribatte in tono ironico.

"No" risposi sorridendo leggermente imbarazzata.

"Vieni ti offro qualcosa al bar"

"Non avete le macchinette?"

"Sì ma al bar è meglio"

"Okay mi fido" dissi seguendolo.

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